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il 18 Apr 2018

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I pro raccontano la leggenda della Bobby’s Room. Elezra: “Lì ho vinto 1.780.000$ in otto ore”

I pro raccontano la leggenda della Bobby’s Room. Elezra: “Lì ho vinto 1.780.000$ in otto ore”

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Nel mondo del poker la Bobby’s Room di Las Vegas è diventata negli anni quasi una leggenda.

I più forti giocatori di sempre si sono sfidati a quei tavoli mettendo sul piatto cifre pazzesche e i dettagli su queste partite sono alquanto rari.

Ecco perché è decisamente apprezzabile l’ultimo contributo sulla mitica Room, un breve documentario (della durata di 5 minuti) di PokerGO.

Il documentario interpella illustri personaggi che finalmente svelano qualcosa sull’action della Bobby’s Room. A iniziare è Eli Elezra che racconta: “In una notte ho perso 1.370.000$ nella Bobby’s Room. I miei genitori in vita loro non li hanno neanche mai visti tutti questi soldi. Un giorno ho vinto 1.780.000$ in otto ore. Lasci quel posto e pensi che nessuno ti può toccare, che sei il miglior giocatore di poker del mondo“.

Sean McCormack, direttore delle poker operations all’Aria, fa un piccolo riassunto storico della partita più ricca di Sin City: “Credo che il Big Game di Las Vegas sia iniziato al Golden Nugget. La città è cambiata tanto in 40 anni, così la partita si è trasferita prima al Mirage e poi al Bellagio“.

Nick Schulman riporta la propria esperienza: “Ricordo la prima volta che ho giocato nella Bobby’s Room. Avevo 21 anni e fu grandioso. È un posto molto interessante. Lì sono passati i giocatori più talentuosi insieme a gambler incalliti e giovani promesse del poker. Tutti loro hanno in comune il desiderio di giocare ai più alti livelli del poker“.

Il buy-in minimo è di 20.000 dollari e Jennifer Harman giustamente dice: “La partita è difficile e gli swing sono assurdi“. McCormack precisa però che il tavolo è aperto a tutti quelli che se lo possono permettere.

Elezra riporta un altro aneddoto imperdibile: “Un mediorientale una volta arrivò lì e si emozionò vedendo Doyle Brunson e gli altri. Vi ho visti in TV, voglio giocare con voi. Così diceva. Aveva in mano una pila di 17 chips da 100.000$ ciascuna. Due ore e mezza dopo se ne è andato con nulla, solo perché voleva giocare con noi“.

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Come si reagisce di fronte a questi big swings? Jennifer Harman cerca di evitarli: “Non siamo dei robot, siamo umani“. Todd Brunson dice: “È dura, io odio perfino quando perdo 50 cents“. Schulman la prende con filosofia: “È il mio lavoro, è quello che faccio da tanto tempo“.

A volte la tensione sale, a giudicare da quello che racconta Schulman: “Ricordo una lite al tavolo e una montagna di chips sparpagliate ovunque“.

Ma la Harman assicura: “Tutti sono molto amichevoli di solito. Il New Yorker una volta ha fatto un articolo sulla Bobby’s Room e mi ha chiesto se stessimo davvero giocando a soldi veri. Perché tutti ridevano e si divertivano, come se non prendessero sul serio la partita“.

Insomma, la leggenda della Bobby’s Room durerà ancora per molto. Nel frattempo potete cliccare sul video qui sotto per sentire le parole dei protagonisti che abbiamo citato:

 

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