Thursday, Apr. 25, 2024

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il 20 Dic 2022

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Poker Live: Enrico Camosci sfiora la picca nel 6 Max all’EPT Praga, Glaser in fuga nel WPT Championship

Poker Live: Enrico Camosci sfiora la picca nel 6 Max all’EPT Praga, Glaser in fuga nel WPT Championship

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Sfiorata la chiusura con il botto all’EPT Praga, per i nostri colori.

Enrico Camosci chiude al secondo posto nel €5.150 6-Max, dopo una battaglia senza esclusione di colpi. Si arrende in heads up a Maher Nouira e incassa 53.180 euro.

Il Poker Live ha riscritto una nuova grande pagina di storia, grazie al $10.400 WPT World Championship in corso al Wynn Casinò. A Las Vegas il main event mette in palio il più grande garantito di sempre, con 15 milioni di dollari: alla fine dei tre round di qualificazione e a fronte di 2.960 paganti, ecco che nel montepremi sono finiti 29.008.000 di dollari. Una cifra clamorosa.

Grandi numeri anche per i side events che non hanno deluso le attese. Tutto questo mentre l’evento principale attende il tavolo finale a sei giocatori, con alcuni players italiani che hanno piantato la bandierina a premio.

Vediamo nel dettaglio, questa sorta di recap.

Camosci ad un passo dalla picca

Poteva essere la ciliegina sulla torta per gli azzurri. All’EPT Praga l’ultimo giorno di tornei ha visto Enrico Camosci inseguire a lungo la picca nel €5.150 6-Max, con il bolognese mattatore assoluto. Alla fine dei giochi è runner up per 53.180 bigliettoni, mentre la copertina è tutta per Maher Nouira campione per 80 mila euro.

In 51 hanno deciso di giocarsi le ultime chance nella capitale ceca, con un prize pool netto di 247.350 euro, con sette posizioni “In the Money“. 12.990 euro destinati al settimo e 80.380€ riservati come prima moneta. Un field di tutto rispetto, basti pensare che sul gradino più basso del podio ci sale Sam Greenwood.

Il fortissimo player canadese porta a casa 35.870 euro, con Enrico Camosci che prova ad avere la meglio in heads up sul rivale. Il tunisino però si dimostra un osso duro e chiude i giochi con la picca in mano.

Il payout

1  Maher Nouira Tunisia €80.380
2  Enrico Camosci Malta €53.180
3 Samuel Greenwood Canada €35.870
4 Tauan De Oliveira Naves Brazil €27.210
5  Toni Jeremias Kaukua Finland €21.020
6  Gary Joseph Thompson Ireland €16.700
7  Motoyoshi Okamura Japan €12.990

Tutti i numeri del WPT

La stagione numero venti del World Poker Tour non poteva che chiudersi così. Il $10.400 WPT World Championship ha mescolato le carte in gioco nel vero senso della parola. A Sin City il più alto prize pool garantito di sempre per un evento di poker live è stato quasi raddoppiato. E stiamo parlando di cifre pesanti come macigni.

15 milioni di bigliettoni sul piatto come biglietto da visita. Buyin di 10.400 dollari e dunque un costo di iscrizione non proprio popolare. Ben 2.960 coloro che hanno accettato la sfida nel corso dei tre day 1 e il bottino complessivo recita 29.008.000$. Una cifra mostruosa e che non si vede tutti i giorni nel poker.

Tale somma è stata spartita in 370 posizioni, con il cash minimo di 17.400$ e la prima moneta da 4.136.000 dollari. Non solo, ma raggiungere uno dei sei seat del tavolo finale garantisce un premio milionario: almeno 1.001.000$. Il day 1A ha ottenuto l’adesione di 615 players, con il day 1B che sale a 1.052, mentre il day 1C completa il quadro con 1.293 paganti. In 540 sono tornati al day 2.

