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il 7 Set 2016

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Le mani che hanno fatto la storia – Stu Ungar alle WSOP 1997

Le mani che hanno fatto la storia – Stu Ungar alle WSOP 1997

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Spero che non ci sia nessuno nel mondo del poker che non conosca almeno di nome il grande Stuart “The Kid” Errol Ungar, quello che per molti è stato in assoluto il più forte giocatore al mondo. Unico ad aver vinto per tre volte il Main Event delle WSOP (anche John Moss ma era un’altra storia…), la sua vita è stata costellata di meravigliose giocate ed altrettanto incredibili follie come spesso capita ai grandi campioni.

Vittorie, debiti, amicizie losche, droga, alcool, divorzio, ancora vittorie e la tragica prematura fine. Sono talmente tanti gli aneddoti e le storie che riguardano questo fantastico personaggio che non possiamo riportarle tutte, vi rimandiamo alle tante sue biografie (di cui anche un film, “One of a Kind: The Rise and Fall of Stu Ungar” purtroppo mai tradotto in Italia). Per ora ci limitiamo a ricordare l’ultima grande vittoria, il Main Event del 1997.

La vittoria di Stu Ungar al Main Event delle WSOP nel 1997 fu una di quelle imprese storiche scritte direttamente nel libro mastro del destino. Erano passati sedici anni dall’ultima sua vittoria nel 1981, sedici anni fatti di eccessi, cocaina, scommesse, un divorzio ed una figlia, un overdose e talmente tanti debiti che anche il Buy In di 10.000$ per quell’evento li tirò fuori il suo amico Billy Baxter.

Si presentò con un paio di occhialini tondi color blu cobalto, che secondo il suo co-biografo Peter Alson lo avrebbero aiutato a nascondere il collasso alle narici che aveva subito a causa dell’uso eccessivo di cocaina. Non riuscì nell’intento di nascondere nulla, ma senza saperlo creò quella che sarebbe diventata la sua immagine “icona”.

Alla storia passò anche quel tavolo finale, nella fantastica cornice di Fremont Street e con il conforto di un pubblico numeroso ed entusiasta di vedere letteralmente dominare Stu Ungar, grazie alla sua esperienza che gli consentì di accumulare un numero incredibile di chips nei momenti più salienti (si ricordano sette rilanci consecutivi senza che nessuno osasse fare nulla).

Stu Ungar e Doyle Brunson

L’HU finale fu contro John Strzemp, un imprenditore proprio di Las Vegas. La mano che consegnò il Milione di Dollari in palio (che divise poi al 50% con l’amico Baxter), è nei libri della storia del poker.

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Stu è in leggero vantaggio contro Strzemp ed è di Bottone (parlerà quindi per primo preflop e per secondo al flop). Esce puntando 40k trovando il call.  Flop : 3 A 5.

Strzemp donkbetta forte, ma Stu pusha fino ad 800k mettendolo ai resti. Lo show down al momento è tragico. Stu mostra un A 4 che parte sotto al A 8 dell’avversario. AL turn un 3 peggiora la situazione. Ora a Ungar servono solo un 2 o un 4 per portarsi a casa la mano e la vittoria.

River : 2

E sotto la volta di Fremont Street, il pubblico è in delirio per il ritorno del campione che mette al polso il suo terzo braccialetto. Purtroppo poco più di un anno dopo, il 22 Novembre 1998, Stu venne trovato morto all’ Oasis Motel di Las Vegas con soli 800 dollari, tutto quello che gli rimaneva della sua folgorante carriera milionaria.


httpv://www.youtube.com/watch?v=PhpJLb1XDgo

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