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il 16 Mag 2019

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Il clamoroso poker foldato da John Juanda: scelta giusta o sbagliata? (video)

Il clamoroso poker foldato da John Juanda: scelta giusta o sbagliata? (video)

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John Juanda ha stupito tutti ieri in Montenegro. Durante il final day del “€28.400 Short Deck” alle Triton Series, il player indonesiano ha passato poker di 6 al river, sul semibluff di Sergey Lebedev. Una mano particolare e controversa che ha già aperto un ampio dibattito.

Come al solito si sono creati due partiti: quelli del nice fold nonostante il punto migliore e quelli del partito che non si può passare una mano del genere, nemmeno se stiamo giocando in modalità short deck.

Sicuramente ha avuto ragione il player russo, che ha bluffato un possibile poker e facendo passare la mano migliore. Il fold di John Juanda però, non ha impedito al campione indonesiano di mettere le mani sul trofeo e sulla prima moneta da oltre mezzo milione di euro.

Adesso c’è anche il video completo della mano, con tutta l’azione dal preflop, fino al fold di John. Molte informazioni in più per farsi un’idea completa dello spot. Vi ricordiamo ancora una volta che lo Short Deck si gioca con un mazzo da 36 carte contro le canoniche 52 carte a cui siamo abituati. Nel mazzo non ci sono carte dal 2 al 5 e dunque le percentuali cambiano in maniera sensibile, rispetto al No Limit Hold’em.

Siamo nel livello ante 25.000, button ante 50.000 del final table dell’evento#6. Sono rimasti 6 giocatori a combattere per la vittoria finale e con la bolla scoppiata due posizioni prima. Il preflop è tutto un limpato, con Daniel Dvoress che si adegua da under the gun con 9-9 e lo stesso fanno Lebedev da UTG+1 con K J, Daniel Cates con J-10, Juanda dal cutoff con 6 6 e infine “bussa” dal bottone Yong Wai Kin con Q-8. Nel piatto ci sono già 275.000 pezzi e cinque giocatori coinvolti: manca solo Peter Jetten che ha foldato la sua mano.

Il flop è già spettacolare con A A 6 , soprattutto per Juanda che ha floppato full house. Check fino allo stesso player indonesiano che betta 75.000 unità. Passano Yong e Dvoress, mentre Lebedev rilancia a 225.000. Folda anche Cates e gioca John. Si passa quindi in heads up al turn, con un piatto composto da 725.000 fiches.

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In quarta strada scende A e il russo opta per il check. Juanda esce per la seconda volta di fila a 75.000 gettoni e ottiene il call del rivale. Si passa al river, quando Juanda ha ancora 1.9 milioni a formare il suo stack e Sergey può contare a sua volta su 2.1 milioni. Nel piatto ci sono 875.000 chips.

In quinta strada si materializza 6 che consegna il poker a Juanda. Ma qui il futuro campione sorprende tutti. Infatti sulla puntata a 200.000 di Lebedev, l’indonesiano entra “In the Tank“. Inizia a sospettare che il suo rivale possa davvero avere l’ultimo asso in mano. A quel punto il suo poker di 6 sarebbe nullo, davanti al poker d’assi di Lebedev.

Il semibluff del russo va in porto e Juanda prima di folda commenta con un laconico “Sick Hand“. Lettura sbagliata, ma in quanti al suo posto avrebbero fatto lo stesso ragionamento? In quanti invece avrebbero quanto meno chiamato la puntata di Sergey? Ai posteri l’ardua sentenza. Fateci sapere.

Per rivedere la mano portate il cursore a 2 ore e 34 minuti

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