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il 4 Lug 2010

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Wsop 2010, Amendola inarrestabile nell’ultimo evento prima del Main

Wsop 2010, Amendola inarrestabile nell’ultimo evento prima del Main

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LAS VEGAS – Il texano di Sicilia è tornato. Lo avevamo lasciato protagonista all’Ept di Berlino, quello della rapina, dove mancò di un soffio il tavolo finale. Da allora ha ottenuto una vittoria in un piccolo side event all’Ept di Montecarlo, e un decimo posto in un mixed hold’em qui alle Wsop. Non male, vero, ma Alfonso Amendola però vuole di più.

Oggi ha cominciato la giornata con 14.000 chip. E’ subito sceso a 6.000. E da lì però ha cominciato a guardare avanti. Senza più voltarsi. Nella busta stanotte ha messo 454.000 chip, sufficienti per garantirgli la terza posizione nel count degli 85 rimasti. Davanti a tutti c’è James Mackey con 1.011.000 punti (5 volte sopra media!), e nell’elenco figurano altri due azzurri: Davor Lanini, 343.000 chip, e il solito Salvatore Bonavena, 150.000 punti circa. Domani in programma il day3. Dovrebbe essere quello finale, ma quasi certamente ne servirà un quarto.

BIG TEX A fine giornata, a forza di ammassare chip gialle da 1.000, Alfonso Amendola è quasi sparito dietro al suo stack. E dire che non è proprio piccolino, il siciliano. “Ho cominciato questo day2 negli ultimi tavoli in fondo alla sala – racconta -. Sarò stato cambiato di tavolo dodici volte. La svolta è arrivata quando mi sono seduto in un posto e subito ho spillato A-A. Raise d’apertura di un early, un call dietro, io controrilancio e mi becco l’all in dell’early raiser”.

Primo raddoppio, 80.000. “La mano dopo apre un big stack da primo a parlare, io dietro spizzo di nuovo i due assi, e decido di fare una giocata strana, diversa dalla precedente, andando all in diretto. Il raiser non mi crede”. Bella forza, aveva K-K. Comunque altro raddoppio. E ora il big stack è Amendola. “Da lì in poi ho cominciato a spingere forte, tanti piccoli furtarelli e ora eccomi qua”.

EX RECORDMAN Lì, poco sotto, c’è Davor Lanini, fino a dodici mesi fa miglior italiano al Main Event delle Wsop, poi superato da Corrado Montagna. “Non ho visto grandi carte oggi – racconta Lanini -. Tanti piccoli piatti, ben giocati post-flop, mi han fatto salire. Poi ci ho messo del mio con due grossi bluff”.

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BUSTED Peccato che, assieme al terzo italiano in gara, Salvatore Bonavena, non abbia passato il day2 Cristiano “Crisbus” Guerra, pro’ di Gd Poker fuori 90esimo per 7.580 dollari.

E peccato per le incredibili le eliminazioni di Andrea Piva, pro’ di Sisal, finito fuori appena dopo lo scoppio della bolla (5.044 dollari) mettendo nel mezzo i propri resti con 8-8 contro la coppia di sei di un avversario che ha trovato il terzo sei al river, e di Gianluca Speranza, pro’ di GdPoker out 161esimo per 5.491 dollari.

Su bui 1.200-2.400 il bottone con 90.000 chip dietro apre 7.000, io che ho 85.000 chip controrilancio 21.000 da grande buio. Lui fa call. Flop A-4-10 rainbow. Decido di bussare perché so che si tratta di un giocatore che fa molti errori, e lui fa all in diretto. Io chiamo e cosa gira? A-4…Ha chiamato per trovare questo flop e poi ha fatto resti secchi rischiando di non prendere niente. Bella giocata davvero”.

Las Vegas, dal nostro inviato Rudy Gaddo

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