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il 9 Ago 2012

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Carlotta Ceccatelli vs Federico Gambarino: la finale di Sfida al Pro su Winga!

Carlotta Ceccatelli vs Federico Gambarino: la finale di Sfida al Pro su Winga!

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La promozione “Sfida al Pro” di Winga Pokerha riscosso grande successo tra i grinder della poker room, che si sono dati battaglia ai tavoli cash per conquistarsi un posto alle fasi finali di Roma, poi trasmesse in televisione su Winga TV. Una struttura particolare, che ha visto i migliori grinder competere singolarmente in sessioni da 40 minuti in una gara di profit per decretare il vincitore, protagonista poi di una sfida con le stesse modalità contro uno dei Pro di Winga Poker.

Nella categoria “Top”, riservata ai grinder dei buy-in dal NL100 al NL400, il vincitore è stato il nostro Federico “UgoFinguzio” Gambarino, Coach di ItaliaPokerGrinder. La finalissima lo ha visto confrontarsi con la Pro di Winga Carlotta “carmilla89” Ceccatelli per vincere un pacchetto per il WPT National del valore di 2.000 €. Scopriamo com’è andata la finale attraverso il racconto dei due protagonisti!

QUARTI DI FINALE

I quarti di finale vedevano competere quattro grinder: Federico Gambarino, che su Winga Poker gioca con il nickname di “2manyteets“, Alessandro “Bubukonan” Fasolis, “doppiomalto” e Alex Gaioli, anche lui Coach di ItaliaPokerGrinder.

Federico: “I quarti non sono andati benissimo, ho concluso la sessione in negativo di 20 euro. Sono stato però fortunato perché Bubukonan, nonostante abbia visto carte preflop, non ha hittato molto postflop, e con il suo stile molto aggressivo è andato in negativo di molto, complice anche un grosso piatto perso. In totale, Alex ha chiuso la sessione a +20 €, io a -20 €, doppiomalto a -30 € e bubukonan a -100 €: dato che passavano i primi due, sono riuscito ad accedere alla semifinale!”

SEMIFINALE

La semifinale ha visto sfidarsi i due coach di ItaliaPokerGrinder, Federico Gambarino e Alex Gaioli. Carlotta Ceccatelli, nel frattempo, li osservava da vicino, commentando insieme a loro gli spot.

Federico: “Una volta giunto un po’ a sorpresa alla semifinale (non ci speravo neanche più) dovevo misurarmi contro il risultato di Alex. Non sapevo come avesse concluso la sua sessione ma ciò che era certo è che tutto era possibile. Deciso a provarci ho usato una strategia aggressiva anche con molte carte marginali senza però impelagarmi in spot difficoltosi contro gli eventuali duri del tavolo.

Le carte mi hanno premiato vedendo un AK vs QQ e vincendo il flip, oltre che a ritrovarmi un fish fuori posizione che decide di pagarmi in BvB il suo stack con doppia contro la mia scala. Quando a sessione inoltrata mi sono ritrovato con uno stack e mezzo di profit ho capito che c’erano parecchie chances di giungere in finale e ho leggermente tirato il freno. Così è stato perché Alex, alla fine, pur avendo giocato un’ottima sessione con un profitto molto buono, ha “sbattuto” contro la mia momentanea fortuna.”

Carlotta: “Federico ha condotto un’ottima semifinale ed è stato anche premiato dalle carte. Ma anche Alex ha giocato davvero bene: è molto giovane ma tecnicamente è preparatissimo! Tra l’altro mentre giocava la semifinale ho paura di averlo influenzato in uno spot contro un regular.

Alex ha aperto da MP con T9 e reg molto aggressivo lo ha 3bettato da BB, call. Sul flop Qxx con un cuori Alex decide di floatare la cbet dell’avversario, pronto a repushare la sua second barrel su ogni turn che migliorava i suoi progetti:  con una cbet di 11 € su piatto da 20 €, al turn avrebbe puntato qualcosa come 22 € e Alex avrebbe potuto pushare 78 €, una size davvero perfetta.

Sul turn K però l’avversario decide a sorpresa di checkare. Qui si deve sempre checkare dietro con flush draw + gutshot perché l’avversario non è mai in check/fold, il K dovrebbe ribarrellarlo sempre. Insomma era un check behind “no brain”, ma io e Alex ci siamo messi a discutere dello spot sul momento, ci siamo un po’ “persi” nei ragionamenti confondendoci, e alla fine Alex ha puntato. Oppo era in check/push, le ha messe tutte e abbiamo dovuto foldare… è anche colpa mia che l’ho distratto analizzando lo spot!”

FINALE

Federico Gambarino vs Carlotta Ceccatelli: chi ha vinto?

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Federico: “In finale semplicemente mi sono ritrovato nella classica situazione di quando sei card dead, ovvero se hai carte non ti pagano e se non le hai o foldi o non foldano gli altri e devi foldare tu per forza. Ho provato a inventarmi qualcosa ma non è bastato.

Speravo che lo stile aggressivo di Carlotta potesse portarla a swingare maggiormente e quindi anche in negativo ma così non è stato. Non posso che accettare come sono andate le cose e comunque far tesoro di un’esperienza che sicuramente non capita tutti i giorni!”

Carlotta: “Quando si è card dead la cosa migliore è proprio provare a spingere un po’ di più, inventandosi qualcosa. L’approccio di Federico è stato quindi il migliore possibile, infatti anche Bubukonan aveva giocato allo stesso modo ai quarti.

Io invece ho visto abbastanza starting hands, sono riuscita ad aggredire il tavolo giocando per valore… insomma sono stata fortunata, non ho dovuto fare nulla di particolare: ho giocato TAG senza prendermi rischi dato che non avevo l’HUD e non conoscevo nessuno dei giocatori al tavolo.”

SFIDA AL PRO

Qual è il giudizio di Federico e Carlotta su questa promozione di Winga Poker?

Federico: “Avere una “meta”, un obiettivo da fissarsi, aiuta sempre il grinding, e la promozione mi ha offerto proprio questo. Una volta resomi conto che potevo arrivarci grindando solo leggermente più del normale, ben sapendo che il mio normale era comunque troppo poco per la rake che volevo generare entro la fine dell’anno, ho deciso di impegnarmi seriamente anche se nel frattempo avevo da studiare per un esame universitario.

Inoltre Roma è una bella città e mi sarebbe piaciuto vederla un’altra volta… quindi perché non unire l’onore e l’onere, l’utile e il dilettevole?

Carlotta: “La promozione premia i top raker, aumenta il “movimento” ai tavoli, ed è stata sicuramente positiva per i giocatori del circuito. I regular dei vari livelli hanno potuto trovare uno stimolo per grindare di più, e anche molto traffico ai tavoli. Inoltre il ticket per il WPTN in palio permette a un grinder di Cash Game di cimentarsi in una specialità totalmente diversa, un MTT Live, e allargare i propri orizzonti pokeristici!”

 

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