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il 30 Apr 2019

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Stefano Schiano trionfatore all’EPT: Sono in rush ma preferisco ancora organizzare i tornei

Stefano Schiano trionfatore all’EPT: Sono in rush ma preferisco ancora organizzare i tornei

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I tornei live che organizza al Perla di Nova Gorica solitamente offrono un montepremi garantito di 200.000 euro.

Ma ora quella somma Stefano Schiano l’ha incassata tutta in una volta nei panni di giocatore a Monte Carlo! Il partenopeo ha beffato così i nostri cugini francesi nel loro EPT e si è meritato centinaia di complimenti sui social per l’impresa.

Per chi se lo fosse perso, Schiano si è imposto per l’esattezza nel French National Championship tra più di 1.400 entries. Lo abbiamo allora contattato il giorno dopo il suo trionfo per farci raccontare tutto sulla gloriosa trasferta. Ecco cosa ci ha detto uno sfinito Stefano, poco abituato a tante ore di grinding dal vivo:

Due settimane fa ero arrivato secondo al WPT di Malta e quindi ho deciso di riprovarci. Avevo tanta voglia di giocare in questo periodo e per questo sono riuscito a rendere molto bene. Quando non ho voglia invece gioco male e mi ritrovo a ‘speware’ senza motivo.

Devo dire che non mi sono quasi mai presentato da sotto a uno showdown in queste due uscite. Il torneo di Monte Carlo era bello e io stavo in rush. Credo molto in questi momenti positivi da sfruttare“.

 

 

Stefano è stato grande protagonista al tavolo finale dove è stato il killer di molti avversari. Non è stato facile però affrontare quel payout:

Anche se ero reduce da un altro final table importante non ero proprio tranquillo. Quando gioco tendo a essere particolarmente irrequieto. Tra l’altro qui il payout era totalmente diverso da quello di Malta.

Al tavolo finale ho giocato in modo abbastanza nitty, aprendo poco per costruirmi un’immagine. Non ho mai 3bettato e non ho neanche avuto mani per farlo. La struttura era fantastica, l’avg è sempre stata superiore ai 30 bui. Così ho avuto tempo di studiare gli avversari per capire su chi stealare. Ho evitato volutamente l’americano Romero che mi hanno descritto come uno forte e aggressivo.

A 5 left ho vinto un colpo cruciale con A-A contro 9-9 e mi sono ritrovato in una situazione di stack molto comoda. Sono salito a 14 milioni ed ero il leader del tavolo con un’immagine nitty. Perciò ho cambiato un po’ marcia.

A 4 left avevo praticamente metà delle chips in gioco. Pertanto ho spinto di più e non li ho mai trovati con belle mani, fortunatamente.

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Rimasti in 3 ho vinto subito quello showdown con K-K contro 10-10 e così siamo andati all’heads-up, durato circa due ore. Il mio oppo mi è sembrato troppo passivo, foldava tantissimo. Forse non ha visto proprio mani, non lo so.

Comunque penso di aver vinto tipo il 90% dei pots aggredendo. Lui ha vinto chips solo grazie agli showdown. Mi ha fatto tre raddoppi di fila a un certo punto“.

 

 

Stefano si sofferma poi su una mano del testa-a-testa nella quale ha tankato al river per parecchi minuti, come riporta il blog ufficiale:

Io avevo 53 in un piatto limpato dal bottone da Higgs. Al flop 95J abbiamo fatto un doppio check. 4 turn. Ho leadato io per proteggere e prendere valore con i quadri. A lui non faccio il 9, avrebbe puntato al flop in caso. River 9. Gli faccio una size abbastanza grossa. Io posso avercelo il 9. Lui però mi fa all-in al river. Ho pensato tanto e alla fine ho foldato perché il ragazzo ha sempre mostrato valore allo showdown lì al tavolo finale. Mi sarei giocato il torneo in questo spot. Non l’ho voluto fare perché avevo comunque ancora 12 milioni. Erano un terzo delle chips avversarie ma sentivo di avere ancora edge e infatti mi è andata bene“.

Stefano giocava circa al 70% di tasca propria e quindi si porterà a casa un bel gruzzoletto effettivo. La gioia è ancora maggiore considerando che tra qualche mese diventerà papà! La storia è piaciuta moltissimo anche ai siti esteri che hanno titolato: Father-to-be Stefano Schiano Wins EPT Monte Carlo €1,100 French National Championship.

 

 

Sta vivendo un momento magico, insomma, il nostro Stefano che tuttavia non si monta la testa: “Continuerò a organizzare i tornei perché quella è la mia passione. Il poker lo conobbi nel lontano 2006 e ho sempre cercato di trasformare le mie passioni in un lavoro. In dieci anni avrò giocato appena una trentina di tornei. Diciamo che non posso lamentarmi del mio ROI. Ora mi aspetta l’IPO di Sanremo insieme al mio amico Francesco Legnaro e poi vi aspetto al V-Poker Challenge di Nova Gorica a giugno“. Voi che dite, gli conviene schierarsi più spesso?

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