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il 24 Mag 2017

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“Avevo 6-5 off” Charlie Carrel ammette di averla combinata grossa nello spot chiave del main SCOOP!

“Avevo 6-5 off” Charlie Carrel ammette di averla combinata grossa nello spot chiave del main SCOOP!

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Come vi abbiamo raccontato stamattina, un inarrestabile Charlie Carrel ha fatto suo il main event SCOOP High per la bellezza di 1,2 milioni di dollari.

In attesa di vedere il replay a carte scoperte, seguendo l’action in diretta, abbiamo estrapolato uno spot davvero interessante, nonché la mano che ha spostato definitivamente gli equilibri nell’heads-up ad accordo raggiunto.

Carrel si trova in posizione su Gimbel e apre a 660K a T300K con 14,8 milioni di chip, chiama solo Gimbel con circa 19 milioni dietro.

Su flop 10 Q 10 checkano entrambi, mentre su 8 turn e il nuovo check di Gimbel, Carrel punta 683.550: call dell’avversario e pot che sfiora i 3 milioni di gettoni.

Al river si materializza un J, checka Gimbel, Charlie ne mette 2.154.438 in mezzo e il canadese rilancia a 6.300.000 tondi tondi…Carrel ci pensa su un pochino e poi manda i resti trovando il fold quasi immediato di Gimbel, che manda l’inglese a 22 milioni contro i suoi 11 rimanenti.

Non siamo stati sicuramente gli unici a notare questa mossa in una fase molto importante del torneo e, andando a curiosare sul profilo social del fresco vincitore, abbiamo scovato questa chicca: qualcuno gli chiede di “boomare” la mano in questione e Charlie risponde prontamente: “Non l’ho boomata ma avevo 6-5 off suited […] Quando ci sarà il replay avrete modo di vederla“, aggiunge in un commento successivo.

Insomma, un gran bel colpo per l’inglese che grazie a questa giocata si porta in vantaggio 2 : 1 su Gimbel per poi giungere alla vittoria finale una decina di mani dopo.

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Premesso che analizzare uno spot di questo tipo tra due assi come i protagonisti in questione non è certo un gioco da ragazzi, proviamo a capirci qualcosa di più commentando assieme l’action:

L’action al flop è standard per Carrel, il check back su un board così connesso mantiene il suo percepito più ampio e potrebbe indurre l’avversario a qualche passo falso nelle street successive.

L’8 è una carta perfetta per puntare: chiude il draw di scala e consente a Charlie di dare poche informazioni sulla sua mano, inoltre Gimbel chiamerà con qualsiasi pezzo del board/equity.

Quando al river casca J Charlie sceglie una size molto corposa: il suo percepito rimane ampio e potrebbe far foldare diverse mani di medio basso valore che non sarebbero disposte a pagare un importo di questo tipo. Gimbel dal canto suo rilancia a 6.3 milioni e la parola torna a Carrel.

Sono davvero poche le mani di valore che dopo un rilancio al river sono disposte a chiamare un eventuale shove considerata l’action e questo Charlie lo sa. Q-10 e Q-Q, forse J-J, ma già 8-8 farebbe quasi fatica a fare call. Nel range di valore che raise-folda river potremmo trovare invece tanta roba: da K-9 ai flush, passando per qualche full-house basso come 10-8, 10-J o 8-8, anche se solo in linea teorica, ovviamente.

Flow e history ovviamente contano molto, ma quando Carrel le mette tutte al centro senza praticamente un briciolo di fold equity polarizza enormemente il suo range. Quante volte sarà in grado di fare questa mossa in bluff? Davvero poche secondo l’avversario che infatti getta le sue carte nel muck. Cosa avrà mai avuto per raise-foldare al river? E se fosse semplicemente un bluff to bluff?

 

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