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il 24 Mar 2016

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“Attenti a cosa scrivete quando siete in tilt!” La storia di un regular mtt permabannato da PokerStars “per una parola di troppo”

“Attenti a cosa scrivete quando siete in tilt!” La storia di un regular mtt permabannato da PokerStars “per una parola di troppo”

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A tanti giocatori capita di inviare mail al supporto in uno stato di animo non proprio sereno, che porta a non misurare bene le parole usate…

Qualche tempo fa vi avevamo raccontato la storia di Michele ‘zago85’ Zago, bannato per un mese dopo una mail inviata al supporto che nelle intenzioni voleva essere goliardica ma che come tale, giustamente, non è stata intesa: da termini di legge, infatti, ogni mail in aria di ludopatia deve essere presa più che seriamente dalla room della picca rossa, così come da tutte le altre del panorama italiano.

Ma al confronto di quella di questo regular mtt, la vicenda di Zago è davvero uno scherzo.

Già, perchè il ventisettenne è stato bannato a vita dalla picca rossa dopo una mail inviata al supporto, e a niente stanno valendo le successive mail per cercare di far riaprire il suo account.

Una storia intricata che presenta alcuni aspetti oscuri e che nasce dal fallimento di una ditta aperta dal giocatore assieme a dei soci qualche anno fa:

“Non sto a farla troppo lunga, ma nel 2012 aprii un locale nella mia zona assieme a due soci che poi si sono rivelati essere non proprio degli stinchi di santo, visto che un bel giorno scoprii che la società era indebitata in modo irreversibile – spiega il ragazzo – Su consiglio dell’avvocato uscii dall’investimento a mani vuote, e sempre lui mi consigliò di non giocare più dal mio account di PokerStars perchè rintracciabile da chi era diventato creditore nei miei confronti. Decisi di chiudere l’account e nel tempo necessario a risolvere questa brutta situazione non ci ho più pensato. Poi qualche tempo fa ho scritto al supporto di PokerStars chiedendo di poter riprendere a giocare, ma mi è stata negata la possibilità di aprire un account, addirittura anche sulla piattaforma dot com nell’eventualità che io decidessi di andare a grindare all’estero”.

Da lì, per aver usato un ‘definitivamente’ di troppo, per il regular è iniziato un lungo calvario che però non ha avuto esito alcuno.

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La mail inviata a PokerStars con quel ‘definitivamente’ di troppo

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“Ho cercato di far capire al supporto che non sono assolutamente ludopatico, potrei anche inviare un documento di un terapeuta psichiatra che conferma che non ho alcuna dipendenza da gioco, ma non lo accettano. Capisco che i toni del primo messaggio che ho inviato potevano essere un po’ forti. Stupidamente non ho pesato bene le parole perchè come ti ho detto ero in un momento di grande tilt in real life. Ho messo un ‘definitivamente’ di troppo e ora sono due anni che ogni volta che cerco il modo di risolvere la situazione parlo con un dipendente del supporto che non può prendere alcuna decisione. Non mi danno la possibilità di parlare con un referente vero, che possa capire da cosa è dipeso il mio messaggio e quanto la loro decisione di non darmi alcuna possibilità stia impattando quello che vorrei tornasse a essere il mio lavoro.”

Già, il poker come lavoro. Il ventisettenne dice di essere “una persona eticamente rispettabile”, ma che davanti all’invalicabile muro eretto dal supporto di PokerStars non ha potuto che prendere una sofferta decisione: creare un nuovo account intestato alla sua ragazza e giocare con quello.

“Da un po’ di tempo stavo grindando da un altro account. Proprio perchè in buona fede, nella community dei regular mtt sapevano tutti che ero io. Poi da inizio anno ho iniziato a giocare stabilmente i 250€ e qualcuno lo ha segnalato alla poker room, che ha subito provveduto al ban. Adesso sono fermo… A dirla tutta avrei una voglia matta di creare 150 account per grindare ogni giorno con uno diverso, ma te lo dico ridendo perché è una cosa che non sarei mai capace di fare. In realtà tutto quello che vorrei è far capire a PokerStars che non sono un ludopatico, e tornare a giocare con il mio account… Hai idea di come posso fare? Perchè le ho provate davvero  tutte!”

Al momento non lo sappiamo, ma abbiamo già contattato PokerStars per capire se e come è possibile rimediare a casi come questo.

Nel frattempo il consiglio è di stare bene attenti a cosa scrivere al supporto nei momenti di tilt!!!

 

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