Thursday, Oct. 30, 2025

Strategia

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il 30 Ott 2025

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Cosa succede se ignori l’ICM nelle fasi finali dei tornei di poker?

Cosa succede se ignori l’ICM nelle fasi finali dei tornei di poker?

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Nella comunità pokeristica si verificano sempre delle strane battaglie tra fazioni.

Nel corso degli anni ci sono state, nell’ordine: old school vs new school; giocatori online vs giocatori live; torneisti vs cash gamer; stile GTO vs expoitativo

In questi giorni il dibattito dei top player è tutto per l’ICM, acronimo di Independent Chip Model.

Ad accendere metaforicamente la miccia è stato Nacho Barbero, che in una diretta streaming delle Triton SHRS se ne uscì con un “ICM is for poor people” (l’ICM è per i poveri, ndr) che è già passato alla storia.

Sulle colonne di Pokerstrategy coach Dara O’Kearney ha affrontato di petto l’argomento.

 

 

Considerare le fonti

Per l’irlandese, il dibattito sull’ICM si è esacerbato ai tornei High Roller delle Triton Series, che vedono ai tavoli un campione veramente ridotto di giocatori.

“Alcuni di quelli che sostengono che l’ICM è per i poveri sono pokeristi molto talentuosi e forse non sono la migliore fonte da cui prendere consigli, siccome sono in pochi a poter avere la loro abilità naturale. In altri casi sono persone estremamente ricche e quindi, di nuovo, forse non sono i migliori da cercare di replicare quando sei un grinder che lotta. Il cuore dell’argomento è che ignorando l’ICM vincerai il torneo, il trofeo, il premio più alto e i plausi più spesso. Per alcuni ciò potrebbe anche essere vero, ma per la maggior parte dei giocatori ciò significherà fare meno soldi alla fine di un anno o della intera carriera.”

 

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Le eccezioni

O’Kearney contempla comunque delle eccezioni al suo discorso:

“Ci sono dei giocatori per cui non seguire l’ICM può essere una strategia più profittevole perché hanno un incentivo extra. Se sei un giocatore sponsorizzato o un content creator, per esempio, l’extra marketing che arriva da un trofeo di alto profilo vale di più della EV che sacrifichi spingendo al final table.”

Ma nella maggior parte dei casi non è così che devono andare le cose.

“La parte difficile dell’ICM è che spesso troverai spot in cui le mani hanno valore atteso positivo per quanto riguarda le chips, ma negativo per quanto riguarda i soldi. Quindi quando sei costretti a foldare AJs sullo shove di un avversario perché c’è un micro stack che è prossimo alla eliminazione, danneggi le tue possibilità di arrivare alla vittoria del trofeo, ma metti al sicuro più soldi su un campione più largo di mani.”

 

Bencb come esempio

In chiusura del contenuto O’Kearney porta l’esempio di Benjamin Rolle, di cui giusto un paio di giorni fa abbiamo seguito una lezione sul gioco short stack.

“Giocare seguendo l’ICM può far sentire un fish a volte, ma alcuni dei migliori giocatori del mondo si sono rotti i denti in giochi come i sit’n’go, in cui le considerazioni più importanti riguardano l’ICM. Un grande esempio è Bencb che il mese scorso ha vinto il Main Event WSOP online per 3,9 milioni di dollari. Lui segue costantemente l’ICM e sicuramnente non è povero.”

Secondo il coach irlandese, parlando di ICM la verità è solamente una:

“La maggior parte dei giocatori che pensano che l’ICM sia per i poveri, hanno buone possibilità di diventare poveri con il poker”

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