Il nuovo format, di quella che un tempo era chiamata la finalissima del WPT, ha fatto centro e c’è da credere che nel tempo questo torneo diventi un must nel panorama del poker live. Come vedremo più avanti, anche i side events hanno fatto registrare tavoli pieni. Un bel segnale in quello che è considerato il boom 2.0 del gioco dal vivo.

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Azzurri e Negreanu

Il $10.400 WPT World Championship è stato scelto anche da alcuni giocatori italiani che hanno preferito disertare la tappa dell’EPT Praga e per alcuni di essi è arrivata la ricompensa in denaro nel main event. Lontani dalle posizioni che contano, ma a dimostrazione che i nostri players possono competere.

Il primo italiano a mollare la presa è stato Andrea Buonocore che saluta la compagnia al 309° posto per 18.450$. Poco dopo è la volta di Luigi Shehadeh che incassa 20.700 dollari per la 202° piazza.

Ci aggrappiamo a Fausto Tantillo e Davide Suriano: il player palermitano esce di scena come 86° classificato, quando con K-K sbatte sugli assi di Jean-Claude Moussa in un monster pot da 10 milioni.  Si consola con 41.250 dollari. Il pugliese invece si accomoda alle casse con K-J vs A-Q di Thomas Gabriel e per il giocatore di Andria ci sono 61.350 bigliettoni per la sua 62° posizione.

Che dire poi di Daniel Negreanu. Assoluto protagonista del torneo, Kid Poker cade non lontano dal tavolo finale, vittima di un set over set che entra di diritto nella storia di questo main event.

Il tavolo finale

Nella nottata italiana si giocherà l’atto conclusivo del $10.400 WPT World Championship, con sei giocatori in lizza per il titolo di campione. Davanti a tutti comanda lo scatenato Benny Glaser che fugge con 133.600.000 chips, ovvero 83 big blinds alla ripresa delle ostilità. Solo Eliot Hudon sembra reggere il passo con 80 milioni.

Dietro c’è il vuoto assoluto, considerando che il terzo in fiches è Adam Adler con 27.2 milioni, inseguito da Frank Funaro a quota 21.8 milioni. Infine, completano il lotto dei finalisti Jean-Claude Moussa che riparte da 19 milioni e Colton Blomberg ultimo con 14 milioni che proverà la grande rimonta.

Il count ufficiale

  1. Benny Glaser 133,600,000
  2. Eliot Hudon 80,800,000
  3. Adam Adler 27,200,000
  4. Frank Funaro 21,100,000
  5. Jean-Claude Moussa 19,000,000
  6. Colton Blomberg 14,000,000

I Big shippano i side events

Grande affluenza nei tantissimi side event che hanno fatto corollario al $10.400 WPT World Championship. Fra questi spiccano i successi di David Peters e Dylan Linde.

Peters conquista la vittoria nel $5.200 WPT PKO, l’evento con le taglie che ha visto la partecipazione complessiva di 181 giocatori, per un montepremi di 532.140$ da suddividere tra prize pool classico e i soldi destinati ai Bounty. In 20 hanno raggiunto la zona “In the Money“, con un cash minimo di 7.391 dollari e la prima moneta da 147.916$.

David ha battuto nel duello finale Farid Jattin che si consola con 88 mila dollari, mentre al tavolo finale si è visto anche Ryan Riess. Il campione del Mondo 2013 ha concluso la sua galoppata al quinto posto e incassa 28 mila bigliettoni.

Nelle stesse ore Dylan Linde ha fatto suo il $10.500 High Roller. In 144 si sono lanciati nella mischia, per oltre 1.4 milioni di montepremi e la zona ricompense è stata delimitata a 15 posizioni. Dal cash minimo di 26.467 dollari, fino a raggiungere la prima moneta da 434.304 bigliettoni destinati al campione.

Linde non ha fatto sconti nella discesa al titolo e si è assicurato il successo, dopo aver battuto in heads up Cherish Andrews, a cui vanno 259 mila dollari. Da segnalare l’undicesimo posto del solito Justin Bonomo.

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