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il 8 Mag 2013

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Alla scoperta dei top player .it: Luca ‘steva10’ Stevanato

Alla scoperta dei top player .it: Luca ‘steva10’ Stevanato

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Dopo Christian ‘ninetto1989’ Nuvola, scopriamo i segreti di un altro top regular di tornei multitavolo: Luca ‘Steva10’ Stevanato, classe ’88 residente a Massanzago in provincia di Padova, secondo nella Tournament Leaderboard 2012 di Pokerstars.

 

IPC: Ciao Steva. Raccontaci come hai iniziato a giocare e quando hai fatto il ‘grande salto’.

LS: Ho iniziato a giocare a texas hold’em circa un anno e mezzo fa con partite for fun tra amici e nei circoli della mia zona. A dicembre 2011 ho caricato 200 euro su Pokerstars ed è iniziata la mia avventura con gli mtt online. Lavoravo come impiegato in una ditta che produce alimentari, dunque non potevo giocare più di un paio di pomeriggi a settimana. Mai rispettate le regole del bankroll: aprivo tutti i tornei che partivano fino a 30 euro di buy-in, compresi i satelliti. Se ne vincevo qualcuno provavo lo shot. A febbraio 2012 è arrivato il colpaccio con un terzo posto al Sunday Special che mi ha fatto incassare 20 mila euro. Da lì le cose hanno iniziato a prendere un’altra piega.

IPC: Intendi che hai iniziato a giocare in bankroll?

LS: Non proprio. Ho cashouttato metà della vincita e ho tenuto gli altri diecimila euro nel conto gioco. Però ho iniziato ad aprire i tavoli fino a 50 euro. Quando ho visto che il livello era battibile ho iniziato ad aprire anche i tavoli da 100 euro. Le cose sono andate molto bene, sicuramente la run ha avuto i suoi meriti visto che per un periodo vincevo un paio di tornei al giorno. Così a maggio 2012 ho deciso di lasciare il lavoro per dedicarmi completamente al gioco.

IPC: Hai avuto un coach che ti ha aiutato a muovere i primi passi nel mondo dei tornei multitavolo?

LS: No, ho fatto tutto da solo. Quando ho conosciuto altri regular ho iniziato a confrontarmi con loro sugli spot dubbi via Skype e la cosa mi è stata di grande aiuto, ma non ho mai avuto un coach. Come ti ho detto le cose sono andate molto bene da subito, per questo ho iniziato piuttosto tardi anche a fare review, verso dicembre 2012.

IPC: Facendo review hai trovato qualche leak?

LS: (sorride) Ovviamente sì. In questo gioco la perfezione non esiste, c’è sempre da migliorare. Penso che le mie lacune più evidenti stiano nelle dinamiche reg vs. reg, in alcuni spot mi ‘face-uppo’ ancora troppo (vuol dire far capire all’avversario il proprio punto, ndr).

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IPC: Quanto multitabli? Come è settato il tuo HUD?

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LS: Considera che fino a poco tempo fa monoroommavo Pokerstars, aprendo tutto quello che partiva arrivavo fino a un massimo di 20 tavoli. Ultimamente ho aggiunto altre room e ho tolto i buy-in più bassi per giocare focused. Il mio HUD non è settato perchè non lo uso! Penso che in mtt non sia così fondamentale.

IPC: Senza le statistiche degli avversari su quali basi prendi le tue decisioni?

LS: Contro i reg studio come si comportano nelle diverse fasi del torneo e mi aggiusto in base all’history. Contro i giocatori occasionali mi mantengo sulle giocate standard senza overthinkare troppo. E’ un modo di giocare radicalmente diverso: per esempio, contro random non valuebetto mai shovando river, come invece faccio molto spesso contro reg.

IPC: In questo 2013 ti abbiamo visto per la prima volta a tornei live: intensificherai queste partecipazioni?

LS: La mia prima uscita è stata a gennaio per l’Italian Poker Tour dove ho fatto final table a un side event. Mi farebbe piacere vincere qualcosa live, l’intenzione è partecipare ai più importanti circuiti nazionali. A giugno sarò a Las Vegas, dove però penso di giocare solamente gli eventi Wsop dal buy-in più basso.

IPC: Quest’anno proverai a scalzare il tuo amico ‘Ninetto’ dalla testa della TLB, visto che in palio c’è la sponsorizzazione con Pokerstars?

LS: Deciderò ad agosto, a seconda di come sarò messo. Quest’anno non ho giocato tanto su Pokerstars, al momento sono nelle prime venti posizioni. Se dovessi cercare la scalata toglierò tornei dalle altre room per iniziare a far partire tutto su Stars, come feci l’anno scorso.

IPC: Finora abbiamo parlato solo di tornei: per quanto riguarda il cash game, invece, come ti poni?

LS: Ho giocato solamente qualche mano live. Sto pensando di migliorarmi nella specialità ma credo di avere bisogno di un coach perchè al momento quando mi siedo a un tavolo cash mi sento veramente fuori luogo.

IPC: Per concludere, che consigli ti sentiresti di dare a un giovane grinder che vuole provare a ripercorrere i tuoi passi?

LS: Di giocare il più possibile per acquisire esperienza, e di riguardare sempre i propri errori cercando di non commetterli più. Inoltre a mio avviso serve tanta umiltà, sia nell’applicazione al gioco sia nei confronti degli avversari.

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