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Wsop, Bonavena out in bolla nell’omaha grandi firme
LAS VEGAS – La zona premi era lì, ad un passo. Eppure Salvatore Bonavena non è riuscito lo stesso a piantare l’ennesima bandierina della sua carriera nell’evento 50 delle Wsop 2010, un 5.000 dollari pot limit omaha che mette in palio una prima moneta da 508.090 dollari.
A penalizzare l’unico azzurro rimasto in corsa nel day2 di uno dei tornei dal più alto tasso tecnico di tutte le Wsop è stato il rallentamento dell’azione nella fase che ha portato da 50 giocatori ai 45 premiati, che ha di fatto privato tutti gli “short” della possibilità di poter semplicemente lo scoppio di una bolla che non arrivava mai.
“Quando i bui salgono l’omaha da torneo è forse peggio del no limit hold’em – aveva detto Salvatore in tempi non sospetti, quando in gioco c’erano ancora 75 giocatori e il suo stack non era poi cortissimo –. Il gusto nell’omaha sta nel giocare il flop. Quando non hai davanti stack abbastanza profondi diventa quasi una lotteria”. Detto fatto. E questa volta purtroppo Mister Ept la lotteria l’ha persa.
GRANDI FIRME Nel torneo, persi tutti i giocatori italiani iscritti (oltre a Bonavena c’erano in lizza, per lo più usciti già nel corso del day1, anche Alioto, Isaia, Rinaldi, Minieri, Braccini, Maurizio Guerra tanto per limitarsi a qualche nome) sono ancora in corsa diversi pezzi grossi del poker mondiale.
Su tutti i pro’ di Full Tilt John Juanda, Annette Obrestad, Eric Liu e Andy Black, ma anche Jason Mercier, Ben Spindler, Robert Mizrachi, con quest’ultimo che, con 35 giocatori ancora in corsa, è chip leader di un evento che continuerà fino a notte fondissima pur di arrivare il più vicino possibile al tavolo finale che andrà in scena domani.
Rudy Gaddo