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il 13 Mag 2020

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Negli USA riaprono i casinò ma senza il poker live, il piano di Las Vegas

Negli USA riaprono i casinò ma senza il poker live, il piano di Las Vegas

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Provano a ripartire in casinò negli USA, ma con delle limitazioni. Ben cinque casinò dell’Arizona aprono i battenti per alcuni giochi e lasciano in stand by per il momento il poker live. La stessa situazione rischia di crearsi sia ad Atlantic City e Las Vegas, con la nota catena MGM Resorts che sembra intenzionata a ripartire senza il poker nelle prime settimane.

Certo, su Las Vegas pende il giudizio finale del governatore del Nevada, il quale non ha ancora rilasciato una data ufficiale per la ripresa delle attività nei casinò dello stato. Di conseguenza a Sin City le sale da gioco si muovono un po’ a fari spenti, in attesa appunto di una data ufficiale. Nel frattempo si stanno organizzando per seguire le linee guida dettate dal Nevada Gaming Control Board

Vediamo quindi cosa succede nel mercato americano, con differenze nette fra Stato e Stato per quanto concerne le riaperture delle sale da gioco.

L’Arizona sacrifica il poker live

Lo stato dell’Arizona ha avuto fino adesso ben 11.736 casi accertati di Covid-19, sotto la media nazionale e con 526 vittime per Coronavirus. Dati considerati non eccessivamente alti e il governatore ha dato il via alle riaperture dei casinò da venerdì.

Quasi tutte le sale da gioco si trovano nella contea di Maricopa e i primi cinque casinò a riaprire i battenti saranno:Fort McDowell Casino, Harrah’s Ak-Chin Hotel and Casino, Lone Butte, Wild Horse Pass e Vee Quiva. In tutti questi casinò però, non è previsto al momento la riapertura delle poker room. Dunque per gli amanti del poker c’è attendere, prima di sedersi di nuovo al tavolo.

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Stessa cosa anche per la poker room del Talking Stick Resort. Quest’ultimo tornerà attivo dall’1 giugno, ma è già stato annunciato che i 47 tavoli dedicati al poker live resteranno chiusi anche oltre quella data. Insomma, c’è da capire bene come e cosa fare con il poker, ma soprattutto vedere quale sarà la riposta da parte dei giocatori.

Las Vegas fra mille incertezze

Intanto in Nevada non è ancora stata ufficializzata una data. Si parla dell’1 giugno come data ufficiosa, ma l’ultima parola spetta al governatore del Nevada, il quale non sembra molto propenso a dare l’OK alle attività per il momento. Tanto è vero che qualche giorno fa è arrivato anche uno scontro molto pesante con la prima cittadina di Las Vegas.

In attesa della data però, i casinò di Sin City stanno lavorando alacremente sulla base delle linee guida dettate dal Nevada Gaming Control BoardPer il poker, le regole parlano di massimo 4 giocatori per tavolo: sia in versione torneo e sia in versione cash game. Ma da quanto trapela ad esempio dal MGM Resort, quest’ultimo sarebbe pronto a riaprire nelle prime settimane tenendo chiusa la poker room.

Una situazione molto simile a quella Caesars Palace. Anche qui si stanno mettendo in pratica le linee guida dettate dal Nevada Gaming Control Board: una maggiore distanza fra i vari tavoli da gioco, sanificazione dei locali, distanziamento dei giocatori con un numero massimo di unità per gioco e obbligo di mascherine per tutti. Ma del poker al momento, non sembra esserci traccia. 

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