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il 9 Ott 2016

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WPT National Sanremo – Bogdan Doroftei sullo spot con Giordano: “Un tuffo che non esiste”

WPT National Sanremo – Bogdan Doroftei sullo spot con Giordano: “Un tuffo che non esiste”

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Quando due regular si ritrovano a battagliare in un tavolo di player “meno esperti”, la voglia di far la voce grossa è un istinto irrefrenabile. Difficile da spiegare. Ma avere il controllo del tavolo ha un valore atteso molto più alto di ogni un qualsiasi genere di pot giocato.

Lo spot andato in scena tra Bogdan Doroftei e Alessandro Giordano durante il sesto livello di giornata del day1B del WPT National Sanremo ne è una lapalissiana dimostrazione.

Siamo a T500 e Alessandro Giordano apre da Utg a 1.200, chiama mp, chiama Bogdan da hijack, 3-bet 3.200 del cutoff, 4-bet 9.000 Giordano, folda il primo flatter, back 5-bet a 18.000 per Doroftei, passa il tribetter, snap 6-bet shove di Giordano per 51.500 chips, call per Doroftei. Allo showdown Giordano mostra A4, Doroftei AK. Board: A9J 4 (!) 5

Dopo averlo fatto sbollire, abbiamo dunque interpellato Bogdan sullo spot in questione:

“Pur avendo circa 200bb, preflop decido di flattare perché cutoff e bottone avevano dimostrato di essere particolarmente allegri e lascio dunque loro l’opportunità di squeezare con mani peggiori. Cutoff, puntualmente opta per una tribet, una size tra l’altro debolissima, una delle chiavi di questa mano. Giordano, difatti, 4-betta piuttosto velocemente, facendo presumibilmente leva sulla sua posizione e, per l’appunto, sulla size di tribet ‘moscia’ di cutoff. Dopo il fold del primo flatter mi ritrovo in una situazione pressoché ideale: so che sto crashando molto spesso il range dei miei avversari. Per questo opto per una click 5-bet a 18.000, size ad hoc per far tuffare eventualmente Giordano.”

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Cutoff passa e Alessandro, puntualmente, 6-bet shova. Bogdan teme per un secondo al cooler imparabile, ma a questo punto non può assolutamente esimersi dal call:

“Non posso far altro che chiamare. E quando allo showdown ho visto il suo A4 sono impallidito. Non capisco ancora cosa sperasse di far foldare. Anche se avessi giocato così qualche pocket pair tra i 10 e le dame non sarei più potuto uscire dal colpo. Ha fatto tutto in maniera abbastanza instantanea, senza provare nemmeno a farsi un’idea sul mio range. La cosa strana è che non c’era tutta questa history tra noi. In una battaglia di livelli di pensiero, determinata da un particolare flow, sarebbe stato diverso. Invece eravamo al tavolo assieme da una mezz’oretta e non era ipotizzabile pensare ad un tuffo del genere, pur essendo esattamente ciò che cercavo. Non sono mai felice di giocare un pot da 200bb a metà day1, ma se parto al 70% non è poi così brutto. Dopo l’ininfluente asso al flop, il 4 al turn ha invertito gli equilibri del colpo, e il 5 al riverha regalato un pot da oltre 110.000 al mio avversario.”

La reazione di Bogdan è istintiva:

“Mi sono alzato, ho dato una manata alle chips e ho sbottato. Sono uscito 10 minuti dalla sala. Sigaretta e respiro profondo. Sapevo di avere ancora 90bb da giocare. Per questo non mi sono perso d’animo e sono riuscito a ritrovare la calma perduta. Dopo esser risalito in stack, ho avuto una nuova flessione e ora gioco per 30bb, che sono tutt’altro che pochi. Speriamo di farli valere, anche perché il peggio è passato e sono decisamente in credito con la sorte!”

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