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il 24 Feb 2019

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Ecco le 4 domande da porsi sempre prima di accettare un deal

Ecco le 4 domande da porsi sempre prima di accettare un deal

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Accettare il deal oppure no?

Per i fortunati che nei tornei raggiungono le posizioni più alte, trovarsi a chiedersi se accettare un deal oppure no è abbastanza comune.

Analizzando proprio questo argomento, Pokernews ha pubblicato un articolo in cui evidenzia le 4 domande da porsi sempre prima di accettare un deal.

Cosa è un deal

Prima di affrontare il discorso sulle motivazioni che possono spingere ad accettare o rifiutare un deal, vediamo cosa vuol dire appunto “dealare”.

“Deal” è un termine che in inglese vuol dire affare o accordo e rappresenta proprio un accordo condiviso dai giocatori ai tornei con i montepremi più grossi.

Facendo un deal i giocatori mettono fine anticipatamente a un torneo dividendosi il montepremi in base al metodo scelto.

È molto importante quindi sapere come fare un deal online e quale metodo usare per non trovarsi impreparati nel caso di un un final table decisivo.

Fatta una breve premessa vediamo ora le domande che dobbiamo porci sempre per capire se fare un deal oppure no.

 

1) Perché devo fare un deal?

Questa è sicuramente la prima domanda che ci dobbiamo porre nel caso si apra la possibilità di un deal.

Eppure la risposta, che per molti può sembrare scontata, non lo è affatto.

Alcune scuole di pensiero suggeriscono che a prescindere da tutto bisogna sempre accettare il deal.

Alla base di questo ragionamento c’è il concetto che è sempre meglio chiudere un guadagno sicuro adesso piuttosto che rischiare di guadagnare meno più tardi.

In pratica parliamo di quelle persone che se gli venissero offerti 100€ subito oppure la possibilità di lanciare una moneta e avere nel caso di vittoria 200€ o nel caso di sconfitta zero, accetterebbero subito i 100€.

Nel caso di questo esempio  è sempre corretto dal punto di vista matematico accettare il deal, tuttavia per alcuni giocatori esiste un utilità nell’accettare la scommessa che può spingere il valore atteso della seconda opzione sopra i 100€.

Questo discorso si applica per esempio a degli individui “facoltosi” che in un discorso relativo considerano 100€ quasi del tutto nulli al pari di 0€, mentre valutano 200€ “minimamente utili”.

Sebbene è un caso piuttosto estremo, deve però servire a rendere l’idea che a prescindere dalla matematica  accettare o meno un deal è una scelta che può variare da individuo a individuo per svariati motivi diversi.

 

2) Come valuto in maniera corretta la situazione?

Ammettiamo che ci siamo divertiti a giocare la nostra deep run ma per noi i soldi sono molto importanti e siamo pronti a stipulare un deal.

Quello che dobbiamo fare ora è valutare correttamente la situazione al tavolo e quello che può succedere.

Ottenere un consenso equo e fare una giusta valutazione è molto difficile se commettiamo l’errore di sottovalutare o sopravvalutare, come capita la maggior parte delle volte, le nostre abilità nel poker.

Per evitare questo errore e valutare correttamente la situazione dobbiamo quindi mettere da parte il nostro ego e fare una stima di quanto sia buono il nostro gameplay in rapporto a quello degli altri giocatori.

Per chi non è sicuro della propria abilità relativa, ecco alcune linee guida da considerare e tenere a mente.

Ovviamente più volte un giocatore si trova in situazioni del genere più è probabile che il suo livello di gioco sia sopra la media.

Al contrario se è la vostra prima volta che arrivate in fondo a una deep run, tenete in considerazione che con maggiore probabilità siete voi quelli in svantaggio al tavolo.

Quello che potete fare per valutare la situazione bene è tenere conto delle caratteristiche dei giocatori al tavolo rispetto a voi.

