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il 25 Ago 2016

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Neil Johnson spiega le ragioni del nuovo payout EPT: “È necessario per mantenere attiva l’economia del poker”

Neil Johnson spiega le ragioni del nuovo payout EPT: “È necessario per mantenere attiva l’economia del poker”

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Siamo appena all’inizio della nuova stagione, ma dall’EPT sono già arrivate due rivoluzionarie novità!

La prima è il rebranding del circuito, che darà l’addio a nomi come EPT, IPT, ESPT per chiamarsi d’ora in avanti PokerStars Championship o PokerStars Festival, e la seconda è la modifica dei payout.

Da questa tappa di Barcellona in avanti, il numero di ITM salirà al 20%, diminuendo ovviamente l’entità dei premi più grandi, e pagando con poco più del buy in i primi premiati.

Come era immaginabile questa novità ha colto tutti di sorpresa, e l’opinione dei giocatori tende ad essere contraria a questa nuova struttura. PokerNews ha intervistato il responsabile Neil Johnson per spiegare i motivi di questa rivoluzione:

“Durante l’estate abbiamo fatto numerose ricerche. Una delle statistiche più interessanti segnalava che il 46% dei giocatori della dodicesima stagione ha giocato solo uno o due tornei. Organizziamo festival da oltre 100 tornei perché vogliamo che la gente possa giocarne quanti più possibile, questo è ad esempio il motivo dei nostri eventi da $100 o $200. Guardando il payout ci siamo accorti che si sono evoluti da Winner Take All a 5%, poi a 10% e 15%. Abbiamo pensato che pagando il 20% dei giocatori, avremmo dato al 5% del field un’altra opportunità, in pratica è come dire ‘Grazie di essere venuti, speriamo che vi siate divertiti. Ci dispiace che non abbiate vinto molto, ma ecco dei soldi per un’altra possibilità, buona fortuna!’.”

Ma i giocatori hanno avuto voce in capitolo nella decisione? La scelta è definitiva?

“L’ultima volta che abbiamo cambiato i payout abbiamo proposto un questionario a 1.600 persone per chiedere quale fosse l’opzione migliore tra 10%, 12,5% e 15%, e ognuna di queste ha ricevuto il 33% dei voti. Questo significa che il 66% del field sarebbe stato scontento in ogni caso, quindi abbiamo deciso di fare di testa nostra nell’interesse dell’economia del poker del momento. Questa volta abbiamo direttamente preso le decisioni dopo aver analizzato i dati utili, e abbiamo nuovamente agito per l’economia del poker e per i giocatori. Abbiamo fatto la cosa che ci sembra più giusta. Abbiamo deciso di tenere il payout così per le prossime tappe di Barcellona, Malta e Praga per ottenere più feedback possibile, ed essendo questo un mercato che dipende dai giocatori, faremo sicuramente un passo indietro e rivaluteremo se sarà il caso.”

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Quando abbiamo sentito la notizia, abbiamo subito notato la similitudine con le ultime WSOP, dove si premiava appunto il 20% dei giocatori. Che sia una conseguenza degli eventi come il Colossus, che generano montepremi incredibili rispetto al buy in?

“Ci sono tornei da buy in basso che attraggono molta gente e fanno raggiungere montepremi enormi, ma gran parte di questi non rientra nell’economia del poker. Ipotizziamo che il buy in sia $300 ed il primo prenda $200.000: $197.000 probabilmente usciranno dal giro dei soldi nel poker. Diciamo che invece il primo premio sia $175.000: sono comunque un gran numero di buy-in, ma quei $25.000 andranno ad altri giocatori più in basso che avranno a loro volta una nuova chance di vincere $175.000, che prima non avevano. Per mantenere una solida liquidità interna bisogna avere più vincitori. Più persone possono pagare il buy in, maggiore sarà la crescita dei field.”

Come detto la novità non ha riscontrato immediatamente l’approvazione dei giocatori. Uno dei punti più discussi è l’entità del premio minimo, troppo bassa secondo molte persone:

“Quando aumentammo al 15% la gente riteneva che 1,7x come premio minimo non fosse abbastanza, ma la gente a volte perde di vista che 1,7x è più di $0, che era il payout precedente. Allo stesso modo, 1,1x è comunque più di quanto quella fascia di giocatori avrebbe preso prima. Quelle persone che se ne andavano con le pive nel sacco, ora possono avere un’altra chance! Capiamo bene i professionisti che si lamentano per le prime posizioni, ma la maggioranza dei nostri giocatori sono qualificati online o amatori, anche se guardano al primo premio, arrivare ITM è già un buon traguardo per loro.”

Alcuni sospettano che dietro a tutto questo ci sia solamente l’intento di prendere più rake dalle tasche dei giocatori. Johnson risponde a questa teoria e spiega perché l’annuncio è stato dato all’ultimo momento utile:

“Ho visto un paio di ragazzi dire ‘Stars sta solo cercando di prendere due volte la rake’, ma la verità è che nemmeno ci è venuto in mente mentre studiavamo questa possibilità, e ci siamo stati due mesi. Il nostro unico obiettivo era far giocare la gente di più. Ovviamente i due discorsi sono interconnessi, ma la rake non era il nostro focus, in quel caso l’avremmo semplicemente aumentata. So che ci sono state lamentele per aver avvisato di questa cosa alla partenza dell’Estrellas, ma abbiamo preso la decisione 14 giorni fa, ed è stato all’ultimo momento che abbiamo deciso di applicarla da subito.”

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