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il 27 Ago 2020

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Le due scuole di pensiero sul conteggio delle taglie nei tornei KO per i calcoli del valore atteso

Le due scuole di pensiero sul conteggio delle taglie nei tornei KO per i calcoli del valore atteso

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La matematica dei tornei con taglie è differente da quella dei tornei normal.

La possibilità di incassare un premio monetario quando si elimina un avversario modifica i calcoli del valore atteso.

Ma come si incastrano le taglie nelle formule che a noi sono già note?

Al riguardo ci sono due diverse scuole di pensiero: la prima consiglia di convertire in chips il valore della taglia, l’altra di convertire le chips nel loro valore monetario.

Vediamo meglio i pro e i contro di entrambe.

 

Convertire in chips il valore monetario della taglia

Questo è il metodo di cui aveva parlato anche Greg ‘Fossilman’ Raymer e consiste nell’assegnare alla taglia un corrispettivo valore in chips.

Prendiamo ad esempio un torneo da 200$ di buy-in, in cui 150$ vanno nel prizepool e 50$ sulle taglie. Lo stack di partenza è di 15 mila chips, che dunque equivalgono a 150$. Facendo il rapporto, quindi, i 50$ di taglia sono equivalenti a 5.000 chips.

Se ci troviamo a dover decidere se chiamare l’all-in di un avversario dallo stack più esiguo del nostro, dunque, per il calcolo del valore atteso dovremo aggiungere il valore in chips della taglia alla entità del piatto che potremo vincere.

Questo metodo è sicuramente più agile da usare mentre si sta giocando, ma presenta dei punti deboli.

 

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Convertire le chips nel loro valore monetario

L’altro metodo consiste nel convertire le chips nel loro valore monetario per basare ogni decisione dei tornei KO sulla cosiddetta “dollaro EV”.

Impostando in questa maniera il calcolo del valore atteso, otterremo la nostra aspettativa di vincita in termini monetari.

Nel caso del torneo menzionato sopra, quindi, sappiamo che 5 mila chips equivalgono a 50$. Per calcolare il valore atteso con questo metodo, dunque, nella formula matematica bisogna riportare sia lo stack proprio che quello avversario al loro valore monetario e aggiungere all’importo del piatto quello della taglia che è in ballo.

Questo metodo probabilmente è più preciso del precedente, ma ha il notevole svantaggio di essere un po’ complesso da mettere in atto in game.

 

Quale metodo è preferibile usare

Come detto, convertire in chips il valore monetario della taglia è il metodo più semplice da usare mentre si sta giocando.

Estrapolare il valore monetario delle chips mentre si deve decidere se chiamare un all-in o meno, dall’altro lato, è una operazione non sempre così semplice in game. Ma sicuramente, secondo gli specialisti della disciplina, è il metodo più corretto da usare in fase di studio e analisi.

In generale, riferendoci ai normali tornei di poker, l’aspettativa di vincita in chips viene considerata nelle fasi iniziali e intermedie dei tornei, mentre l’aspettativa di vincita monetaria entra in ballo a ridosso del Tavolo Finale.

Negli ultimi tempi, per lo studio dei tornei KO, c’è anche la possibilità di avvalersi dell’ausilio di software specializzati nella formula con taglie.

 

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