Per esempio potete prendere in considerazione:

  • “questo giocatore sta chiamando spesso fuori posizione, quindi sono più attento alla posizione di lui”
  • “questo giocatore punta poco e di rado, quindi ho più conoscenza dei tempi delle giocate e delle size”

Allo stesso modo possiamo considerare i nostri punti negativi rispetto agli altri per esempio:

  • “non riesco a gestire l’aggressività di questo giocatore, continuo a perdere piatti”
  • “questo giocatore 3betta con più successo di me”

 

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Paradossalmente capire una propria mancanza di abilità rispetto a un altro giocatore richiede proprio molta conoscenza.

Una buona regola da seguire per valutare correttamente le proprie abilità è quello di imporsi uno standard più alto del normale.

Allo stesso modo cercate di capire quante argomentazioni riuscite a trovare che dimostrano la vostra superiorità rispetto agli altri giocatori.

Se non sono sufficienti e non ne trovate molti evidentemente il vostro livello non è molto superiore rispetto al loro.

Potreste chiedervi quindi “per quale motivo è così importante quantificare le proprie abilità?”, la risposta è molto semplice.

Le differenze di abilità influenzano quanto sia “giusto” procedere al deal e quanto sia corretta la divisione del premio.

 

3) Qual’è il mio premio/sconto atteso?

Prima di tutto chiariamo cosa sia questo premio/sconto atteso da calcolare per valutare il deal.

Il premio/sconto atteso è semplicemente la differenza tra la media a lungo termine attesa meno l’ICM previsto.

Tenete in considerazione che esistono due tipi diversi di premi:

  • il premio per l’abilità 
  • il premio per lo stack

 

Il premio abilità rappresenta qualsiasi importo il giocatore riceva durante il deal per via del suo livello di skill rispetto al field del tavolo.

Il premio per lo stack rappresenta invece qualsiasi importo extra il giocatore riceve per via della pressione che mette con il suo stack superiore alla media.

Ricordatevi sempre che meno big blind ci sono in gioco meno contano questi fattori.

Il motivo è che i bui aumentano rispetto agli stack dei giocatori in gioco, questi saranno costretti maggiormente a giocare d’azzardo riducendo lo specchio di manovra che hanno in partita.

Nessuno di questi due fattori però rientra nel calcolo dell’ICM, questo perchè sono comunque piuttosto vaghi e rientrano implicitamente nel deal finale.

Poichè sono piuttosto variabili ma tengono conto di fattori reali al tavolo, questi premi dovrebbero sempre essere tenuti in considerazione quando si valuta se accettare o meno un deal.

 

4) Con chi starei per fare un deal e cosa vogliono fare loro?

La vera chiave per una negoziazione di successo sono le informazioni.

Sapere cosa vogliono le persone con cui stiamo trovando un accordo e sapere magari perchè lo vogliono, ci aiuta a capire se possiamo accontentarli e fino a che punto.

Per esempio se tutti i giocatori al tavolo vorrebbero giocare per il primo premio, una scelta saggia sarebbe quella di proporre un deal separato per gli altri premi e giocarsi poi normalmente la prima posizione.

Considerare queste informazioni è utile in quanto in alternativa una proposta di deal standard sarebbe stata magari rifiutata in quanto tutti volevano giocarsi il primo premio.

Chiedetevi sempre quindi con chi state potenzialmente dealando anche dal punto di vista del gioco, valutando magari se siete contro dei regular o contro degli occasionali.

Successivamente tenete conto delle informazioni prioritarie, per esempio nel caso di prima di base erano esclusi tutti i deal che comprendevano il primo premio.

Nei nostri report puntualmente potete notare la frequenza dei deal, addirittura ci sono stati casi di deal a sei giocatori.

Riocrdatevi quindi che il deal è una possibilità che avete e non escludetelo a priori, piuttosto ponetevi le giuste domande e valutate serenamente se accettare o meno.

 

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