Wsop 2010, Minieri al giorno decisivo nel mixed: “Ci credo”

LAS VEGAS – Un giorno per tornare grande, dopo settimane, mesi di sostanziale digiugno. Dario Minieri avrà la sua occasione oggi, a partire dalle 15 di Las Vegas, la mezzanotte in Italia, in occasione del final day dell’evento 48 delle World Series of Poker, un 2.500 dollari mixed games.
Il “Supernova” romano ripartirà con 165.000 chip, 13esimo in un chip count che conta ancora su venti nomi. Tra questi nessuno degli altri due italiani andati a soldi.

Il termolese Michele Limongi si è infatti arreso in 38esima posizione per 5.376 dollari, mentre 27esimo per 6.324 dollari, poco lontano dalla chiusura delle ostilità del day2 arrivata solo alle 3 della notte vegasiana, si è arreso Dario “Ryu” Alioto, finalmente a premio in questa per lui finora sfortunata edizione delle Wsop caratterizzata da tante bolle e ancor più numerose, 18 come i tornei disputati senza far risultato, amarezze. E’ forse per questo che il palermitano già vincitore di un braccialetto alle Wsope si è presentato con un bel sorrisone, e ci voleva, ieri notte al party con cui il team Sisal ha salutato la sua lussuosa villa in stile rinascimentale assieme a mezzo mondo del poker italiano in trasferta nel Nevada.

Chi ieri non ha festeggiato – e si augurerebbe di poterlo fare stanotte – è invece Dario Minieri. Sulla sua strada troverà oggi, nel giorno che porterà dritto a scremare un vincitore di braccialetto e un assegno da 260.497 dollari, un field ancora zeppo di giocatori pericolosi.
Non ci sarà Chris “Jesus” Ferguson, è vero, che dopo aver giocato da cortissimo tutta la zona bolla è uscito in 48esima posizione, ultimo dei premiati. Non mancheranno però il russo Alex Kravchenko, o gente come Kirk Morrison, John D’Agostino, lo specialista del limit Bill Chen, il figlio più famoso del mondo del poker Todd Brunson.

I Dario, Alioto e Minieri

Rispetto per tutti certo, ma paura per nessuno. Come si evince dal Minieri pensiero di ieri notte: “Ho buone sensazioni, ci credo per davvero. Nel day 1 ero sceso a 1.000 chip, e poi ero risalito. Nel day2 mi sono ritrovato di nuovo a 1.700 chip, e poi sono tornato a galla di nuovo. Da un lato mi fa schifo pensare a quanto a volte la fortuna conti in questo gioco sul breve periodo. E di questo voglio ricordarmi soprattutto ora, in un momento in cui la sorte sta dalla mia parte e mi sta spingendo in alto”.

Certo ora ci sarebbe bisogno di qualche altra spinta dalle carte per arrivare nei posti che contano del tavolo finale. Ancora Dario: “Una bella botta servirebbe proprio. Anche perché qui alle Wsop, nonostante i due in the money che ho già fatto e questo terzo piazzamento, comunque sono ancora sotto perché si gioca tantissimo e se non si va fino in fondo nei tornei non è che si vincano tantissimi soldi. Di italiani che non ne hanno persi negli anni scorsi penso non ce ne siano stati poi tantissimi, eccezion fatta per me, Pescatori e Alioto negli anni dei braccialetti, o di Caramatti quest’anno con il suo quarto posto. In Italia magari molti parleranno di un Minieri ritrovato già con questi piazzamenti, ma la realtà è che bisogna fare di più”.

Proviamoci oggi, Dario. 19 avversari e 8 giochi da battere (nel mixed si gioca a limit holdem, limit omaha hi-lo, stud, stud hi-lo, razz, 2-7 triple draw, no limit hold’em e pot limit omaha) per provarci.

Rudy Gaddo