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il 16 Gen 2017

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“A truffarmi è stato un amico!” Andrea Crobu e i dettagli dello scam di cui ritiene esser stato vittima

“A truffarmi è stato un amico!” Andrea Crobu e i dettagli dello scam di cui ritiene esser stato vittima

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“Conosco questa persona da anni e spesso seguiva le mie sessioni con la condivisione su Skype e/o Teamviewer. Mi è capitato di avere dei sospetti, ma potevano essere solo degli alibi per giustificare le perdite e la run avversa.” 

In un lungo post su Facebook, corredato da foto e video, Andrea Crobu ha denunciato un enorme scam a suoi danni. A detta di “ANTIREGS87” si tratta addirittura della “più grande truffa mai compiuta nel poker online punto it”.

Ma procediamo con ordine. Durante diverse sessioni heads-up del 2016, Andrea si è ritrovato a giocare contro nickname sconosciuti, i quali, puntualmente, uscivano vincitori dalle sfide contro di lui.

Secondo il grinder sardo, intercettato questo pomeriggio per avere ulteriori dettagli sulla questione, ci sarebbero una serie di indizi che lasciano pensare che quelle siano state partite tutt’altro che regolari

“Ho iniziato ad avere sospetti a fine estate – rivela Andrea. Perdevo regolarmente contro persone, o meglio, account che non avevo mai visto. La cosa più scioccante è che perdevo soprattutto ‘di rossa’, in non-showdown. E’ impossibile che esista un player contro cui non riesca mai a vincere in showdown. E sul punto it è quasi impossibile tenere un winrate così alto contro di me. Le pochissime volte in cui andavo ai resti pre ero sempre in flip, spitato da mani come K-Q o A-To quando io avevo puntalmente pocket pair. Non possono essere solo coincidenze. Avrò perso circa 20-25k in queste partite tra PokerStars e GD, ma devo ancora controllare le altre room e temo che il computo totale dei soldi persi sotto raggiro si attesti intorno ai 35.000€.”

Uno degli account sospetti, ultravincente contro "ANTIREGS87"

Uno degli account sospetti, ultravincente contro “ANTIREGS87”

Andrea prosegue nel suo racconto:

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“Facevamo sessioni condivise una o due volte al mese e puntualmente perdevo 4-5k. Ma è stato bravo, non dava nell’occhio: lui era in webcam con me e sicuramente aveva un complice accanto che mi stava giocando contro vedendomi le carte! Non è che lo facesse sempre. Dopo buone vincite magari non si presentava più per un paio di mesi, per poi riapparire all’improvviso con un nuovo account. Saranno state 15 sessioni in tutto l’anno, sempre con la stessa modalità: lui in webcam, io con lo schermo condiviso… Ci sta che nel poker perdi soldi, mi stavo quasi convincendo di essere io il problema, di non giocare più il vero A-game. Non potevo certo pensare a una cosa del genere. Mi alzavo la mattina e avevo paura di aprire le room perché capitavano davvero cose strane. O ero diventato troppo scarso io o eran diventati troppo forti gli altri e non me ne facevo una ragione. Ma la sensazione che qualcosa non andava stava prendendo sempre più carte. Diverse volte ho avuto come l’impressione stessero giocando vedendomi le carte.”

Dopo un controllo incrociato con un paio di fidati colleghi heads-up, i timori di Crobu si fanno sempre più concreti:

“Quando entri nel mondo del poker e conosci persone da 4-5 anni pensi che siano tutti amici fidati. Se fai una cosa del genere hai finito di vivere. E’ una sorta di suicidio organizzare una truffa del genere. Se tutto verrà confermato, non potrai più giocare online, non potrai più presentarti live, non potrai più fare di questo gioco un lavoro. E’ come se hai un ristorante e te lo bruci da solo. Per certi versi, dopo il fisiologico nervosismo, da un lato mi sento quasi più sereno, consapevole di aver perso una grande quantità di soldi non perché avessi dimenticato come si giocava, ma perché semplicemente perché i miei avversari sapevano le mie carte. Ora riparto più carico che mai!”

Andrea annuncia dunque che agirà per vie legali:

“Non vedo altro modo per fare giustizia. Con ogni probabilità contatterò Max Rosa per spiegarli la situazione e capire se ci sono chance per recuperare parte del maltolto. Ho tantissime prove a testimonianza di quel che sto dicendo. Spero che emerga la verità su questi nick, su questi soldi persi in modi troppo strano. La speranza, in fondo al mio cuore, è che io mi stia ancora sbagliando e possa magari chiedere scusa alla persona che sto accusando, ma al 99%, in questo momento, non posso non pensare sia lui.”

 

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