WSOP 2010: Minieri, Limogi e Alioto a soldi nel Mixed

LAS VEGAS – Dario Alioto finalmente rompe il ghiaccio in queste Wsop 2010 e va a soldi per la prima volta dopo 18 flop consecutivi. Michele Limongi si conferma una sicurezza azzurra nei tornei mixed. Dario Minieri, last but not least, compie una serie di miracoli e da 1.700 chip si ritrova addirittura tra i primi del chip count ora che in azione nell’evento 48 delle World Series Of Poker, il 2.500 dollari mixed event, sono restati solo 48 giocatori. Tutti a premio, proprio come i nostri tre alfieri.

RUSH – “Questo pomeriggio ero rimasto con 1.700 chip, proprio come mi era successo nel day1, poi mi sono ripreso con una serie di raddoppi, e ora eccomi qua a 130.000 chip” racconta Minieri ora che la bolla è scoppiata ed è già sicuro del suo terzo itm in queste Wsop.

Decisiva per il Supernova romano la mano di no limit hold’em in cui ha aperto a 3.600 su bui 600-1.200, venendo messo direttamente ai resti per 40.000 da un rivale che ha girato, una volta visto dall’azzurro, coppia di quattro contro i due fanti di Dario. “Quel colpo mi è valso un piatto da 80.000 chip che ha cambiato faccia al mio torneo. Speriamo bene”.

SOFFERENZA – Più di Minieri l’itm se lo sono dovuto sudare Michele Limongi e Dario Alioto. Il palermitano, soprattutto, si è ritrovato tra i corti del torneo assieme a Chris “Jesus” Ferguson e all’austriaco Markus Golser quando in action c’erano 49 giocatori con solo 48 posti a soldi. E nel momento in cui il capitano di Sisal ha aperto a 3.000 con A-K-Q suited a fiori una mano di stud in cui è finito ai resti con Golser che gli ha girato A-K-6 rainbow trovando poi un asso in quarta strada senza che l’azzurro chiudesse il suo progetto a fiori, la paura di collezionare l’ennesima bolla di questa per lui finora sfortunata edizione delle Wsop è stata grande.

Per fortuna però Dario, rimasto con meno di 10.000 gettoni, stavolta è riuscito a cavarsela senza fare la fine del bubble man. Non altrettanto può dire invece Luca Pagano, uscito attorno alla sessantesima posizione “dopo aver perso mezzo stack in una maledetta mano di stud hi-lo – racconta il trevigiano -. Avevo 95.000 chip a quel punto, poi è stato solo buio pesto”.

NELLA NOTTE – Il torneo, ora che il gioco “hand by hand” è terminato, riprende nella notte americana per continuare almeno per un altro paio d’ore. Difficile pensare che questa notte, poco dopo l’ora del pranzo in Italia, si arrivi a comporre il tavolo finale che domani si giocherà braccialetto e prima moneta da 260.497 dollari.

Rudy Gaddo