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il 25 Lug 2019

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L’importanza del semibluff: come e quando farlo al tavolo

L’importanza del semibluff: come e quando farlo al tavolo

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Nel gioco del poker uno degli aspetti fondamentali è il bluff. Chi di voi non lo hai mai fatto almeno una volta al tavolo? L’emozione e l’adrenalina che si prova nel bluffare uno o più avversari, a pochi eguali a questo gioco. Poi ovviamente ci sono bluff che riescono ed altri meno. Ma accanto al bluff puro, esiste un altrettanto importante tipologia di bluff: il semibluff.

Probabilmente un’arte ancor più difficile del bluff stesso, ma che può tramutarsi in un fattore positivo se utilizzato nel momento ideale. Specie se al tavolo abbiamo tanti avversari passivi. Ovviamente però è una soluzione da adottare di tanto in tanto e non in maniera costante. Un semibluff ben strutturato può far vincere mani importanti e di conseguenza assicurare pot di un certo spessore. Vediamo per quali motivi risulta un’opzione valida da sfoderare al tavolo.

I tre motivi per tentare il semibluff

Il semibluff dunque è un’altra soluzione a nostra disposizione. Non tanto per lo spettacolo, anche se in parte lo è, ma soprattutto per inventarsi una tattica diversa dal solito e fare chips su chips. Il semibluff richiede una certa esperienza di gioco, ma una volta collaudati i meccanismi può davvero regalare grosse soddisfazioni.

In primis il semibluff è consigliabile su determinati board (poi vedremo un esempio) che possono garantirci un’alta percentuale di strappare il piatto a nostro favore. Servono anche determinati avversari al tavolo e quindi, prima di lanciarsi nel semibluff è sempre bene capire il valore reale dei nostri rivali.

In secondo luogo il  semibluff non è un bluff totale e in bianco. Ma ha la possibilità di migliorare nelle altre strade, quindi diventa una sorta di arma a doppio taglio da sfruttare. Se non chiuderemo il punto agiremo in bluff, ma quando il punto si chiude abbiamo dalla nostra parte una dote importante con la quale fare fiches.

Infine, legandosi alla motivazione che vi abbiamo appena dato, il semibluff vi permetterà di mascherare la vostra mano, soprattutto quando il punto si chiuderà. Per gli avversari diventerà un bel problema intuire le vostre carte e soprattutto mettervi su un determinato range. Ma vediamo un esempio pratico.

Il semibluff con il flush draw

Dicevamo in precedenza che sono due i fattori importanti per il semibluff: il board da giocare e la tipologia di avversari al tavolo. L’esempio che vi riportiamo è perfetto sotto questo punto di vista: flush draw al flop e passività altissima dei rivali.

Ci troviamo in un tavolo cash game $1-$3 ed Hero si trova a fronteggiare un tavolo che oseremo dire di “pascolatori seriali al flop“. Vale a dire che amano vedere molti flop e poi in base a quello che scende sul tavolo, agire di conseguenza. Hero, dopo tre limp, decide di flattare a sua volta dal cutoff con A 4. Lo stesso fanno il bottone e lo small, mentre il big blind bussa e si va ad un flop con ben 7 giocatori, oltre a 21$ nel piatto.

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Nelle tre carte comuni troviamo K 8 2  e dopo tre check, arriva la bet a 15 dollari del giocatore in middle position. Qui Hero ha due opzioni davanti a se: giocare passivamente con il call, oppure alzare il tiro preparando il suo semibluff.

Ed Hero rilancerà a 40$ per un semibluff: sta cercando di rappresentare una mano molto più forte di quella che ha, sperando di indurre al fold i rivali e vincere subito il piatto. Se nel caso ci fosse uno o anche più call, Hero ha sempre la possibilità di migliorare la sua mano fra turn e river con il colore nuts, trasformando il suo semibluff in un punto chiuso. E succederà il 38% delle volte in questo caso.

Non sempre il rilancio è corretto o comunque obbligatorio. Per esempio, flattare a 15$ probabilmente lascerebbe in gioco un numero superiori di players, rispetto a quelli che avremo di fronte con 40$ di rilancio. Questo significa anche un maggior guadagno possibile, nel caso in cui Hero chiuda il suo colore nelle altre due strade.

Insomma il semibluff è un’ottima soluzione per fare chips al tavolo. Specie nel cash game, dove le fiches hanno valore reale. L’importante è saper gestire la situazione, capire chi sono i players al tuo tavolo e soprattutto non abusare di semibluff. E’ bello, se utilizzato di tanto in tanto, in modo da rendere difficile la vita agli altri giocatori.

 

 

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