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il 11 Dic 2015

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Cinque giochi di carte alternativi per il pokerino natalizio con amici e parenti

Cinque giochi di carte alternativi per il pokerino natalizio con amici e parenti

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Ormai manca sempre meno a Natale, ma soprattutto al classico pokerino natalizio!

Che Natale sarebbe se non si approfittasse della vacanza per rintanarsi in casa con gli amici e i parenti (una delle più ghiotte fonti di denaro per i giovani grinder il 25 dicembre), spillare due carte e bere un bicchiere in allegria?

Abbiamo deciso di farvi infrangere la classica routine del 5-card-draw all’italiana o del Texas Hold’Em, proponendovi cinque varianti più particolari (anche se alcune sicuramente già le conoscerete) per dare un tocco di colore in più al vostro tavolo di Natale.

 

1 – Open Face Chinese Poker

Cominciamo con una di quelle che più probabilmente conoscerete: l’open face chinese (OFC) ha avuto un boom incredibile pochi anni fa: se chiedete al primo grinder che vedete se ci ha mai giocato la risposta sarà quasi sicuramente di sì.

L’unica pecca è che non è possibile giocare in più di quattro giocatori alla volta; se avete più mazzi di carte però si può ovviare al problema aprendo più tavoli, ed ogni tanto cambiarne la formazione.

Le regole sono più difficili a dirsi che a farsi: vi rimandiamo al nostro articolo che le spiega nel dettaglio, e se vi sentite spaesati alle prime mani non vi preoccupate, basta poco per ingranare la marcia!

Se a tarda notte rimanete in pochi e avete ancora voglia di giocare potete anche provare la versione Pineapple: dopo il primo deal di 5 carte, ad ogni turno vengono distribuite tre carte per volta, di cui due andranno nella vostra combinazione ed una verrà scartata.

Le possibilità così salgono esponenzialmente ed il gioco accelera, ma non è possibile giocare in più di tre player allo stesso tempo.

2 – Tic Tac Toe Poker

Il Tic Tac Toe poker lo includiamo nella lista perché in fondo non è altro che una versione particolare di Texas Hold’Em, quindi è più ‘insegnabile’ ad amici e parenti che conoscono il poker texano e si presta facilmente ad essere giocato tra una mano e l’altra di Hold’Em, se avete deciso di rimanere sullo standard.

Il Tic Tac Toe è il nome inglese della nostra “Tris” ed in effetti è il frutto dell’unione di questo gioco con il poker. Vi state chiedendo come sia possibile? La differenza sta solo nel board.

All’inizio della mano vengono distribuite due Hole Cards ai partecipanti e parte il primo giro di puntate, poi viene distribuito il flop e parte il secondo giro di puntate, tutto come a Texas Hold’Em.

Al momento del turn però, il dealer gira altre tre carte e le allinea sotto al “flop”. Lo stesso procedimento è applicato al river, così all’ultima street dovreste trovarvi un board a quadrato 3×3.

E adesso arriva il “Tris”: la nostra mano di partenza può essere legata ad una qualsiasi linea di tre carte presente sul board, in orizzontale, in verticale o in diagonale, ovviamente scegliendo quella che dona il punto maggiore.

Le possibilità sono infinite e dietro ad ogni backdoor può celarsi una miniera d’oro… Il consiglio è di provarlo!

 

3 – Indian-Hold’Em

Volevamo proporvi il classico poker indiano, ma forse è troppo infantile (anche se è più skill intensive di quanto sembri in quella scena di Never Back Down) e abbiamo deciso quindi di inserire una versione che molti di voi avranno già provato tentando di unire il Texas Hold’Em al poker indiano standard.

Sì, le regole sono come ve le immaginate: le Hole Cards vengono tenute per tutto il corso della mano sulla fronte, in modo tale che tutti possano vedere le vostre carte tranne voi.

Viceversa ogni mano che vedete voi non è conosciuta dal giocatore che la possiede, quindi il gioco rimane ad informazione (meno) incompleta, ma la possibilità di far foldare le mani migliori aumenta di molto!

