Bendinelli: Pro dell’Online o del Live?

Durante la pausa cena, il nuovo acquisto del Team Pokerclub Online Giuliano Bendinelli ci avvicina e iniziamo una breve chiaccherata.

Giuliano, non so da dove iniziare con i complimenti, se dal prestigioso risultato live di Montecarlo di due mesi fa o se dal nuovo contratto di Team Online Pro con Pokerclub.

Sono stati praticamente due eventi concomitanti: due belle soddisfazioni, niente da dire!

Dimmi un po’: ma tu nasci come giocatore online o live?

Assolutamente come giocatore online: da quando ho iniziato a giocare, prima mi sono cimentato nel cash game, ho scalato praticamente tutti i livelli, partendo dal NL 25 sono arrivato a battere con costanza l’ NL 400, “shottando” talvolta anche il NL 1000. Da relativamente poco, invece, ho completamente virato quasi esclusivamente sugli MTT!

Perchè questa scelta? Forse il cash sta diventando -eV?

No, no, il motivo è un altro ed è presto detto: amici comuni mi hanno detto che sarei potuto diventare un fortissimo torneista, ed è per merito loro se ora mi cimento quasi solo in questa direzione.

Ti sei avvalso di un coach?

No, più che di un vero coach mi sono fatto aiutare direttamente dagli amici che già giocavano unicamente i tornei. Se dovessi fare un nome, la persona che più è stata importante nella mia maturazione è stata Luigi “Trytoreadme” Torquato, vero top reg degli MTT del panorama pokeristico italiano.

Che programmi hai da qui in avanti?

Eh, ho in mente di spendere un bel po’ di soldini in tornei, anche fuori dal budget dello sponsor e quindi di tasca mia: farò tantissimi tornei in Italia e anche molti EPT in giro per l’Europa!

Nonostante la tua giovane età, in un certo senso sei già un pro dell’online “arrivato”: che consigli ti senti di dare a chi sta iniziando o a chi vorrebbe passare unicamente al gioco online?

Sicuramente mi sento di dire che non c’è da illudersi, non è una vita facile e non c’è da farsi ammaliare da possibili “guadagni facili”. Anche molti reg italiani, fortissimi, subiscono perdite devastanti non per giorni, non per mesi, ma per anni: mentalmente è molto complicato. Serve studio -tantissimo, incide almeno per il 70%- e una disciplina veramente d’acciaio. Si può arrivare, ma serve pazienza e, se possibile, un po’ di predisposizione matematica.