Friday, Apr. 19, 2024

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il 25 Mar 2021

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La Continuation Bet in posizione come arma vincente, tra strategia e obiettivi

La Continuation Bet in posizione come arma vincente, tra strategia e obiettivi

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Continuantion Bet. Quante volte abbiamo sentito questa parola? Un’infinità. Spesso però o viene citata a caso, oppure la sua applicazione comporta degli errori che si ripercuotono anche sulla singola mano. Oggi cercheremo di capire come, quando, dove e perché la continuantion bet è applicata in maniera perfetta.

Partiamo da un aspetto cruciale: un fattore importante da considerare, quando devi decidere se fare o meno una continuation bet al flop, è la tua posizione al tavolo. Come spesso vi ricordiamo su queste pagine, la posizione nel gioco del poker è un aspetto troppo determinante, per passare in secondo piano.

Quindi anche nelle Continuation Bet la posizione ha la sua importanza. A seconda dal seat da dove andremo a puntare, cambieranno strategie e tattiche, con la nostra mano che a sua volta assumerà più o meno valore, rispetto alla posizione stessa.

Vediamo nello specifico.

La giusta Cbet

Mettiamo che hai rilanciato prima del flop dalla prima posizione dopo il big blind (under the gun), e il giocatore dal grande ha chiamato il tuo rilancio. Dovresti fare una continuation bet quasi sempre, anche se il flop non ti ha aiutato, perché il tuo rilancio preflop dalla peggiore posizione al tavolo fa capire che hai una mano davvero buona.

Allo stesso modo, il call del tuo avversario prima del flop non significa che lui abbia una mano forte, perché essendo di big blind aveva già le chips nel piatto. Se lui fa check al flop, dovresti fare una continuation bet il 90% delle volte, facendo a volte check quando hai mani come A-J o A-Q ed il flop contiene un asso.

Meglio il check della Cbet

Poniamo invece che tu abbia fatto un rilancio preflop dalla posizione dal bottone  ed il giocatore dal grande buio abbia chiamato. Hai sicuramente una posizione migliore rispetto al tuo avversario, ma lui probabilmente non crederà che tu abbia un punto forte, perché è facile che tu stia rubando i bui da quella posizione.

È possibile che lui faccia check-raise con niente in mano, nel qual caso ti conviene fare check, specialmente se hai una mano decente come coppia di 8 in mano con un flop come J-7-3, o A-K con un flop come Q-J-5. Nel secondo caso ti conviene fare check e pescare una carta gratis con A-K perché hai la possibilità che la tua mano migliori, ma anche se questo non dovesse succedere è probabile che A-K riesca a vincere allo showdown sul river.

Se decidi di fare una continuation bet e vieni chiamato, puoi star sicuro che il tuo avversario ha un punto migliore del tuo. Dovresti quindi vedere una carta gratis al turn, che ti darà un’altra possibilità di pescare uno dei tuoi outs al river.

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Mixare is the way

Visto che molti avversari penseranno che stai tentando di rubare i bui in una situazione simile, devi essere preparato ad andare all-in se sei short-stack e peschi qualcosa al flop. Ad esempio, se hai solo 20 big blind come stack e rilanci dal bottone con Q-10 suited, ed il flop è Q-J-5, devi essere pronto a mettere tutte le tue chip nel piatto.

In questo caso dovresti fare una continuation bet quasi sempre, ma occasionalmente potresti fare check per mascherare la forza del tuo punto. Se invece il tuo stack è di 30 big blind, nella stessa situazione dovresti fare check perché il tuo stack è un pò troppo grande per tentare un avversario che ha un jack a spingerti in all-in.

Se fai check, la maggior part delle carte che scenderanno al turn non saranno un pericolo per te. Solo un asso, un re o un jack potrebbero farti preoccupare. Avendo mascherato la forza del tuo punto, potrai fare una value bet al turn e al river.

La tua puntata al turn verrà chiamata da molte mani peggiori della tua, comprese molte coppie basse. Se il tuo avversario fa check al river, dovresti continuare a fare la value bet, ma se lui punta per primo dovresti solo chiamare. Se rilanci, verrai chimato solo da una mano migliore della tua.

Come cambia fuori posizione

Adesso immaginiamo la situazione opposta, quando sei fuori posizione. Rilanci da middle position e vieni chiamato dal giocatore dal bottone. Questa non è una bella situazione se fai una continuation bet, perché se il tuo avversario chiama dovrai parlare per primo al turn, e se fai check al turn lui sicuramente coglierà al volo la tua debolezza e punterà forte.

C’è però un modo per ottenere vantaggio da una simile situazione. Se hai un punto forte al flop, come coppia alta o più e fai una continuation bet che viene chiamata, ti trovi in una situazione favorevole per fare check al turn. In questo modo darai al tuo avversario l’impressione di voler rinunciare al piatto e spesso questo gli farà pensare di avere la mano migliore.

Se il flop è J-7-3 e tu hai Q-J e fai check al turn, il tuo avversario potrebbe cercare di mandarti all-in con una mano come coppia di 9, mentre se punti al turn lui probabilmente passerà quella mano.

Se vuoi avere successo nei tornei, devi sempre considerare la tua posizione al tavolo, quando devi decidere se fare o meno una continuation bet sul flop.

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