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il 17 Feb 2021

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PCA High Roller 2018: Byron Kaverman ed un complesso hero call

PCA High Roller 2018: Byron Kaverman ed un complesso hero call

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Fare un “hero call”,  nel poker, risulta allo stesso tempo audace e spettacolare, buono o cattivo ne sia l’esito. Farlo in un torneo a basso costo, molte volte, fa rima con “divertimento”. Fare un hero call in heads up per un titolo High Roller EPT, risulta estremamente complesso.

Scelta difficile, con poco tempo a disposizione

E’ il gennaio del 2018, e ci troviamo all’Atlantis Resort, Bahamas. Si sta disputando il testa a testa finale per il titolo High Roller del PCA 2018, torneo da ben 50.000$ di buy-in.

Dei 46 giocatori iscritti sono rimasti in due: da una parte il fortissimo Steve O’Dwyer, torneista plurititolato, dall’altro Byron Kaverman, abitudinario dei grandi palcoscenici high roller.

I bui sono 25.000/50.000, e in questa mano O’Dwyer, di bottone/small blind, ha uno stack di circa 3 milioni e con 5 6 rilancia a 125.000 . Dal grande buio Kaverman spilla Q J e con 1,52 milioni fa call.

Flop:

4 8 2

Kaverman check, O’Dwyer bet 125.000, call.

Turn:

J

Kaverman check, O’Dwyer bet 320.000, call.

Comparatore Bonus

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River:

8

Kaverman check, O’Dwyer all-in. Kaverman entra “in the tank”, dato che giocherebbe per tutte le sue chips.

Il torneo prevede che le scelte debbano essere fatte entro 30 secondi, e Kaverman non ha più “time bank” con cui chiedere un’estensione per poter pensare qualche minuto in più. Allo scadere del trentesimo secondo, pertanto, tra mille dubbi, folda.

E’ sempre difficile entrare nei pensieri di due campioni come questi, tuttavia: noi pensiamo che O’Dwyer, con ogni probabilità, ritenga che un’azione continuata di check-call come quella di Kaverman possa nascondere un 4, non certo un 8 che al river punterebbe per valore.

La mossa di O’Dwyer si rivela corretta, però, perché in uno splendido gioco di livelli di pensiero sa che Kaverman sa che una mano di valore medio (come ad esempio coppia di 9 o di 10) probabilmente farebbe check dietro sul river. Con l’all-in, pertanto, dimostra una grandissima forza (o un bluff puro, come in effetti è). Tuttavia, le mani di valore sembrano essere più numerose di un bluff: ad esempio, 8, Assi, Re, Donne sono tutte dentro il range di O’Dwyer.

Certo è che, con un po’ più di tempo, magari Kaverman avrebbe trovato la forza per chiamare.

Voi che ne dite? In trenta secondi avreste chiamato con quella mano, per tutto il vostro stack?

O trovate corretto il fold?

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