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il 19 Giu 2019

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Il racconto di Marco Bognanni: Tutto bellissimo. La mano finale? Avevo edge, potevo giocarla diversamente…

Il racconto di Marco Bognanni: Tutto bellissimo. La mano finale? Avevo edge, potevo giocarla diversamente…

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Il poker è una corsa a ostacoli.

Un qualcosa di molto simile alla “Spartan Racea cui ha preso parte Sofia Lovgren il mese scorso: migliaia di partecipanti, decine di situazioni in cui bisogna trovare il coraggio per piazzare l’affondo evitando caterve di imprevisti, altre in cui è meglio dosare le energie (o lo stack) in vista dello sprint finale. E un solo vincitore.

Si dice che del secondo non si ricordi mai nessuno, ma noi difficilmente riusciremo a dimenticare la splendida cavalcata di Marco Bognanni al WSOP DeepStack da 800$. Erano anni che un italiano non arrivava così vicino al traguardo in un evento da migliaia di iscritti e il dolce ricordo del trionfo di Rocco Palumbo in quell’ormai lontano 2012 accompagnava le nostre fantasie su un nuovo possibile exploit azzurro alle WSOP.

Sognare non è proibito

Quando all’heads-up, dopo circa una ventina di mani, “Magic Box” sembrava avere quel qualcosa in più per completare la rimonta sull’avversario ci abbiamo creduto tutti. Per davvero. Poi lo showdown decisivo con Marco che 4-bet shova con 3-3 e Mitchell che si trova con la miglior mano del gioco a fare la chiamata più facile della storia.

Hoooold, hooold!” grida lo statunitense che nel mentre si avvicina al rail per ricevere il calore dei suoi amici assiepati a ridosso della recinzione. Purtroppo per noi la mano tiene e Marco deve accontentarsi del secondo posto, ma nonostante la delusione per il cooler finale le sue parole sono davvero fantastiche.

Da vero sportivo infatti, Magic Box la prende con filosofia e riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno:

E’ stato tutto così bello…Il Day3 bellissimo, ma anche gli altri giorni: quando ti va così un torneo significa che ti son capitate tante cose belle e soprattutto te ne son capitate poche di brutte, perché alla fine le cose belle capitano un po’ sempre.

Puoi fare dei tris, puoi fare dei flush, gli incroci, i timing, le situazioni…L’aver quella lettura in più proprio in virtù del fatto che le cose ti stanno andando bene e in qualche situazione ti puoi sbilanciare dato che non hai più 20 bui ma ne hai 50, ne hai 100…E quando fai le letture giuste vieni premiato. Son tutte cose molto positive!”

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Marco Bognanni

L’intoppo al Day2 e la risalita

Ho avuto solo un down, al Day2, quando eravamo rimasti in 100 e ho perso un brutto colpo da meglio. A parte questo episodio da quando eravamo a T400 sono sempre salito ed è andato tutto per il meglio. Ieri poi sono riuscito a chiudere con 25 bui e oggi bellissimo lo stesso: ho fatto subito fuori uno che aveva 10 bui e da 30 sono andato a 40 invece che scendere a 20.

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Poi una bella value bet, un hero-call, un’altra mano in cui son riuscito a non farmi hero-callare. Tante belle cose, non so come spiegarle in così poche parole ma potrete tranquillamente capirmi visto che molti di voi bazzicano in questo mondo da tempo.

La delusione e i complimenti di Robert Mitchell

Ora è evidente, sono tanto deluso perché in effetti quella mano probabilmente non l’avrei dovuta giocare così. Per quanto 3-3 possa aver valore io l’ho giocata in quel modo per il flow, ma per l’edge che a parer mio potevo avere sul mio avversario sarebbe stato più conveniente giocarla diversamente.

Addirittura lui mi è venuto a dire: ‘Ma non lo fai il Main Event? Caspita fallo, sei troppo più forte!’ L’ho ringraziato sinceramente, ma intanto il braccialetto l’ha vinto lui…

 

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Robert Mitchell

La sfida con Axel Hallay

Ricordo un altro momento in cui ho perso terreno […] – in fase 3-left dopo aver preso il largo sugli avversari al termine di una battaglia serrata contro il francese Alex Hallay ndr. – Quel francese lì, che non era scarso ma non era nemmeno un campione, si vedeva che non aveva mai vinto niente ed era troppo teso in tutte le situazioni limite. A un certo punto l’ho visto visibilmente in confusione, poi per sua fortuna ha vinto 3 showdown su 3 ed è tornato in vita coolerandomi due volte di fila. Inutile avere rimpianti, è andata così. Sono comunque felicissimo e lo sarò ancor di più quando realizzerò il tutto a mente fredda!”

 

Photo Credits: Pokernews

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