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il 16 Apr 2015

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Il sottile confine tra idiozia e fortuna: la mano di Candio contro Cheong nel racconto di Gabriele Lepore

Il sottile confine tra idiozia e fortuna: la mano di Candio contro Cheong nel racconto di Gabriele Lepore

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Idiota o fortunato? Nel poker il confine tra i due lati della medaglia è spesso impercettibile, eppure esiste.

Ne sa qualcosa Filippo Candio, che dopo la storica mano contro Cheong al main event delle WSOP 2010 si è trovato protagonista di un video su Youtube titolato “Il più grande idiota del poker” che ha raccolto più di un milione e mezzo di visualizzazioni.

Bene, dopo qualche anno e migliaia di commenti “l’idiota” in questione è diventato semplicemente un “player fortunato”.

Lo ha annunciato lo stesso Filippo attraverso il suo profilo Facebook:

candio status facebook

La condotta del nostro November Nine in quella mano che lo ha fatto raddoppiare in una fase cruciale del tavolo finale è di sicuro discutibile, e infatti per anni ha infiammato i discorsi da bar degli appassionati.

Gabriele Lepore, spettatore in prima persona della scena, ci ha parlato della sottile linea che nel poker demarca idiozia e fortuna:

Spesso la gente pensa che Candio sia un idiota perché giudica solamente una mano in cui si schianta, specialmente quella contro Cheong. In quel caso è stato molto fortunato ed è risaputo, ma per l’history al tavolo e secondo lo stesso Cheong il call non era poi così brutto

Eppure contro il buon Filippo da quel momento è partita una vera e propria crociata, che ha diviso in modo netto i suoi detrattori da chi ne prendeva le difese.

Analizzando in modo approfondito la dinamica del colpo, in realtà la 4-bet all-in di Cheong lascia più di un dubbio in quella occasione, dal momento che lo statunitense avrebbe potuto semplicemente chiamare per tenere dentro tutto il range di bluff dell’avversario e farlo eventualmente ‘speware’ nelle street successive:

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Credo che Cheong in quel caso fosse andato ad un livello di pensiero superiore rispetto a Filippo – ha commentato Galb – Io ero presente dal day 3 in poi e ho visto quasi tutto il suo torneo

Vivere momenti così intensi, specialmente a certi livelli rappresenta un’esperienza indimenticabile sia per i protagonisti che per gli osservatori.

Ecco come ha vissuto quella situazione Gabriele Lepore, che per non risultare vago ci ha fornito anche una rappresentazione grafica dell’accaduto utilizzando strumenti “altamente professionali” 🙂

disegno galb mano cheong candio

“Per farvi capire meglio la storia penso sia necessario un disegno. Io sono l’omino blu, mentre Filippo è quello viola che come si evince dalla rappresentazione grafica sta vicino alla transenna. Nel corso della mano non ero presente (ebbene sì, ero andato al bagno a pisciare), e al mio ritorno vedo Filippo appoggiato lì mentre sento il pubblico che comincia a fare ‘ooooooooooooooh’ e penso ‘beh in questa mano non può esserci lui’: eravamo al turn e lui era sulle transenne, ovvero nella parte dedicata agli operatori della ESPN, completamente scura dato che veniva illuminata soltanto l’arena. Tra me e Filippo ci sono circa venti metri, io continuo a camminare e il boato sale nuovamente con maggiore intensità ‘OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOH’. Siamo al river, al che penso nuovamente ‘no, non può essere assolutamente Filippo… Gli italiani non esultano così’. E in effetti il boato non proveniva nè dai sostenitori di Cheong, nè dai nostri, bensì da tutto il resto del pubblico: Filippo l’aveva fatta grossissima. Io sono arrivato fino al bordo del tavolo, incurante della corsa in stile Kamikaze e gli ho chiesto: “Che è successo?” E lui: L’ho fatta grossa, ma proprio grossa!” “Ma stai ancora dentro?” gli chiedo io, “Si, si! Ho sculato, una sculata incredibile!” Poi mi hanno fatto allontanare e sono tornato sugli spalti, dove mi sono fatto spiegare la mano da quattro persone diverse perché credevo fosse un level. Non tanto per come l’aveva giocata Filippo, ma per il fatto che avesse vinto il colpo. Dopo di che sono tornato in bagno. Già, perché tra lo stress e l’aria condizionata a – 15° del Rio mi stavo letteralmente per…”

 

Per rinfrescarvi la memoria, se mai ce ne dovesse essere bisogno, ecco il video della storica mano di Filippo Candio contro Joseph Cheong:

httpv://www.youtube.com/watch?v=mplB5KKOoa4&feature=youtu.be

 

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