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il 6 Giu 2019

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WSOP 2019 – Jeremy Pekarek si prende il Big Stack, Scott Clements trionfa nel Dealer’s Choice!

WSOP 2019 – Jeremy Pekarek si prende il Big Stack, Scott Clements trionfa nel Dealer’s Choice!

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Una nuova pagina di queste World Series of Poker 2019 viene data alle stampe.

Il DeepStack da 600$, che ha visto protagonista il nostro Walter Treccarichi fino a poco prima della composizione del final table, e il Dealer’s Choice hanno un vincitore.

Tre giorni di battaglia su entrambi i fronti, sebbene il primo abbia visto la bellezza di 6.151 giocatori ai nastri di partenza contro i 470 iscritti del secondo.

#09 – NLH DeepStack – Buy-in 600$ – Entries 6.151

Ci son volute sei ore per decretare il campione del DeepStack nell’ultimo giorno di giochi del nono evento inserito nel palinsesto WSOP e alla fine è Jeremy Pekarek a spuntarla.

La struttura particolarmente snella ha visto il field ridursi a 582 unità già allo start del Day2, per poi giungere alla composizione del final table a notte inoltrata, con 923 giocatori “in the money” per un minimum cash da 874$.

Jeremy partiva dalla seconda posizione nel count, assieme a Nomis Jones e David Elet, tutti quanti a quota 21 milioni di gettoni contro i 41 e rotti del chipleader Paul Jain, che sorprendentemente chiude in 7° posizione nonostante l’ampio vantaggio sulla concorrenza.

La sua parabola discendente comincia alla mano n°8: siamo a T800K e Pekarek apre da MP a 1.8M, trovando la 3-bet di Jain a 4.8M. All-fold fino all’original raiser che mette in mezzo i suoi 15 milioni. Snap call e si va allo showdown. Pekarek mostra Q Q, Jain 8 8 e il board 9 4 4 A 7 regala un double-up fondamentale al futuro campione.

L’average stack non consente grande spazio di manovra ai giocatori, che si trovano ben presto a giocare in modalità push or fold. Ecco quindi che arrivano le prime eliminazioni: David Elet coolera A-T vs K-K contro Juan Magana e chiude 9°, segue l’eliminazione di John Skrovan per mano di Tan Nguyen (A-J vs K-Q con Kappne al river).

Nel mentre Pekarek riesce addirittura a floppare un Quads contro Nguyen (Q-Q su A-Q-Q) e continua ad ammonticchiare, ma qualche mano dopo tocca proprio a Jain salutare la truppa al 7° posto: rimasto con soli 5BB shova 6 2 da BTN trovando il call di Juan Magana con A 6. Asso a faccetta al flop e “good game” per il chipleader del Day2.

Passano appena 4 mani e Nguyen deve cedere il passo a Kuntzman. Open-shove con A-T per circa 10x e iso-shove di Kuntzman con Q-Jo, con board J high che spedisce Nguyen a casa. Lo stesso Kuntzman fa fuori anche Noomis Jones raise-callando A-Qo vs J-J: il board Q-5-2-A-6 lo fa volare in testa al count col doppio delle chip rispetto al secondo.

Leadership che si assottiglia nell’orbita successiva, complice l’eliminazione di Underwood il quale decide di consegnarsi a Pekarek donk-shovando 5 7 su 9 6 6 dopo aver difeso il BB sull’apertura da HJ dell’avversario. Il call con A 9 è tra i più facili della storia e né il K al turn né il 3 al river ribaltano la situazione.

Nel giro di 5 mani Juan Magana saccheggia Kuntzman e Pekarek accaparrandosi il 60% delle chip in gioco, ma il suo exploit dura appena una ventina di mani. Sarà lui infatti a chiudere in terza posizione shovando A-To sull’apertura di Pekarek che si inventa un raise-call con 10 6 degno dei migliori circoli di periferia. Il board K-6-3-Q-8 gli da ragione e Pekarek si trova ad avere un vantaggio di quasi 4:1 su Dan Kuntzman nel testa a testa finale.

L’epilogo arriva appena due mani dopo: A-K per Pekarek e 3-3 per Kuntzman su 8-8-7-A-2. Fine dei giochi e Jeremy Pekarek può fregiarsi del titolo di campione intascando 398.281$.

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Ecco il payout finale:

1 Jeremy Pekarek 398,281$
2 Dan Kuntzman 245,881$
3 Juan Magana 182,173$
4 Benjamin Underwood 135,959$
5 Noomis Jones 102,216$
6 Tan Nguyen 77,418$
7 Paul Jain 59,075$
8 John Skrovan 45,418$
9 David Elet 35,183$

#10 – Dealer’s Choice – Buy-in 1.500$ – Entries 470

A dodici anni di distanza dal suo secondo e ultimo braccialetto, Scott Clements riesce ad aggiungere un altro cimelio alla sua bacheca battendo in heads-up Tim McDermott e incassando una prima moneta da 144.957$.

Si ripartiva da 3 tavoli left, con tanti nomi poco conosciuti agli amanti del Texas Hold’em ma ben noti agli appassionati delle varianti. Uno su tutti Robert Mizrachi, fratello maggiore di Michael “The Grinder”.

Dopo le eliminazioni di Michael Chow e Rob Campbell, rispettivamente in 9° e 8° piazza, si arriva al final table a 7 con Scott Clements già in netto vantaggio sugli avversari e Mike Ross fanalino di coda con una manciata di BB a disposizione.

A conferma che il detto “one chip one chair” rimane sempre valido, Ross riesce a risalire la china fino a raggiungere la medaglia di bronzo. Prima di lui saranno Mike Watson (7°), il chipleader al Day2 Ben Glaser (6°), Wes Self (5°) e Naoya Kihara (4°) ad arrendersi.

La sua corsa però si interrompe nel 2-7 Single Draw: Clements mostra 9-7-5-4-2 contro 10-8-7-4-3 di Ross e si va all’heads-up.

L’atto finale arriva nel No Limit Hold’em: Tim McDermott, rimasto short, pusha 490K con K 2 e Clements chiama con K 10. Il flop 10 K 10 è una sentenza Tim si trova già drawing dead mente Scott può gioire per il suo terzo braccialetto in carriera.

scott-clements

Ecco il payout finale:

1 Scott Clements 144,957$
2 Tim McDermott 89,567$
3 Mike Ross 58,718$
4 Naoya Kihara 39,377$
5 Wes Self 27,027$
6 Benny Glaser 18,996$
7 Mike Watson 13,681$
8 Rob Campbell 13,681$
9 Michael Chow 10,101$

 

Photo Credits: Pokernews

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