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Strategia

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il 10 Set 2015

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L’importanza dei tell per Davidi Kitai: “Fondamentali per crearsi edge sui giocatori matematici”

L’importanza dei tell per Davidi Kitai: “Fondamentali per crearsi edge sui giocatori matematici”

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Davidi Kitai, il belga con oltre sei milioni di dollari di vincite live, è considerato uno dei top player mondiali anche grazie ad alcuni incredibili hero call che sono un po’ diventati il suo marchio di fabbrica (non ha caso è al primo posto della nostra top 5).

Proprio come accaduto nel discusso spot di Charlie Carrel al recente EPT, il segreto di Kitai sta anche in una attenta lettura dell’avversario, della sua mano, del suo range, ma anche e soprattutto dei suoi tell.

I tell fisici o verbali sono una delle più grandi differenze tra il poker online e live, ed è proprio in questi che sta il vantaggio che un player meno skillato ma più abituato al gioco dal vivo può avere su un grinder tutto matematica e click.

Ma come si controllano i propri segnali fisici e si sfruttano quelli degli altri? In una intervista a pokernews.com Davidi regala qualche consiglio spiegando come e perché ha iniziato a concentrarsi sui tell:

Il primo passo secondo me è analizzare i propri tell, da lì puoi cominciare a vedere quelli avversari… E’ così che io ho scoperto il primo tell quando ho cominciato a giocare. Ci sono molti giovani giocatori che sanno tutto di calcoli, odds e parte matematica del gioco, quindi bisogna provare ad ottenere edge su altri fattori… Penso che la si possa raggiungere attraverso l’aspetto psicologico, inclusi ovviamente i tell”

Anche uno come Kitai non è nato con l’analisi e il controllo dei tell nel sangue, infatti il suo racconto prosegue parlando dei primi errori poi corretti, e di quale sia il tell più comune e utile da osservare:

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Le prime cose di cui mi sono accorto sono stati molti piccoli dettagli, non un grande errore… Ad esempio all’inizio checkavo troppo spesso quando non avevo nulla in mano, senza controllo. Riguardo ai tell non so con esattezza cosa sbagliavo, ma so per certo che agli inizi ne avevo un sacco. Ai principianti consiglio di guardare la maniera in cui puntano, ed osservare come lo fanno i loro avversari. Spesso un certo modo di mettere le chips nel piatto rappresenta una certa mano… Consiglio di allenarsi a puntare sempre nella stessa maniera, magari facendo pratica davanti allo specchio [ride]

Parlando dell’online, Kitai spiega che il “timing tell” ha assolutamente la sua importanza, ma non vale nulla se non c’è un po’ di history sull’avversario:

Se il tuo avversario tanka ogni mano ovviamente non si possono prendere grandi informazioni al riguardo, ma se gioca sempre veloce e ad un certo punto comincia a far passare il tempo, si può tranquillamente pensare che lui stia affrontando una decisione difficile e comportarsi di conseguenza

 

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