Quindi è il bluff l’arma vincente di questo gioco: convincete gli avversari che abbiano sempre in mano 3-2 su board K-A-Q-9-9, e fate molta attenzione al linguaggio del corpo (vino rosso dello zio permettendo) per capire quando gli avversari stanno cercando di fare la stessa cosa contro di voi.

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In poche parole è un gioco di durezza e colpo d’occhio, ma volendo anche un giochino divertente che ben si intona con l’atmosfera allegra di un pokerino di Natale… e fidatevi che quando vi faranno foldare gli Assi preflop le risate non mancheranno!

 

4 – Poker Polacco

Beh, questo è un must per ogni giocatore che si rispetti.

Il poker polacco è una delle varianti più amate e diffuse tra i top player, anche se non ha mai avuto successo all’interno dei casinò (ma Carlo Savinelli potrebbe cambiare le cose…).

Anche qui vi rimandiamo alle regole che vi abbiamo spiegato qualche anno fa, ma in casa le potete modificare un po’ per rendere il gioco più interessante.

Ad esempio si può cominciare con tre carte a testa invece di una per entrare subito nel vivo del gioco, si può rimandare l’uscita a 7 carte in mano con un “bonus” che vi permette di rimanere in corsa ancora per un giro una volta eliminati. Si può eliminare l’esistenza -a volte superflua- del colore e spostare la gerarchia della scala più in basso quando troppe carte sono in circolazione.

Una variante per i più tenaci e per quelli in vena di esagerare con la festa: esperienze insegnano che il polacco si presta molto bene come gioco alcolico: ogni volta che un giocatore perde la mano beve un bicchiere, ma vi avvisiamo subito che con queste regole le streak di sconfitte possono essere devastanti. Uomo avvisato…

5 – Gin Rummy

Questo gioco è riservato alla tarda notte, quando una parte degli invitati è andata a casa, parte sta dormendo da qualche parte e rimanete in due al tavolo, determinati e stoici, con le carte in mano.

Il Gin Rummy è un gioco esclusivamente per due giocatori, e a dirla tutta non è un vero e proprio poker, anzi ha più elementi in comune con il Ramino, ed infatti ne è il papà.

“Ma se non è poker perché ne parlate?” direte voi. I motivi sono essenzialmente tre:

1 – È davvero bello da giocare e ve lo dobbiamo consigliare
2 – Ha alcune cose in comune con il poker, ad esempio la ricostruzione della mano avversaria e dei suoi progetti inoltre veniva giocato a soldi
3 – Stu Ungar, icona storica del poker, era un giocatore professionista di Rummy prima di approdare al mondo dell’Hold’Em. E con questa dovremmo avervi convinti.

Regole: Si comincia con 10 carte in mano, si rivela la prima carta che andrà nella pila degli scarti, ed il primo giocatore a parlare (quello opposto al dealer) può scegliere se pescarla o passare la parola al dealer. Se anche quest’ultimo rifiuta allora il primo giocatore pescherà dal mazzo e successivamente sceglierà quale carta scartare.

Da qui in poi il giocatore di turno dovrà pescare la prima carta dal mazzo o dalla pila degli scarti, che essendo scoperta rivela preziose informazioni, per poi scartare e passare la parola all’avversario.

L’obiettivo è sistemare tutte le dieci carte prima dell’avversario (chiudere un Gin) utilizzando le combinazioni di scala (che come nel Ramino deve essere dello stesso seme) o tris/poker.

È possibile “bussare” per concludere la partita prima di aver chiuso un Gin, se le carte non sistemate in combinazione (deadwood) valgono meno di 10 punti (il valore delle carte è quello riportato sui numeri, le figure valgono 10 e l’asso 1).

Allo showdown vince il giocatore che ha il deadwood più basso, ed il suo punteggio sarà la differenza tra i deadwood dei due giocatori.

In caso di Gin il vincitore guadagna 25 punti extra, mentre quando un giocatore bussa il suo avversario può sistemare il proprio deadwood nelle combinazioni dell’altro. Terminata questa fase, se il giocatore che ha bussato avrà un deadwood superiore all’avversario, quest’ultimo si accrediterà 25 punti di bonus. 

 

 

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