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il 26 Set 2014

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I mali del poker – Come difendersi dalla collusion online per Massimo ‘maxshark’ Mosele

I mali del poker – Come difendersi dalla collusion online per Massimo ‘maxshark’ Mosele

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Inutile nascondersi dietro a un dito: se è vero come è vero che ogni medaglia ha due facce, anche il Texas Hold’em ha il suo lato oscuro, tanto live quanto online.

Uno dei principali mali che possono ‘infettare’ il gioco è la collusion, che si verifica quando due o più player si accordano per giocare in mutuo soccorso contro il resto del tavolo.

Di solito questa frode si verifica ai livelli più alti, sia live che online. In alcuni paesi è stata addirittura iscritta nel codice penale.

Qui da noi i dipartimenti Sicurezza delle poker room stanno sempre attenti a monitorare e seguire i casi sospetti, per procedere al rimborso dei player che ne dovessero cadere vittima.

Ma per fortuna esistono dei rimedi e degli accorgimenti che permettono di accorgersi subito di queste condotte fraudolente, come spiega il team pro Poker Yes Massimo Mosele per il poker online.

Il punto di partenza del discorso di Maxshark è che la collusion è più fattibile in alcune specialità. 

“Io ho giocato per molto tempo ai sit’n’go e posso dire che in questa specialità è decisamente più facile che accada rispetto ad un torneo. Infatti in mtt è difficile che si parta con l’idea di colludere, perché quasi sempre ci si troverà a giocare in tavoli diversi. Nei tornei più che altro c’è il rischio che, arrivati a ridosso del tavolo finale, qualche regular si conosca e magari, piuttosto che fare una palese collusione, che sarebbe più facilmente intuibile, facciano softplaying. Ovviamente ciò è più comune che accada negli mtt con meno iscritti ed è onestamente difficile da scoprire, ma il softplaying accade talvolta anche live se allo stesso tavolo si trovano due amici. Non sarebbe giusto certo, ma inutile nascondersi dietro al dito il soft playing talvolta tra due amici viene praticato”.

Max aggiunge che i giocatori che si spingono alla collusion online sono per la maggior parte occasionali che decidono di sedersi in tavoli che per abilità non sono in grado di sostenere.

“Sembrerà strano ma online sono proprio i giocatori occasionali a fare più collusion. Molto spesso entrano nei tavoli in cui di solito non giocano pensando di essere furbi, ma in realtà capiscono ben poco. Ad esempio in zona bolla di un sng potrebbe accadere che due amici tendono reciprocamente a tenersi in vita con l’amico che ha più chips che non mette pressione a quello con meno, o addirittura che raisa per poi foldare pur essendo praticamente committato per passargli le chips e farlo andare itm. Nel cash.it, dove ormai il traffico è basso, già deve sorgere il dubbio se vediamo due nuovi nick che monotablano o bitablano e son entrati quasi contemporaneamente nello stesso tavolo. Tenderanno a far mosse per far desistere il player preso in mezzo dal chiamare ulteriori bettate pur avendo già messo denaro nel piatto. Se ci accorgiamo di mosse strane consiglio di scrivere in chat che c’è odore di collusion, e successivamente denunciare il tutto alla poker room. Da controlli più accurati gli addetti si accorgeranno di giocate strane e/o che i player stanno giocando dallo stesso indirizzo IP o che si trovano nella stessa zona.”

Il fatto che al tavolo ci siano giocatori mai vista prima, e che che danno vita ad action quantomeno strane, può dunque essere un primo campanello d’allarme.

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“Non è semplice scoprire la collusion, ma posso dirti che, parlando soprattutto dei tavoli cash e dei sit’n go online, è più facile riconoscerla quando entrano in gioco due player che non vedi molto spesso. Te ne puoi accorgere perché tendono a giocare le mani insieme e uno dei due tende a rialzare il piatto dell’altro. Però, ora che il traffico si è ridotto, è diventato più facile riuscire a farsi un’idea fin da subito, specialmente quando vedi due giocatori nuovi ed inesperti che pensano di riuscire a ingannare gli altri colludendo. In realtà le cose non stanno così e quando vediamo i due complici che tendono a ingrossare sempre il piatto, 3-bettando e 4-bettando, ci sono buone probabilità che ci troviamo di fronte ad una collusion”.

Con questo Max non vuole certo dire che i regular non possano fare collusion. Ma per loro ci sono decisamente più difficoltà.

“Attenti, non voglio dire che i regulars siano santi e non tendano quantomeno a far softplaying nei sit e ai tavoli cash, ma credo molto meno rispetto a due amici amatori che entrano proprio con quell’obiettivo. Probabilmente alcuni regular ci avranno provato, ma intanto un regular sa che al tavolo con lui ci sono altri regulars e che questi non son fessi. Inoltre il regular che vuole colludere sa che ci sono dei software gestionali, tipo Holdem Manager, che potrebbe render chiaro che esista un softplaying o addirittura una collusion tra qualche giocatore, perché le statistiche di gioco tra loro sarebbero differenti da quelle degli altri”

Ecco, i software gestionali. L’ausilio che possono offrire per far emergere la collusione è davvero valido:

“Hold’em Manager può dire che quei due giocatori non si sono scontrati quasi mai, che le percentuali di 3-bet dell’uno contro l’altro sono più basse e via dicendo. In fase di revisione è possibile ripercorrere ogni mossa dei giocatori sospetti e dunque far emergere eventuali comportamenti illeciti”.

Al momento di inviare le segnalazioni alla room, Mosele consiglia di supportare sempre i sospetti con prove concrete:

“Mi è successo più volte nei sng di denunciare la palese collusione tra due giocatori, fornendo alla pokeroom dettagli ulteriori oltre alle giocate strane: ad esempio bastava verificare su Sharkscope che giocavano quasi sempre insieme. In quei casi sono sempre stato rimborsato. Quindi se vi doveste imbattere in casi sospetti, fate le vostre ricerche e poi non esitate a far partire la segnalazione alla room. E’ importante però supportare da subito i sospetti con delle prove: in particolar modo i giocatori non troppo navigati hanno il vizio di vedere collusioni ovunque, magari per negare a se stessi di avere qualche lacuna nel gioco. Vista la delicatezza della questione, è importante non creare confusione e falsi allarmismi”.

 

 

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