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il 3 Mar 2019

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Negreanu tra social, complimenti ed esultanze: “Bisogna imparare a vincere e anche a perdere”

Negreanu tra social, complimenti ed esultanze: “Bisogna imparare a vincere e anche a perdere”

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Quando parla Daniel Negreanu, la community del poker resta sempre ad ascoltare.

Non fa eccezione l’intervento di febbraio del pro di PokerStars in un podcast dalla durata di oltre un’ora, nel quale sono stati toccati argomenti decisamente interessanti.

Prima di tutto Negreanu si è presentato spiegando perché è rimasto per una settimana senza scrivere una parola sui social network, dove solitamente lui è molto attivo e seguito:

Ho ascoltato una presentazione di Ted Talks nella quale si parlava degli effetti negativi dei social sulla nostra vita. Allora ho deciso di stare una settimana completamente a digiuno di social network. Ho messo in pausa Facebook, Twitter, Instagram. Beh, stavo benissimo. Ogni tanto in automatico mi ritrovavo però ad aprire una app sul telefono e mi sono reso conto di quanto siamo dipendenti da certe cose. Ho imparato che si può farne a meno e che non è così importante quello di cui si discute sui Twitter, per esempio.

Spesso si ascolta una persona scrollando i social e non la si ascolta veramente. I social portano benefici se usati correttamente. Altrimenti si sprecano ore a discutere di cose inutili con gente sconosciuta. Ti fanno arrabbiare senza motivo.

Per esempio l’altro giorno qualcuno sosteneva che la riuscita di un tavolo televisivo di poker dipende dalla bravura di un commentatore. Ma non è assolutamente vero. Lo spettacolo lo fanno i giocatori con le loro giocate e le loro chiacchiere“.

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A proposito di Twitter, Negreanu è stato interpellato su una discussione nata tra alcuni poker pro che si sentono infastiditi quando ricevono complimenti per dei risultati che non sono la vittoria in un torneo.

Insomma, è una buona cosa fare i complimenti per un secondo o un terzo posto? Negreanu non ci vede nulla di male: “Se ti fa tiltare una cosa del genere, non dovresti giocare a poker per lavoro. Bisogna imparare a comportarsi adeguatamente dopo le vittorie e dopo le sconfitte.

Quando sono uscito 11° al Main Event delle WSOP, per esempio, sono rimasto lì in sala per un’ora per soddisfare i fans e rispondere ai media. Ho capito il mio ruolo in quel momento e sono stato paziente e gentile. Ho imparato che bisogna sempre mostrare rispetto a tutti. Nel 99% delle volte faccio la foto con chi me la chiede e faccio autografi. In quelle poche volte in cui non l’ho fatto, qualcuno magari mi ha insultato online per il mio comportamento. Loro non sanno se hai avuto una brutta giornata o no. Cerco di comportarmi bene con tutti perché quella può essere l’unica volta nella vita che incontro quella persona“.

Chiudiamo con l’argomento delle esultanze dopo la vittoria di una mano. Anche qui Negreanu spinge per la spontaneità e il buon senso:

Se vinci un pot e dai il cinque a un tuo amico è normale. Non serve scusarsi. Ultimamente ho notato che le esultanze sono mal viste tra i player e non mi sembra giusto. Dobbiamo rendere il poker un gioco piacevole sia per chi sta seduto a al tavolo che per chi guarda. Le esultanze fanno parte dello show, ben vengano se sono rispettose“.

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