WSOP 2010 – Main Event – Sconfitta amara per Tommaso Briotti

Quando il poker diventa una professione, le bad beats sono all’ordine del giorno, ma per quanto ogni vincente sia consapevole di dovere le proprie vincite a certe giocate, le stesse giocate resteranno inaccettabili quando il prezzo da pagare sarà un torneo importante.
Tommaso Briotti conclude così il Main Event delle World Series Of Poker 2010, con una bad beat, una di quelle giocate che nove volte su dieci gli permettono di andare avanti.Questo torneo non è stata una di quelle volte.
Tom esce dal torneo portandosi un set d’assi sulla spalla, abbattuto da un progetto improbabile chiuso dall’avversario.
“Bui 250-500 ante 50. Mio stack 27000, oppo 35000.

Avevo cominciato con 20.000 il Day2 e avevo già pushato due volte al river in overbet 2x pot una volta e l’altra one pot size. Il mio avversario limpa spesso da early e chiamava any raise se raisato. In precedenza aveva anche limp/3bettato con KK e l’avevo visto limpare con 55 e giocare in check-call , check-check, donkbet il river con set. Il mio standard invece era openraisare o 3bettare e puntare la maggiorparte delle volte tutte le street. Venendo alla mano io spillo AA da bottone. Omino limpa da MP1, passano tutti fino a me che rilancio di 1700; i bui escono dal piatto e lui, ovviamente, chiama. Pot 5.000. Flop A47 lui check io 2.500 lui call. Pot 10.000. Turn 8 lui check io 5.000 lui call. Pot 20.000. River T lui check io all-in per i restanti 18.000 e lui mi chiama girando 56.”

I tris sembrano una maledizione per il GD Team Pro: lo stesso Alex Longobardi vede il suo essere schiacciato da un colore runner runner di un player che aveva chiamato la sua 4bet con T8.

Gianvito Rubino, Las Vegas