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il 23 Set 2016

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Luca Pagano: “Dall’esordio a Sanremo al successo di ‘GianninoKart’: ecco la mia top 5 IPT!”

Luca Pagano: “Dall’esordio a Sanremo al successo di ‘GianninoKart’: ecco la mia top 5 IPT!”

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“In fondo sono solo 3 lettere”.

Già, ma ci eravamo affezionati. Dal gennaio 2017 il marchio IPT scomparirà. Ma non si tratta né di un pensionamento precoce né, tantomeno di un funerale: PokerStars ha infatti semplicemente deciso di raggruppare i circuiti nazionali, creando un vero e proprio Festival Europeo. Al contempo è stato dunque inevitabile promuovere l’EPT a competizione di carattere globale.

Luca Pagano, numero uno dello storico circuito live nazionale, è parso tutt’altro che rabbuiato:

“Nei prossimi mesi impareremo a conoscere meglio i PokerStars Championship e i PokerStars Festival. Per l’IPT, sostanzialmente, non si tratta che di una promozione. Chiaramente, essendo promossa a livello europeo, il nome deve cambiare e non ha più senso catalogarlo come un circuito legato solo all’Italia. Tra l’altro, per assurdo, questo cambiamento riporterà l’IPT, e i gemelli come Estreallas e UKIPT, a quello che era il field delle primissime stagioni dove tantissimi stranieri prendevano parte ai vari circuiti nazionali.”

Fatta questa necessaria premessa, abbiamo dunque stuzzicato Luca chiedendogli quali momenti, in queste otto lunghe stagioni, conserverà gelosamente dentro sé:

“Ovviamente ce ne sono tantissimi, ma se proprio mi chiedi di farmi una top 5, eccola qua…”

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5°) Il successo di “GianninoKart” a Sanremo

Nelle primissime stagioni del circuito, servì poco tempo per intuire chi erano i veri ‘personaggi’ con la P maiuscola. Isaia, Castelluccio, Piceci. Nel novembre 2009, durante la terza stagione, Giovanni Salvatore, in arte ‘GianninoKart’, riuscì a vincere l’Italian Poker Tour. Lui era senza dubbio il player più rappresentativo di quella schiera di giocatori che animava i tornei di allora. Fu teso per tutto il torneo, e non sto qua a raccontarti cosa furono le fasi in prossimità del final table. Una volta arrivato al tavolo televisivo, tra microfono e telecamere, perse quel briciolo di lucidità che gli era rimasta, ma riuscì comunque a suggellare l’impresa.

4°) L’omaggio a Carla Solinas

Nessuna donna è mai riuscita a vincere un IPT. Carla è stata la rappresentante del gentil sesso ad andarci più vicina, arrivando seconda, a Nova Gorica, nel marzo 2012. Non dovrei dirlo, ma quella volta facevo spudoratamente il tifo per lei perché oltre ad essere una bravissima ragazza e ottima giocatrice avrebbe certamente aiutato tante quote rose, e il movimento più in generale, a prendere nuovo vigore.

3°) Il final table più bello

Credo che sia quello andato in scena a Saint Vincent, due anni e mezzo fa, durante la sesta stagione. Walter Treccarichi riuscì a vincere in un tavolo finale tecnicamente mostruoso! C’erano Sammartino, Dato, Piroddi, Gianluca Speranza, Parmiggiani e Miniucchi, poi runner-up. Quello era un torneo accumulator, formula che metteva in risalto le qualità dei migliori. La combo di soddisfazione nell’aver trovato un format meritocratico unita ad un final table di quella caratura è senza ombra di dubbio tra i momenti più alti dell’IPT.

2°) La ‘prima’

Luglio 2009. Al casinò di Sanremo esordiva l’Italian Poker Tour. Stefano Puccilli vinse davanti a Vittorio Meraviglia. Il dietro le quinte fu certamente la cosa più spettacolare. Ricordo ancora oggi l’impegno di mio padre nel curare la parte logistica del torneo. E anche io ebbi il mio bel da fare: servì una lunga trattativa prima di trovare l’accordo per la produzione televisiva. Una volta centrato questo step ho dovuto insegnare a tutti a giocare a poker, sono stato dentro il camion regia a dare indicazioni e suggerimenti. Ultimo ma non meno importante: convincere Mediaset alla messa in onda. Erano già i tempi di Poker1Mania, ma allora commentavamo solo tavoli stranieri. Una volta convinti, ho dovuto fare un ripassino su cosa fosse il poker sportivo anche a loro. Visto le energie profuse, la soddisfazione di godermi quella puntata, con il mio commento, dal divano di casa, è stata una delle più grandi legate all’IPT.

1°) La vittoria a Sanremo

Non posso essere ipocrita. Di momenti belli, oltre quelli già citati, ce ne sono stati tantissimi, ma la mia vittoria a Sanremo nell’agosto 2011 resta qualcosa di unico. La tensione, i saliscendi continui, il poker di 9 in heads-up, l’essere a una carta dalla vittoria e veder scendere quella che fa chiudere full al mio avversario. L’agitazione continua. Poi la fermezza nel voler ritrovare calma e lucidità. Riuscirci, giocarmela fino alla fine. E farcela. Io vissi un tumulto di emozioni, ma per mio padre fu addirittura peggio: giurano di averlo visto fumare nervosamente diversi pacchetti di sigarette per poi scomparire all’improvviso. Dopo la mano che ha sancito il mio successo, nessuno sapeva dove fosse. E’ riapparso dopo una decina di minuti abbondanti: stava passeggiando per il corso di Sanremo…

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