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il 12 Giu 2013

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Zumbini risponde all’articolo di Io Donna: “Non si può giocare a poker live!”

Zumbini risponde all’articolo di Io Donna: “Non si può giocare a poker live!”

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Pare non esserci mai tregua per il nostro amato poker sportivo, almeno è così che lo definiscono gli appassionati e coloro che conoscono le dinamiche di questo bellissimo gioco. Poker “sportivo” perché chi lo gioca per avere successo, o sperare di averlo, deve applicarsi, deve “allenarsi”, deve studiare e non fare affidamento alla sola dea bendata come accade per molti giochi e lotterie fortemente pubblicizzati dallo stato e tanto, forse troppo, in voga in Italia.

Eppure c’è qualcuno che, come accade ormai puntualmente e troppo frequentemente, ricade nel solito errore, quello di assimilare il poker sportivo ad un gioco d’azzardo, magari giocato in scantinati fumosi, bui e gestiti dalla criminalità organizzata, al pari delle peggiori bische veramente gestite dalla criminalità. Siamo lontani dalla realtà ovviamente. Una realtà fatta di persone di tutte le età che, approfittando della vicinanza di un circolo ben organizzato, spesso strutturato come una “Associazione sportiva dilettantistica”, decidono di investire una piccola somma per passare qualche ora in compagnia di amici, praticando uno sport che si gioca con le carte.

Ignoranza o superficialità riguardo l’argomento? Beh, possono essere entrambe. Stavolta, dopo le ripetute defaillance de “Le Iene” con servizi “costruiti” e poco veritieri sulla realtà del Texas Hold’em in Italia, è l’illustre firma di Fiorenza Sarzanini, giornalista di spicco del Corriere della Sera, a capitombolare sulla questione poker e lo fa attraverso un breve articolo pubblicato sul settimanale femminile “Io Donna”.

Sarzzzzzzzzz

La giornalista, partendo dalla sentenza numero 28412 della Suprema Corte di Cassazione del Luglio 2012 che motivò il dissequestro di un circolo (“I giochi di carte organizzati in forma di torneo sono considerati giochi di abilità e non d’azzardo”), pare, nella prima parte del suo pezzo, aprire le porte al poker sportivo, per poi scivolare miseramente sul solito, consueto, noioso, inflazionato, luogo comune sul Texas Hold’em live, concludendo appunto così l’articolo: “Ma il vero rischio è che questa decisione possa portare a un allentamento dei controlli, alimentando così la proliferazione di circoli gestiti dalla criminalità a danno di chi svolge regolarmente la propria attività”.

E’ Flavio Ferrari Zumbini, il noto Pro di Glaming.it, a “rispondere” virtualmente a Fiorenza Sarzanini, provando a tranquillizzarla attraverso il suo account twitter: “L’inquadramento come gioco di abilità non autorizza a giocare”.

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Dunque, oltre ad una manifesta poca conoscenza del poker sportivo e delle sue dinamiche, l’articolo della Sarzanini rischia inoltre di generare un pericoloso misunderstanding, come se la sentenza numero 28412 avesse dato via libera al poker live nei circoli. Non è così. Aggiungendo un doveroso “purtroppo”, ad oggi in Italia, non c’è nessuno che “svolge regolarmente la propria attività” nel settore del poker live, chiaramente Casinò esclusi.

Abbiamo contattato direttamente Flavio Ferrari Zumbini per capire quale sia il suo pensiero riguardo l’articolo della Sarzanini e ce lo spiega così: “Quella della Sarzanini è una firma prestigiosa e, se si legge con attenzione l’articolo, analizza bene la frase chiave della sentenza della Suprema Corte di Cassazione. Quindi diciamo che parte bene. Dove sbaglia, sicuramente anche a causa della estrema complessità della materia, è quando scrive che adesso, grazie alla sentenza stessa, gli italiani potranno avere via libera verso la loro passione, il poker live nei circoli: assolutamente non è così e ponendo la questione in tale modo si rischia di generare un pericoloso equivoco!” – continua Flavio –A poker live non si può giocare, a meno che non lo si faccia nei casinò, e questo stravolgimento, seppur involontario, della realtà compiuto dalla Sarzanini rimane abbastanza grave.

Chiediamo infine a Flavio Ferrari Zumbini, prendendo spunto da ciò che ci offre l’articolo stesso, cosa ne pensi riguardo la regolamentazione del poker live nei circoli, ci risponde così: “Credo che regolamentando il poker nei circoli, a differenza di come sostiene la Sarzanini, avverrebbe esattamente l’opposto di un allentamento dei controlli. Dirò di più, è proprio legalizzando il poker sportivo che si metterebbero seriamente i bastoni tra le ruote alla malavita. Forse adesso, in questa situazione di confusione legislativa, si rischia di avere delle infiltrazioni malavitose all’interno di alcuni circoli, non certo quando il tutto sarà ben regolamentato“.

Chiude Flavio con un pensiero riguardo i continui attacchi mediatici nei confronti del poker: “Pensandoci bene non è poi così strano. Va di moda, ultimamente, attaccare i giochi in generale, se si pensa poi che il poker live non è ancora legalizzato nel nostro paese, non è così difficile capire come mai venga costantemente attaccato e venga dunque legato a luoghi comuni spesso sbagliati e lontani dalla realtà“.

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