Busi: “Torno dalle Wsop e mollo tutto per il poker”

LAS VEGAS – Le World Series of Poker possono cambiarti la vita a prescindere dal risultato che fai? Evidentemente sì, parola di Cristian “Fishcri” Busi, 36enne di Ferrara impegnato oggi nel day2A del Main Event Wsop. “A casa sono il titolare di una azienda di idraulica che però ho ormai ho deciso di chiudere” racconta durante un break di questo day2, entusiasta delle sue 129.000 chip.

“La crisi economica non conta, l’azienda non penso di metterla da parte per quello – continua -. Semplicemente voglio fare questo, voglio giocare a poker. E’ quello che mi piace e vorrei farlo diventare il mio lavoro”.

L’idea, meglio precisarlo, non è nata qui a Las Vegas dopo aver vinto un paio di piatti nel Main. Anzi, paradossalmente è nata dopo aver mancato Las Vegas l’anno passato. “Ho cominciato a pensare di mollar tutto dodici mesi fa, quando mi qualificai per il Main Event e a venti giorni dalla partenza, con tutto già organizzato, scoprii di non poter venire causa impegni di lavoro. Ci restai malissimo e iniziai a pensare se ne valeva la pena, visto quanto ci tenevo a provare questa esperienza. Lì nacque il pensiero di poter mollare tutto”.

Oggi Busi, che in carriera ha già giocato anche qualche Ept, questo pensiero è pronto a farlo diventare realtà. “Le cose su internet sono andate bene, e mi sono riqualificato per il Main Event di quest’anno. Quindi eccomi qua”. E comunque vada l’avventura, “ormai scrivi pure che non faccio più l’idraulico, ormai mi do al poker”. Scelta rischiosa, a 36 anni, anche se non hai famiglia. Ma nella vita, a non sbagliare mai sono solo quelli che non prendere decisioni. No?

Las Vegas, dal nostro inviato Rudy Gaddo