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il 17 Ago 2023

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Andrew Robl indovina le carte avversarie ma paga il raise river: poteva foldare?

Andrew Robl indovina le carte avversarie ma paga il raise river: poteva foldare?

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L’undicesima stagione di High Stakes Poker continua a deliziare gli appassionati con mani ai limiti del pirotecnico interpretate da alcuni dei più forti specialisti cash game.

Tra i protagonisti della nuova stagione del celebre format tv si sta imponendo Andrew Robl, che nella precedente stagione, pungolato da JRB Bellande, aveva confermato di aver vinto la mano cash più grande di cui si abbia a oggi notizia (nove milioni contro Tom Dwan).

I giorni scorsi avevamo riportato un tribettato che aveva coinvolto i due ‘migliori amici’. Oggi vediamo un altro spot con Robl protagonista: dopo aver trovato il set al river, e aver indovinato le carte dell’avversario, lo statunitense non si esime dal pagarlo con la mano peggiore.

 

La mano

Dopo l’utg straddle di Yu (stack 531k) con J7 a 4.000$, Andrew Robl (stack 859k) rilancia 12.000$ 99, da bottone Putra spilla AJ e tribetta 35.000$, chiama solo Robl e si va al postflop in heads-up.

Flop K 8 7, Robl check, Putra bet 21.000$, call.

Turn T che dà il doppio gutshot a Putra, che dopo il check di Robl checka dietro.

Il river è uno scoppiettante 9 e Robl punta sottilissimo, 11.000$ su un piatto di 121.000$. Putra rilancia 80k$ mandando in the tank l’avversario.

“Hai asso-jack no?” chiede Robl. Putra resta una maschera di sale nonostante Robl ripeta la domanda una seconda e una terza volta.

“Se rilanci qui devi mixare con dei bluff, come AQ, A3s” si sentono i commentatori intervenire.

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Alla fine Robl chiama e getta le carte nel mucchio alla vista della scala di Putra.

 

Odds troppo buone?

Va da sé che quando sono coinvolti professionisti di questo calibro i livelli di pensiero sono fuori portata per noi comuni mortali. In tal senso è sicuramente interessante la thin value bet river di Robl, inferiore al 10% del pot.

Ancora più interessante è il raise ‘sottile’ di Putra, che offre a Robl buone odds per il call. Lo statunitense infatti dopo il rilancio avversario deve aggiungere 69k a un piatto di 218k. Per pot odds, il punto di pareggio del call sul lungo termine è [69/(218+69)]=0,245=24,5%.

Qui probabilmente entrano in gioco i livelli di pensiero di cui dicevamo sopra. Il rilancio di Putra sembra infatti dimensionato ad hoc per estrarre il massimo valore possibile dall’avversario.

Evidentemente Robl si è convinto che Putra potesse effettuare lo stesso identico rilancio in bluff con una frequenza tale da rendere il suo call buono più spesso del 24,5% delle volte.

 

Il video

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