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il 5 Nov 2018

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Negreanu è un rilevatore umano di bugie? Sì, ma non funziona con le donne

Negreanu è un rilevatore umano di bugie? Sì, ma non funziona con le donne

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Negli ultimi anni si è parlato sempre meno, a quanto pare, dei famigerati tell fisici nel poker live. Lo studio del gioco nell’era di internet si concentra soprattutto su aspetti tecnici e numerici, tralasciando spesso i discorsi sul linguaggio del corpo e sulle informazioni aggiuntive che si possono ottenere ai tavoli dal vivo.

Giustamente, direte voi. Ci pensa però uno della vecchia scuola come Daniel Negreanu a riportare alla luce certe questioni con una seria di simpatici video griffati PokerStars.

In questo brevi filmati Negreanu interroga i suoi colleghi e pone ogni volta tre domande. Gli intervistati devono rispondere sinceramente solo a due domande e mentire in un caso. Negreanu alla fine è chiamato a scoprire in quale delle tre risposte c’è stato uno spudorato tentativo di bluff

Secondo voi come se la sarà cavata Kid Poker? Beh, vi possiamo dire che finora è riuscito nel suo intento due volte su quattro. È riuscito a smascherare i suoi colleghi uomini, mentre ha avuto più difficoltà con le donne.

Per esempio ad Andre Akkari ha chiesto: “Chi volevi diventare da piccolo?“. Akkari ha risposto: “Mio padre giocava a basket e io sognavo di diventare un professionista della NBA“. Sgamato. Troppo facile forse con un brasiliano?

 

 

Un bluff simile l’ha tentato Jeff Gross dicendo: “Il mio eroe da piccolo era Michael Jordan“. Anche in questo caso Negreanu sapeva di una passione dell’intervistato per il calcio e non si è fatto fregare.

 

 

Le cose sono andate peggio con le donne, come dicevamo. Fatima Moreira de Melo ha raccontato di una sua imbarazzante abitudine (vera) e Negreanu non le ha creduto. Si è bevuto invece la storia del magazine Prive che avrebbe svelato un presunto tradimento di Fatima.

 

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Maria Konnikova è riuscita meglio di tutti a ingannare Negreanu. Gli ha detto di essere una fan di Adam Sandler. Falso! Daniel ha invece dubitato di un’altra storia: Maria ha raccontato che da piccola non voleva mai fare la lezione di ginnastica e preferiva sedersi in un angolo a leggere un libro.

 

 

Ok, in questi video di poker si è parlato poco. Cerchiamo di rimediare allora con degli utili consigli di Darren Stenton, un esperto che ha lavorato anche per la polizia svelando le bugie dei criminali in prigione. Stenton individua sette cose da analizzare per capire se una persona sta mentendo. Le sue dritte sono mutuabili anche nel poker, se ci pensate bene…

 

1 – Il contatto visivo. Nelle normali conversazioni la gente mantiene il contatto visivo per tre o cinque secondi. Quando qualcuno mente, lo mantiene invece più a lungo.

2 – Nervosismo. Il naso di molte persone diventa pallido o rosso quando dicono le bugie. Si chiama Pinocchio effect. Le persone tendono anche a strofinarsi la nuca.

3 – Tosse. Quando qualcuno inizia a tossire dal nulla, in una conversazione filata liscia fin lì, è un sintomo di bugia.

4 – Cambio della voce. Il tono della nostra voce si alza quando mentiamo. Al tavolo da poker in teoria non serve parlare per forza, ma un po’ di trash talking serve appunto per avere queste preziose info aggiuntive.

5 – Gesti di insicurezza. Leccarsi le labbra, per esempio, è un gesto che può indicare una bugia.

6 – Cambiamenti nel movimento del corpo o nella postura. Se qualcuno si muove molto e poi all’improvviso si stoppa, qualcosa non va. Al tavolo da poker può succedere che un tipo scherzoso e sorridente diventi serio in una precisa mano, per esempio.

7 – Balbettio e pause. Se qualcuno esita, usa uno strano linguaggio o balbetta più del normale, forse sta mentendo.

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