Mario Borghezio: “Il gioco online ha trasformato internet in una grande bisca mondiale”

Politica e gioco online: un “incrocio” pericoloso che ha fatto già discutere in passato e che inevitabilmente lascerà molti punti interrogtivi anche nel prossimo futuro.

Questa volta l’argomento “gioco online” è stato trattato dal Parlamento Europeo dalla “Commissione Mercato interno e protezione dei consumatori” (IMCO): ad esprimere il suo pensiero riguardo al tema è stato l’onorevole Mario Borghezio.

E le sue prime parole sono già un macigno per l‘intero movimento: “Oggi il gioco d’azzardo online ha trasformato il mondo di internet in una grande bisca mondiale.”

“In Italia la situazione è drammatica – continua Borghezio – Il gioco online nel nostro Paese rappresenta il 22% , l’Erario prende meno dell’1%. Un mercato in mano a 391 siti che fanno capo a società con sede a S.Marino, Cipro, Malta.”

Secondo Borghezio il problema centrale è che non si hanno garanzie sul gioco ed inoltre non si conoscono con precisione i proprietari delle concessioni.

Ma l’intervento non termina qui e l’invettiva contro il gioco online è sempre più dura: “Si può presumere che gente che gestisce soldi provenienti dal traffico di droga, li reimpieghi nel gioco online. Come si possono tutelare i minori se chiunque può comprare una tessera e giocare online? Servono norme più stringenti sull’accesso ai siti di gioco online.”

“In Italia – conclude Borghezio – è preoccupante la presenza di gruppi bancari importanti che detengono quote di società che gestiscono il gioco d’azzardo online. Parlo di Monte dei Paschi di Siena o il Gruppo San Paolo.”