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il 16 Giu 2016

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Shaun Deeb analizza una mano giocata al Poker Night In America contro Jack Schanbacher: “La chiave è la guerra di level!”

Shaun Deeb analizza una mano giocata al Poker Night In America contro Jack Schanbacher: “La chiave è la guerra di level!”

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Poker Night In America: un tavolo Cash Game televisivo che a quei livelli e con quei personaggi è sempre sinonimo di qualità. 

Al tavolo accedono infatti i migliori giocatori in circolazione, e spesso seguire lo show in televisione è un ottimo freecoaching per chiunque.

Ma sapete cosa c’è di meglio? Quando due dei partecipanti analizzano una mano interessante giocata al tavolo.

Per il blog di Alec Torelli, Shaun Deeb parla di una mano vinta (con un po’ di fortuna che non fa mai male) contro Jack Schanbacher, aspirante Player Of The Year nel 2008 e vincitore di un milione e mezzo di dollari in carriera.

Blinds $25/$50, UTG e UTG+1 fanno straddle alzando la posta per entrare a quota $200, Schanbacher da BTN rilancia a $600 con Q9 e Deeb da SB re-raisa a $2.100 ricevendo il call di Jack.

“Di solito 7-8o è fuori dal mio 3-betting range OOP contro uno che reputo un ottimo giocatore… Però parlando aveva detto che voleva ‘beccarmi’ con 7-8o e casualmente era proprio la mia mano! Allora ho deciso di rilanciare per farlo foldare e mostrargli le carte dicendo: ‘Ehi guarda, ho proprio la mano che volevi!’ Comunque io e lui ci rispettiamo molto come giocatori, e per questo ci siamo trovati raramente in qualche 3-bettato o 4-bettato… la mia credibilità può solo guadagnare da questo, ma bisogna pensare anche che c’erano molti giocatori scarsi alla mia sinistra contro i quali avrei potuto limitarmi al call con mani di un certo valore come A-Js, mentre lui essendo in posizione su di me può allargare un bel po’ il suo range di call. Insomma una situazione molto interessante.”

Flop 592, Deeb punta $2.000 e Jack chiama.

“Uno dei flop migliori per me, perché lui spesso non lo centra con il suo range, ad esempio con le broadway che giocano così, mentre qualche mia mano hitta perfettamente. Ora, lui probabilmente non avrà mai 5 o 2, ma floaterà sicuramente con tutte le mani di valore, sapendo che se punto su quel board dove lui ha un range molto più debole del mio spesso lo sto facendo in bluff. Scelgo una size piccola per lasciarmi lo spazio di chiamare un suo eventuale raise, ma lui sceglie semplicemente di fare call.”

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Turn T, bet $4.500 di Shaun e ancora call di Schambacher

“Altra ottima carta per me, che aumenta i miei out e non apre progetti di colore. Non penso che lui possa floatare e chiamare anche al turn con K-Q o Q-9, inoltre i suoi 9 ora perdono valore visto che nel mio range ci sono J-Ts o Q-J. Per lui qua è molto difficile continuare la mano. Non essendoci progetti di colore o cose che possano spaventarmi eccessivamente, e visto che ho un ottimo range in questo spot, decido di usare ancora una size piccola che lo convinca a chiamare… funziona.” 

River 6, bet all in di Deeb ($30.400 effettivi) e tank-fold di Jack.

“Qui scatta la vera guerra di leveling: potrei scegliere ogni size, ma voglio che finisca in all in. Nel mio range ci sono anche molti A-J, A-Q, K-high che lui potrebbe bluffcatchare spesso se puntassi tipo 7.000, quindi la scelta si divide in check e push. Se checkassi credo che lui andrebbe in check-back con tutte le sue coppie su questo river, avrei fatto check più volentieri su un J al river per esempio, dove la sua coppia di 9 perderebbe valore e potrebbe indurlo a trasformarla in bluff. Questo è uno spot dove credo che chiami con tutte le mani che lo farebbero puntare al river dopo un mio check, quindi non credo che abbia senso checkare. Dopo il mio push penso che lui chiamerà con i suoi bluff-catcher, set e 9-T… Credo di aver pensato bene perché con il suo Q-9 ci ha pensato a lungo, mi ha guardato da testa a piedi quindi penso che avrebbe voluto chiamare… peccato che alla fine abbia foldato!” 

Voto 10 per questa mano da Alec Torelli, che approva totalmente il TP di Deeb, e si complimenta con Schanbacher per averla giocata praticamente perfetta: ha chiamato quando era davanti e foldato quando era dietro, come se avesse una specie di sesto senso.

Voi invece cosa ne pensate? Che voto date alla mano? Ditecelo su Facebook!

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