Friday, Apr. 26, 2024

Strategia

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il 3 Dic 2019

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Ci vuole coraggio a foldare preflop coppia di Re ma qualche volta è la cosa da fare

Ci vuole coraggio a foldare preflop coppia di Re ma qualche volta è la cosa da fare

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Dopo gli Assi è la migliore starting hands del gioco.

Per questo foldare preflop coppia di Re, detta anche ‘cowboys’ o ironicamente ‘Ace Magnets’ (alla lettera ‘magnete degli Assi’) per la capacità di materializzare gli Assi al flop, è impresa davvero ardua e per cui serve anche una certa dose di coraggio.

Già, perchè se poi l’avversario gira Coppia di Donne o Asso-Kappa il rischio di impazzire è davvero tangibile.

Nei miei ricordi ho assistito a questa specifica situazione in una mano di un vecchio IPT che vide protagonista Dario Sammartino anni prima che diventasse il Super-Dario di oggi.

Primi livelli di gioco, stack profondissimi, Dario apre, una ragazza qualificata online tribetta, Dario fourbetta, l’avversaria 5-bet pusha e Dario dopo mille pensate decide di mettere sotto i Re.

Non vi sto a raccontare la sua reazione quando la ragazza mostrò al tavolo una Coppia di Donne (probabilmente overplayata)…

In questo caso ad aver messo in atto la mossa ardita è Jonathan Little al Day1B di un torneo WPT da 5.000$ di buy-in. Nella precedente giornata di gioco del torneo il pro e coach statunitense sempre con coppia di Re si era trovato contro gli Assi ma non era riuscito a schivarli.

 

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La mano del Day1A

Questa è la prima mano in cui Little si è trovato a spillare coppia di Re nel più amaro dei cooler dopo aver aumentato lo stack di partenza di 40.000 chips fino a 50.000 su blinds 100-200.

Ugt+1 apre 600, Little tribetta a 2.000 in posizione, l’original raiser fourbetta a 7.000 lasciandosi dietro 20.000 chips, Little chiama.

Sul flop 852, con 14.000 chips in mezzo al tavolo, UTG+1 overpusha. Il call di Little è scontato.

“Non c’è molto che posso fare per evitare questo spot – scrive Little nel contributo per CardPlayer.com – se qui dovessi foldare coppia di Re starei foldando il mio intero range, che di solito non è una buona idea contro un avversario sensato che qui nel suo range potrebbe avere coppia di Donne e A-K (e forse persino un bluff o due)”.

 

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Il fold del Day1B

Al Day1B del torneo Little si schiera nuovamente e proprio come la giornata anteriore ha uno stack di 50.000 chips quando spilla coppia di Re.

Un ragazzo “buon giocatore”apre 600 da utg, un avversario straightforward tribetta a 1.800 da middle, Little decide di cold-callare:

“Sia fourbettare che chiamare sono opzioni ragionevoli ma in questo caso ho pensato che il 3-bettor fosse davvero forte e che il ragazzo da utg difficilmente avrebbe fourbettato senza una premium hand, siccome il range del 3-bettor era forte e anche il mio cold-call.”

Dopo il call di Little, UTG fourbetta a 6.000 e il giocatore più anziano five-betta 16.000.

“Qui ci sono un paio di considerazioni che vanno fatte. La prima è che generalmente i giocatori straightforward non fivebettano senza una premium hand con cui hanno già pianificato di andare all-in. La fivebet dimostra che non ha intenzione di foldare davanti a un all-in, così al tavolo ho dato per scontato che avesse almeno Q-Q o A-K. Poi il ragazzo da UTG ha dimensionato la sua fourbet relativamente piccola, dando le implied odds necessarie per chiamare, il che indica che ha una mano di una forza estrema e che non è troppo preoccupato. Mi trovo chiaramente contro due range molto forti. Alcune volte mi troverò contro Q-Q e A-K ma la maggior parte delle volte uno dei due avversari girerà gli Assi. Da notare anche come una mia eventuale six-bet allin potrebbe portare al fold coppia di Donne e A-K, quindi che verrei chiamato solamente da carte contro cui non mi troverei molto bene”

Queste le considerazioni che portano Little a mettere sotto. Proprio come immaginato dal forte professionista e coach statunitense, uno dei due avversari aveva coppia di Assi, utg nello specifico, mentre il giocatore straightforwrd si presenta a showdown con coppia di Jack.

 

Più informazioni si hanno, meno un cooler è tale

Da questi esempi di Jonathan Little possiamo trarre diverse lezioni. La prima e forse più importante è che il fold preflop con coppia di Re può essere preso in considerazione davanti ad azioni iper-forti, quando si hanno a disposizione informazioni precise e dettagliate.

E’ il caso della seconda mano dello statunitense, in cui le azioni dei due avversari sono così “face-uppanti”  da fargli credere con ragionevole certezza che uno di loro abbia la migliore starting hand.

Nella prima mano raccontata, invece, per quanto la action avversaria dimostri chiaramente forza, Little non può escludere delle mani che farebbero la stessa azione da peggio.

Del resto in heads-up si hanno a disposizione meno informazioni che nei multi-way pot. Quando ci sono tanti giocatori a fare una action molto strong, prima di escludere a priori il fold dalle opzioni possibili, è sempre bene ricordare che avendo noi i Re, nel mazzo ne restano due e dunque le combo di A-K possibili sono solamente otto, mentre quelle di Assi sei.

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