Saturday, Apr. 27, 2024

Strategia

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il 8 Ott 2019

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Come giocare la top pair con bad kicker: lo spiega Jonathan Little

Come giocare la top pair con bad kicker: lo spiega Jonathan Little

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Jonathan Little è un top player di fama mondiale. Ma oltre ad essere un giocatore, è anche un Coach e un articolista/streamer di mani giocate. A volte giocate proprio da lui e in altri casi, spot affrontati da studenti della sua scuola di poker. E proprio da questa scuola arriva una mano interessante e che sicuramente è molto frequente fra coloro che giocano a poker.

Cosa fare quando abbiamo in mano una top pair con un medio-basso Kicker? In molti se lo chiedono e dunque il pro americano ha provato ad esprimerlo analizzando appunto una mano di uno studente. Little ha analizzato la condotta passo per passo, spiegando ogni azione e fornendo concetti importanti. Una spiegazione molto utile, soprattutto per coloro che stanno muovendo i primi passi nel mondo del poker.

Una top pair in un multiway

La mano analizzata da Jonathan Little arriva direttamente dal Sunday Storm della piattaforma internazionale di Pokerstars. Il torneo ha un costo di 11 dollari e dunque fa il pieno di ingresso con oltre 10 mila paganti ogni settimana. Ci troviamo a ridosso della bolla con 4.160 left e 4 mila posizione “In the Money“. Pur mancando 160 eliminazioni, va detto che il gioco in questa fase è molto rapido e nel giro di pochissimi minuti si arriva alla zona “In the Money“.

Lo studente di Little si trova da middle position con uno stack di 29 big blind e decide di aprire il gioco con K 9. Chiamano il bottone, lo small blind e il big blind. L’unico che supera lo stack di Hero è proprio il grande buio, mentre gli altri due hanno circa 23 bui a disposizione. Si forma un pot di circa 10 big blind che risulta essere molto grande rispetto alla profondità degli stack coinvolti nella mano.

Il flop porta in dote K 8 4 . Check fino all’original raiser  e Little analizza il primo passo.

Qui potrebbe starci una bet, ma c’è il serio rischio che possa chiamare solo una mano migliore. Eventuali set di quattro, oppure K-9, K-10-K-8 e via dicendo. Alla fine conviene controllare e attendere anche un’eventuale mossa del bottone che deve ancora parlare. Diciamo che ci sono meno rischi nel fare check“. Bussa Hero e lo stesso fa il bottone.

Al turn cade 10 . Il piccolo buio fa check e il grande buio betta 7 big blind su un pot di 10.

Siamo di fronte ad una puntata importante e bella corposa. Rischiamo di essere dietro a delle doppie o dei set, mentre non è da escludere un King migliore del nostro. Dall’altra parte ci sono ancora altri due players coinvolti nella mano (Small blind e bottone), i quali potrebbero aver visto aprirsi un progetto a quadri o di scala, nel caso avessero in mano Q-J. Insomma è una situazione delicata, ma non possiamo esimerci dal fare call. Rivaluteremo poi al river“.

Hero chiama e passano bottone e piccolo buio. Dunque si va in heads up al river. In quinta strada scende 2 .

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Nessun progetto di colore o di scala si è concretizzato sul board e questo può essere già un buon punto di partenza. Eventuali draw aggrediti dal grande buio non si sono tramutati in qualcosa di più efficace. Ritengo che qui abbiamo la mano migliore nella maggior parte dei casi. Se da un lato è vero che perdiamo vs 10-8/4-4 /K-4/K-10, dall’altro lato siamo vincenti contro 5-6/5-7/6-7/ J-9/9-7/Q-9, oltre ai vari progetti mancati”

Oppo fa check e adesso tocca a Hero prendere la decisione finale.

Altro dilemma per noi. Controllare o bettare? E per bettare qui esiste una sola mossa, ovvero allin. Abbiamo detto che non manca moltissimo allo scoppio della bolla e dunque controllare con un check dietro potrebbe essere la mossa migliore. In fondo in questi eventi così affollati bastano davvero pochi secondi per raggiungere la fase hand for hand e il conseguente passaggio a premio

Allo stesso tempo però rischiamo di perdere valore in questa mano nel lungo periodo, se non proviamo ad uscire. Il check del big blind ha il sapore della debolezza, anche se può nascondere una mano importante. Insomma uscire in allin è un rischio che vale la pena correre. Se è vero che in eventi così affollati basta davvero poco per superare lo scoglio della bolla, è altrettanto vero che arrivarci da deep stack cambia molto in prospettiva. Dai 29 big blind iniziali, Hero ha adesso la possibilità di averne il doppio. Io opto per il push

Hero muove allin e il big blind snappa con K Q .

Inaspettatamente il nostro rivale ha una top pair con il kicker migliore del nostro. Giocata opinabile la sua, sia per la condotta e sia per il rischio preso al river. Per quanto riguarda Hero credo che ci sia poco da contestare nella mano. Ha controllato quando il board richiedeva calma e ha alzato il tiro, quando era il momento di provare a fare chips. Purtroppo ha perso, ma sono sicuro che nel lungo periodo la scelta è giusta e vincente“.

L’aspetto che dobbiamo invece tenere a mente, è il rischio di giocare con mani così intermedie e soprattutto con top pair non accompagnate da kicker così forti. Con un kicker strong sarebbe probabilmente cambiata la strategia di Hero già a partire dal flop. Ma avendo una carta media come l’otto, è chiaro che ogni azione deve essere presa in base proprio a quella carta. Dunque attenzione sempre ai kicker medio-bassi che spesso possono trarci in inganno“.

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