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il 19 Feb 2015

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Giovanni Rizzo annuncia grandi novità: “Primo torneo H.O.R.S.E. in Italia, field di qualità”

Giovanni Rizzo annuncia grandi novità: “Primo torneo H.O.R.S.E. in Italia, field di qualità”

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La notizia è arrivata sul profilo ufficiale di Facebook di Giovanni Rizzo.

Il giocatore emiliano, divenuto testimonial di Tilt Events al fianco della bella Kara Scott, ha annunciato l’organizzazione del primo torneo Mixed Game in Italia, da quattro anni a questa parte.

Rizzo ha fatto capire di essere particolarmente eccitato dall’idea di riportare le varianti del poker nel nostro paese, vista la sua natura da giocatore di Mixed Game.

Il giocatore di Parma ci ha spiegato di aver colto l’occasione al volo:

Ricordo che il mio primo torneo in un casinò italiano fu proprio un HORSE da 330€ in cui arrivai secondo alle spalle del mio amico Riccardo Lacchinelli. Ecco quindi che alla notizia della mia entrata in Tilt Events in tantissimi mi hanno chiesto se finalmente ci sarebbe stato spazio per le varianti in Italia. Un mercato, per quanto di nicchia, a mio avviso c’è. Ho quindi proposta l’idea al patron Pierpaolo Ruscalla che l’ha accolto con entusiasmo. Sarà una sorta di “chiamata alle armi” più unica che rara per i variantisti italiani: era dal 2009 che non si giocava un evento live mixed in Italia!“.

Un’occasione d’oro per sponsorizzare le varianti in Italia, anche se Rizzo ammette di non prevedere un boom di iscritti per la prima edizione:

Una ventina di players sarebbe già una buona base. Direi che l’importante è creare interesse e fare un buon coverage, il resto verrà da se col tempo. Certo già un discreto numero di big del poker nostrano hanno risposto presente, quindi il field per quanto ristretto presenterà nomi di primissimo piano“.

Non ci sono in programma altri eventi del genere da parte di Tilt Events, ma Giovanni ci fa sapere che c’è una grossa sorpresa in serbo per i giocatori:

Abbiamo creato un side event Player’s Choice che sarà un sorta di side event “fai da te”. A tutti i player del main event, che resterà il classico NL Holdem da 550€ nella ormai consolidatissima struttura Tilt Cup, verrà consegnata una scheda da compilare dove potranno indicare le caratteristiche del side event finale del festival in tutti i suoi aspetti. Dal numero di players al tavolo – full ring, 8 max o 6 max – alla disciplina – NL o PLO – alle peculiarità della struttura – big ante, win the button, knockout, normal, ante only“.

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E non è finita qui: “Per incentivare la cura messa in questa decisione – prosegue Rizzo tra tutti i players che hanno compilato questa scheda, sia nel day 1A che nel day1B verrà estratto un fortunato giocatore al quale verrà regalato il buy in per il player’s choice stesso. Uno dei tanti modi che utilizzeremo per creare un added value per i giocatori dei nostri festival. ‘From players for players’ non sarà solo uno slogan senza contenuto“.

Alla base del nuovo credo di Tilt Event c’è appunto la frase ‘from players for players‘, con l’ascolto diretto dei giocatori, il vero motore del poker, per far sì che il movimento possa crescere ulteriormente.

Credo che ascoltando in maniera diretta i giocatori – spiega Giovanni si possa intraprendere la strada giusta. Sia nella scelta della schedule per i nostri eventi che in generale nel modo in cui struttureremo l’esperienza Tilt Events. Oltre al fatto che for players significa anche che creeremo added value diretto per i nostri players sia nel main che nei vari side in svariati modi. Il progetto a più ampio respiro avrà bisogno di tempo per svilupparsi, ma noi non abbiamo alcuna fretta“.

Abbiamo chiesto a Giovanni se si è mai domandato i motivi per cui il No Limit Hold’em ha sfondato in Italia più delle altre varianti, e lui ci ha risposto così: “I motivi sono sostanzialmente due: in primis, la relativa semplicità delle basi richieste per imparare a giocare il NL Hold’em, che ne hanno favorito la rapida diffusione. In secondo luogo l’importanza della tv nel boom del poker come fenomeno mediatico ha fatto si che si prediligesse una disciplina no limit piuttosto che limit. Il pathos creato da un all in è difficilmente ricreabile in un torno di varianti“.

Tuttavia, per il futuro Giovanni Rizzo appare ottimista sull’apparizione sempre più frequente di altre varianti nel nostro Paese: “Una nicchia di appassionati esiste già. Si tratta di creare un “contenitore” per questo mercato, e. passo per passo, magari appassionare nuovi players, fermo restando che il No Limit Hold’Em è e resterà il fulcro dei nostri festival e del poker in generale. Direi che, posto che il PLO ha già una sua certa qual diffusione, l’Omaha hi/lo ha del potenziale secondo me“.

 

 

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