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il 8 Mag 2019

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Scermino ci racconta tutto sull’IPO e sul suo rush: Ho adattato il mio gioco, ora mi sento forte e confident al tavolo

Scermino ci racconta tutto sull’IPO e sul suo rush: Ho adattato il mio gioco, ora mi sento forte e confident al tavolo

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Eccola qua l’intervista con l’uomo del momento!

Alessandro Scermino, reduce dal trionfo all’IPO di Sanremo, ci ha raccontato il rush che sta vivendo in questi mesi ai tavoli live dopo un’assenza di qualche anno.

Ma partiamo dal resoconto sull’IPO, dove ha incassato più di 200.000 euro tra 2.844 entries. Ecco cosa ci ha rivelato Alessandro:

Ho scoperto circa un mese fa dell’IPO a Sanremo e ho deciso di partecipare, a maggior ragione dopo i risultati che ho ottenuto nell’ultimo periodo.

Il torneo è stato fantastico, giocabilissimo. Ho visto tanti francesi e alcuni stranieri davvero forti in un field impegnativo. Non ho mai trovato un tavolo facile.

Nel Day 3 sono stato protagonista di una mano che poteva rovinarmi il torneo, ma ho trovato la forza di passare K-K. In pratica preflop avevo flattato un raise sperando di scatenare qualcosa dietro. Così non è stato. Flop 2-5-6. Lui checka, io betto piccolo, lui shova 4 milioni. Io con 7 milioni stack (doppio avg) tanko e mollo. Immaginavo che avesse draw nuts di cuori e infatti aveva A-Q di cuori. Non volevo giocarmi il torneo così.

Sono arrivato perciò a un Final Day lunghissimo, durato dalle 14:00 alle 8:00 di mattina! Devo dire però che ho sentito un po’ di stanchezza solo nelle prime ore del pomeriggio.

L’adrenalina mi ha fatto andare avanti senza problemi nelle fasi decisive. Forse avevo il viso segnato ma dentro stavo benissimo. Abbiamo modificato un po’ il payout solo a nove left, anche se la struttura c’era ancora. La media era sui 15 bui.

Sul finale mi è andato tutto bene, partendo sempre avanti. A tre left in pratica avevo 70 milioni di chips mentre i miei avversari avevano 20 milioni a testa. Contro il terzo classificato mi sono imbattuto in una mano favorevole: io avevo 10-10 e lui ha preso la top pair con l’8 andando rotto.

L’ heads-up poi è durato pochissimo. L’ultima mano è stata emozionante perché c’erano in ballo 60.000 euro di differenza tra primo e secondo“.

I kapponi di Scermino per fortuna hanno tenuto contro un combo-draw e così siamo qua a raccontare dell’ennesimo trionfo dello Scerminator in pochi mesi.

 

Il board finale dell’IPO

 

A riguardo il diretto interessato dice: “Ho ripreso a giocare live nello scorso novembre dopo anni di assenza. Un amico mi ha dato lo stimolo giusto.

Mi piace molto il Perla di Nova Gorica e ci vado volentieri. Lì ho ottenuto un secondo posto da 19.000 euro al V-Poker Challenge di novembre. Poi al Grand Final IPS ho fatto terzo per 30.000 euro. È andato male l’IPO San Marino dove ho provato tanti fligh inutilmente. Almeno sono arrivato sesto al Side.

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Poi ho ripreso a vincere al Perla. Ho fatto 1° all’IPS e alle ISOP. Come se non bastasse ho fatto un deal al Tana delle Tigri.

Quando ti ritrovi in un periodo così positivo ti senti forte e confident al tavolo. Riesci a superare situazioni difficili che ovviamente possono arrivare e tutti provano sulla loro pelle. C’è chi ne soffre particolarmente. Io invece sto riuscendo con molta grinta e determinazione a superarle senza entrare nel panico“.

A proposito di rush, Alessandro ci tiene a spendere delle belle parole per Stefano Schiano: “Sono contento di averlo incrociato a Sanremo. Io seguo poco i tornei in genarle, non mi informo tantissimo. Ma quando ho saputo del suo shippo a Monte Carlo mi ha fatto tanto piacere. Se lo merita“.

 

L’esultanza di Scermino a Sanremo

 

Alessandro si rende conto di quanto sia cambiato il proprio modo di giocare in quasi 20 anni di carriera: “Io iniziai a giocare a poker nel 2000 al Park di Nova Gorica. C’ero quando nel 2006 Claudio Pagano ha cominciato con gli eventi a Sanremo. Però non sono mai andato a fare gli EPT o altri grossi tornei all’estero. Per me il poker era un divertimento, non ho mai pensato di andare a Las Vegas o comunque troppo lontano. Volevo che il poker rimanesse un piacere personale più che un’attività impegnativa.

Il gioco è cambiato in tutti questi anni e io sono riuscito ad adattarmi. Non sembra più neanche di giocare allo stesso gioco. Quando sono al tavolo mi accorgo di cogliere di sorpresa molti ragazzi giovani. Loro credono di avere a che fare con il classico vecchietto. Riconosco comunque che il poker è un gioco per giovani. Molte decisioni ovvie per un pro dell’online per me non lo sono.

In tutti gli eventi gioco sempre anche a cash game, sia Omaha che Hold’em. Son giochi diversi e anche lì mi adatto bene“.

Insomma, il buon Alessandro non ha intenzione di mollare di un centimetro dopo tutto questo tempo: “Adesso ho lasciato totalmente il lavoro e quindi mi sto dedicando con più frequenza al poker. Prima collaboravo con un mio amico che ha un’azienda immobiliare. Mi piace andare in un paio di club di Bologna e Forlì visto che vivo a Modena dal 1997“.

Se volete fare i complimenti di persona ad Alessandro, sappiate che lo troverete alle ISOP di Nova Gorica dal 21 maggio: “Mi prendo una pausa e poi torno a schierarmi al Perla. Le ISOP hanno una struttura eccellente“. Occhio perché il prossimo titolo in bacheca è dietro l’angolo…

 

Scermino a Nova Gorica nel 2011

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