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il 8 Gen 2014

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Il poker online trova un alleato contro Sheldon Adelson: George Soros compra WSOP.com

Il poker online trova un alleato contro Sheldon Adelson: George Soros compra WSOP.com

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Vi abbiamo già parlato più volte della crociata iniziata da Sheldon Adelson contro il poker online. Dietro un discorso moralista e pieno di finto buonismo si nascondono (male) motivi molto più prosaici: Adelson è il proprietario di parecchi casinò in tutto il mondo e il poker online, secondo lui, potrebbe eventualmente diventare un problema.

Ecco che pochi giorni fa è emerso a Wall Street quello che potrebbe essere chiamato un “anti Adelson”: George Soros, uno dei magnati più importanti della borsa statunitense ha deciso di schierarsi nella guerra di Adelson ma dalla parte dell’online, dando speranze e migliori prospettive al mercato del poker su internet.

George Soros, insieme ad alcuni soci, è entrato a far parte della Caesars Acquisition, proprietaria, fra altre cose, di WSOP.com, una delle poker room più in crescita negli Stati Uniti dopo il Black Friday. Questa mossa ha tante letture ma la prima è che Adelson non vincerà più a mani basse la sua offensiva contro il poker online: Soros è un avversario capace di lottare alla pari sul piano mediatico con il proprietario di Las Vegas Sands.

D’altronde, se un imprenditore della grandezza di Soros ha deciso di investire nel poker online ciò vuol dire che il margine di guadagno c’è e che si tratta di un settore lontano dal collasso. Ci vorrà sicuramente del tempo negli Stati Uniti per tornare a delle cifre simili previe al Black Friday ma è evidente che Soros crede nella ripresa.

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Se vi state chiedendo chi è questo Soros che “dal nulla” ha deciso di opporsi ad Adelson, vi diremo che non è semplice farne un ritratto veloce: parliamo di un ottantatreenne che è in affari da veramente tanti anni. Quello che è importante sapere di lui è che si tratta di un imprenditore che si è caratterizzato per aver combattuto sempre in maniera attiva a favore del liberalismo: è noto per esempio il suo appoggio al movimento Solidarność di Lech Walesa contro il comunismo sovietico nel già lontano 1980.

Più recentemente Soros è stato il primo dei 95 firmatari di una lettera pubblicata a ottobre del 2011 sul Financial Times in cui si chiedeva ai dirigenti dei paesi della zona euro di uscire dalla crisi non attraverso il rigore tedesco ma tramite una legislazione più europea e misure di più ampio spettro. Quella lettera fu firmata anche, per esempio, da Emma Bonino, Massimo D’Alema o Emma Marcegaglia, ai tempi presidente di Confindustria.

Negli ultimi tempi Soros è diventato anche uno dei principali sostenitori del partito democratico statunitense e il suo appoggio a Barack Obama è tutt’altro che velato. E’ anche qui che troviamo il conflitto con Adelson, apertamente repubblicano. Due modi di capire il poker online e due modi di investire molto diversi. Chi avrà avuto la meglio alla fine del 2014? Sarà sicuramente una lunga lotta piena di scontri.

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