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il 31 Gen 2014

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Alex “Kanu7” Millar: la nemesi di “Isildur1” racconta gli swing del 2013 ai tavoli High Stakes

Alex “Kanu7” Millar: la nemesi di “Isildur1” racconta gli swing del 2013 ai tavoli High Stakes

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Il mondo degli High Stakes è un mondo a parte. Affascinante, surreale, quasi onirico, ma inaccessibile per il 99% (e oltre) dei players del globo. Quando si parla di certe cifre, l’unica cosa che possiamo fare è sederci, guardare e restare puntualmente a bocca aperta ogni volta.

Il re incontrastato del pianeta High Stakes è da qualche anno, senza ombra di dubbio, lo svedese Viktor “isildur1” Blom, protagonista di swing da capogiro ogni maledetta sessione. Ma quest’oggi non è di lui che parleremo.

Nel 2013, infatti, Viktor era partito fortissimo, superando in pochi mesi la barriera dei 5 milioni di dollari, ma a fine anno l’attivo segnava soli 586.000$. Gran parte della “colpa” di questo downswing va imputata ad Alex “Kanu7” Millar che, in un blog uscito pochi giorni su Pokerstars, ha raccontato la sua storia pokeristica con particolare riferimento allo scorso anno e alle incredibili montagne russe vissute nei tavoli “sacri” del cash game online.

“Ho iniziato a giocare otto anni fa all’università. Principalmente freeroll e tornei da 5$ quando avevo un po’ di tempo libero. L’anno seguente –  racconta – ho deciso di prendere una pausa con lo studio e ho iniziato a giocare il nl100 con 3.000$ di bankroll. Dopo un paio di mesi mi resi conto che non avevo combinato nulla e che probabilmente non ero così bravo come pensassi. Fortunatamente però, dopo mesi di studio e allenamento ho iniziato a capire meglio le dinamiche del gioco e l’annata ha preso una piega decisamente diversa”.

Gli anni passano, le cose vanno sempre meglio e Alex decide di mollare tutto per dedicarsi al poker a tempo pieno: “In tutto questo tempo ho dovuto superare tantissimi ostacoli, ma nel 2013, finalmente, ero pronto a giocare contro i top players mondiali. A differenza degli ultimi anni in cui giocavo quasi esclusivamente tavoli 6-max, sono passato all’heads up: adoro la competizione uno contro uno. Penso che battere un avversario capace di metterti in difficoltà sia una delle più grande soddisfazioni che si possano raggiungere nel poker.”

Nel suo racconto, Millar non usa mezzi termini: “Gli unici due ragazzi preparati a sfidarmi regolarmente sono Isaac Haxton e Ben Slusky, che reputo davvero i due giocatori heads-up più forti al mondo. Nonostante i miei sforzi, non ho ancora trovato un modo per batterli. Il problema è che oltre a loro non è facile trovare avversari che giochino testa a testa a quei livelli. Sulla mia strada ho poi incrociato Viktor che a gennaio dello scorso anno si sedette in un 300/600 chiedendomi di giocare. Fino ad allora, nelle poche altre volte in cui lo avevo incrociato, non avevo ottenuto granché, ma ero convinto che il NLHE non fosse affatto il suo main game e potessi far valere un po’ della mia edge. Non andò benissimo: dopo poche ore di gioco ero sotto di 700.000$.”

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Qualche giorno dopo, Alex affronta sua maestà Phil Ivey: “Ero stato sveglio tutta la notte, stavo per quittare. Poi, intorno alle 11 del mattino, Phil di sedette al tavolo. Lui è un giocatore fantastico, probabilmente uno dei migliori al mondo considerando tutte la varianti, ma, anche in questo caso, ero convinto che in heads up no limit hold’em sarebbe stato sfavorito contro di me. Non potevo mancare questa opportunità. Eppure, anche in questo caso, le cose non andarono affatto come pensavo. -300.000$ in due ore di gioco. A gennaio ero praticamente sotto di 1 milione in appena due sessioni!”

Nonostante ciò, né Isildur né Ivey si sedettero più ai tavoli heads up contro Alex per parecchio tempo: “Sono dovuto ripartire dai tavoli più bassi. Era l’unica soluzione. Tornai ai tavoli 6 max 100/200$, 200/400$, fino a che, quasi all’improvviso, isildur1 volle sfidarmi nuovamente in heads-up al 400/800$. Non fu una sessione particolarmente significativa. Ci furono alti e bassi, ma quel giorno riuscii a prendergli le misure e, da lì in poi, non ho praticamente mai più perso. Lo ammetto: ho avuto una bella dose di fortuna, mi sembrava di essere invincibile. In 4 mesi, gli ho preso oltre 4 milioni di dollari e il mio anno è cambiato radicalmente”.

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“Nell’ultima parte dell’anno – prosegue Alex – gli swing si sono acquietati e ho chiuso il 2013 decisamente in attivo. Questo 2014 non è partito nel migliore dei modi: gran bella esperienza la PCA, ma, solo per il Main e l’High-roller, ho speso 35.000$. Poi è tornato Viktor e, proprio come dodici mesi fa, le prime sessioni sono state a suo vantaggio. Ho perso circa 600.000$, ma a differenza dello scorso anno, sono molto più fiducioso e sono certo di riuscire a rialzarmi prima di toccare un altro profondo “rosso” da oltre un milione. Quest’anno –conclude – inizierò a studiare accuratamente il Pot Limit Omaha: voglio provare a battere Blom anche nel suo terreno preferito…”

 

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