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il 27 Feb 2020

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Le tre mani più incredibili giocate all’Aussie Millions 2020

Le tre mani più incredibili giocate all’Aussie Millions 2020

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L’Aussie Millions è certamente uno dei circuiti più interessanti e apprezzati del panorama del poker mondiale, non a caso con un field in continua crescita che anche quest’anno ha fatto registrare numeri quasi da record.

Anche nell’edizione di quest’anno svolta a fine Gennaio, un “Main Event” con oltre 8 Milioni di dollari in palio (vinto da Vincent Wan) e 820 iscritti (ad un passo appunto dal record ottenuto lo scorso anno con 822 presenze), tanti tornei collaterali tra cui un “High Roller” con 100k$ di iscrizione, e naturalmente tantissimi campioni in campo che hanno dato vita a mani davvero incredibili. Eccone alcune svolte proprio in questa ultima edizione, che hanno lasciato il segno (di sicuro nelle coronarie dei protagonisti).

Un triplo “All-In” al Main Event

Siamo ormai a 11 Left nel Main Event, tutti con ormai un buon premio in tasca ma con il miraggio della vittoria quasi a un passo. Michael Sideris rilancia in posizione a 90.0000 (bui 20k/40k) trovando il call dai due bui Vincent Wan e Olivier Weis.

Il flop recita: J 3 2

E come si suol dire è un “scatenate l’inferno”. Check dei bui e C-Bet standard di Sideris a 100k. Da SB Wan rilancia a 300 mila e da BB Weis le mette tutte in mezzo per 1.295.000 chips.

E non è ancora finita. All-in anche per Sideris (1.675.000) e Call anche per Wan che copre comunque tutti e due in chips. E’ uno show-down a tre incredibile.

Wan – 33
Sideris – A7
Weis – 65

Ce n’è insomma per tutti i gusti. Il Turn però sembra sbollire un po’ gli animi e accorciare le speranze di qualcuno. Un 10 che abbassa nettamente le percentuali per i due progetti aperti. Ma il River come spesso accade, ribalda tutto: 4.

E’ scala per Weis che si aggiudica un monster pot al cardiopalma, condanna Sideris all’eliminazione in 11° piazza e accorcia Wan che però grazie al “side pot” saprà riprendersi tanto da portarsi a casa la vittoria finale. Ma certo anche questa mano gli rimarrà in mente per un bel pezzo.

Doppio Bluff all’High Roller

Il field dei tornei high roller è ovviamente composto quasi esclusivamente da grandi professionisti e qualche ricco giocatore, ma quando si giunge al final table sono quasi sempre rimasti solo quelli della prima categoria. E in questi casi più che mai, il gioco si basa su livelli di pensiero altissimi e dinamiche molto particolari.

Per questo quando vi racconteremo questa mano, ha davvero poca importanza il fatto che i due giocatori coinvolti (Kahle Burns e Aaron van Blarcum) siano partiti rispettivamente con 54 e 73 nonostante fossimo in piena zona “Bolla“.

Apre Burns in posizione (era Chipleader al momento e stava mettendo molta pressione al tavolo) a 120k (bui 25k/50k) trovando il call di Blarcum da BB.

Flop: Q8J
Check to Check

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Al Turn esce un 9 e dopo il secondo Check del BB, è Burns ad uscire puntando 100k trovando ancora il call del buio. Al River è un A. Questa volta è lo steso Van Blarcum a uscire puntanto 220k, facendo entrare Burn in “the tank” fino a usare quasi tutto il tempo disponibile, prima di rilanciare fino a 475.000 facendo foldare il suo avversario.

Inutile poi dire che sarà proprio lo stesso Burns ad aggiudicarsi il torneo alla fine.

Tre barrel in bluff: il trionfo di Jattin

Ci spostiamo questa volta al tavolo finale del torneo da 25k$, vinto da Farid Jattin che proprio da questa mano ha preso il largo dominando il resto del torneo.

L’avversario di turno è niente meno che Steve O’Dwayer, non proprio l’ultimo arrivato insomma, ma forse proprio per questo Jattin si è potuto permettere un bluff altrimenti impossibile (e folle). Ma andiamo per ordine.

Siamo a bui 12k/24K e Jattin apre da CO a 54.000 trovando il call di O’Dwayer dal BB.

Flop: KQ6

Check/Call di O’Dwayer dopo la puntata a 75k di Jattin. Il turn è un 6 e questa volta al Check del buio la seconda barrel è decisamente più corposa con un 330.000 che O’Dwayer chiama ancora.

River: J

A questo punto il BB fa ancora Check e Jattin piazza il suo terzo colpo mettendo ai resti O’Dwayer per i suoi ultimi 750.000 (su un piatto che era ormai già intorno ai 900k). Ci vogliono diversi minuti prima che O’Dwayer decida di gettare le sue carte, ma ce ne vorranno probabilmente molti di più per dimenticare quel 74 che gli mostra Jattin.

Il nulla più assoluto. E tre barrel di cui l’ultima in quasi totale assenza di fold equity (ma fatta probabilmente proprio sul giocatore). Una mossa che però, gli è valsa la vittoria finale.

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