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il 4 Feb 2020

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Come gestire una middle pair al river vs player Lag, secondo Jonathan Little

Come gestire una middle pair al river vs player Lag, secondo Jonathan Little

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Jonathan Little e un altro interessante spot. Il noto player americano porta alla luce una mano da lui giocata all’ultimo WPT Borgata. Una scelta non facile si presenta agli occhi di Little, con una middle pair in mano al river e dall’altra parte un giocatore Lag. Insomma non proprio la situazione più comoda per lui, anche se le skills e l’esperienza non mancano certo allo statunitense.

Con la consueta precisione certosina, Jonathan Little analizza passo dopo passo l’evolversi dello spot, motivando le sue azioni. Un percorso interessante fra sensazioni, tell e una precisa logica nella gestione della mano. Il river però è il punto cruciale della mano e soprattutto sulla quinta strada si focalizza l’attenzione del player americano. Un thinking process davvero sopraffino.

La mano

Jonathan Little è impegnato nel “$3.500 WPT Borgata” e la bolla è scoppiata da mezzo livello. Dunque tutti a premio, anche se ci troviamo davanti a scalini minimi nel payout come succede spesso nei tornei. Per i premi più corposi bisogna attendere ancora diverse posizioni e proprio a quel tipo di payout spera di approdare l’americano. Con 370.000 gettoni nel livello 4.000-8.000 big blind ante 8.000, non è poi un obiettivo impossibile per lui.

E veniamo allo spot in questione. Da cutoff un player Lag apre il gioco a 26.000, con 220.000 dietro e dopo il fold degli altri giocatori, da big blind Jonathan Little spilla 10 7 .

Un raise importante, ma che a mio avviso nasconde debolezza da parte del mio rivale. Potrei benissimo 3bettare, anche se non conviene quasi mai, contro questo tipo di giocatori, ingrandire eccessivamente il piatto. Opto per un call e ho già un piano nella mia mente per il post flop“.

Il flop K Q 10 induce al check/call little a 16.000 con bottom pair. Il turn porta in dote un 4 sul quale entrambi “bussano”. Il river completa il board con 8 .

Il momento chiave

Qui la situazione è molto particolare e ci presenta una serie di opzioni. La più comoda probabilmente sarebbe quella di fare check e attendere una mossa del nostro avversario. Ma su una puntata sostanziosa da parte sua, dovrei quasi sempre passare la mia mano. Difficile capire dove mi trovo nello spot a quel punto. Rilanciare al buio su una sua bet ha davvero poco senso. Alla luce soprattutto dei tre check lungo il board “.

Jonathan-Little

Jonathan Little

Credo di avere lo scenario perfetto per uscire bettando un small size. E quando dico small size, intendo uno o al massimo due big blind. O poco più. Una puntata piccola, soprattutto in rapporto al pot. E’ una mossa con la quale ho già avuto molte soddisfazioni in passato. Spesso gli avversari passano, o al massimo si limitano a callare. Raramente rilanciano“.

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E infatti Little esce a 18.000 al river.

Perché ho scelto questa size così piccola? Per lasciarmi anche una porta di emergenza sul possibile fold, in caso di rilancio di un avversario. Le linee guida di chi gioca seguendo la GTO, asseriscono che una small size non solo limita i danni, ma aiuta sul fold, in quanto abbiamo investito una piccola cifra all’interno del piatto. Insomma se la situazione si fa difficile, abbiamo il nostro salvagente“.

E’ una strategia che non va sempre utilizzata. Ma ci sono situazioni particolari e avversari particolari, come in questo caso, in cui è lecito usare questa azione al river. E se saremo chiamati al river nessuna sorpresa. Il range è molto ampio su questo call. Under pair, asso alta, addirittura A-8 o simili. Dunque non ci dobbiamo assolutamente stupire se il nostro avversario opta per il call. In fondo è quello che vogliamo”. 

E infatti oppo chiama la bet di Jonathan Little, per poi gettare nel muck le sue carte alla vista della middle pair del professionista americano. Strategia e lettura perfetta da parte di quest’ultimo.

Il mio avversario si sarà chiesto sicuramente, cosa diavolo è successo? Si tratta come capirete, di uno spot molto divertente, ma al tempo stesso istruttivo e profittevole in ottica torneo. Le small size spesso, risolvono molti problemi“.

 

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