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il 25 Mag 2013

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WPT Championship: l’heads up dei truffatori

WPT Championship: l’heads up dei truffatori

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Truffatore” è una parola molto dura, specialmente nell’ambito del gioco d’azzardo.

In questo mondo, dove tutti sono alla ricerca del massimo EV e non si fanno nessuno scrupolo nel raggiungerlo, per guadagnarsi la nomea di “truffatore” bisogna agire in modo davvero scorretto.

Purtroppo, questo è il titolo che si sono meritati, nel corso degli anni, i due poker player che sono arrivati all’heads up del WPT Championship del Bellagio: Erick Lindgren e David “Chino” Rheem.

CHINO RHEEM

Che dire di Chino. La sua reputazione è talmente compromessa che “Chino” nel gergo dei pokeristi non è più un nome. E’ diventato un verbo, e significa “truffare”. Sul forum americano 2+2 si possono leggere frasi del tipo “I’ve been Chino-ed” da parte di giocatori a cui sono stati sottratti soldi con l’inganno.

I debiti di Rheem ammontano probabilmente a svariati milioni di dollari. Non derivano solo dalle scommesse: il poker player statunitense si è spesso fatto prestare soldi per partecipare a tornei o tavoli cash, imbrogliando i propri finanziatori con finte promesse di restituzione immediata su PokerStars o Full Tilt, per poi sparire lasciando i creditori a bocca asciutta.

ERICK LINDGREN

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La posizione di Lindgren è in apparenza meno grave di quella di Chino. “E-Dog” sembra essere “solo” un gambler incallito che a volte non ha a disposizione i soldi per pagare i debiti accumulati tra poker, altri giochi, e soprattutto con le sue proverbiali scommesse, le “prop bet” che tante volte gli hanno fatto perdere migliaia e migliaia di dollari.

In realtà – come avevamo scoperto l’anno scorso indagando sulle dichiarazioni di alcuni high roller come Bob Voulgaris – Lindgren spesso i soldi li ha avuti a disposizione, ma si è completamente rifiutato di pagare i propri debiti, facendosi inseguire dai creditori per mezzo mondo e continuando a spendere i propri soldi in modo stupido, dilapidandoli in scommesse.

UN TAVOLO FINALE… PARTICOLARE

lindgren-rheemSui forum della poker community mondiale il fatto che questi due soggetti si siano trovati al tavolo finale insieme non è certo passato inosservato, e migliaia di occhi sono stati puntati sul loro gioco. Che, diciamolo, non è certo stato impeccabile: sono già arrivate le prime accuse di collusion tra i due, in particolare contro Lindgren che giocava in maniera molto aggressiva contro tutti tranne, appunto, Chino.

Nemmeno l’heads up finale tra i due si è salvato: sembra proprio che Lindgren abbia “giocato per perdere”, volendo favorire la vittoria di Rheem, probabilmente per motivi di debiti reciproci. La mano più significativa, un improbabile limp-fold con 11 bui da parte di E-Dog.

Ora, scrivono gli americani, staremo a vedere quanta gente si presenterà alla porta dei due debitori, e la confusione che si creerà a seguire: i soldi vinti in questo torneo non coprono di certo gli interi debiti dei due, e sarà un problema “suddividerli” tra i vari creditori!

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