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il 19 Set 2023

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Poker australiano nel caos: bannati 8 giocatori tra cui un FT WSOP

Poker australiano nel caos: bannati 8 giocatori tra cui un FT WSOP

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Di cose bizzarre in giro per il mondo, ne raccontiamo a dozzine ogni settimana, tra chi folda punti fortissimi come un full house, piuttosto che di attacchi hacker di ogni risma, o ancora di misclick da parte di giocatori famosissimi.

Ma non solo di tecnica e strategia il nostro portale si occupa, bensì di tutta una serie di argomenti altri che svariano dalla cronaca più nera a quelle che sono le curiosità più incredibili.

E di questo tipo di curiosità ci occupiamo in questo pezzo, nel quale vi parliamo di uno strano ban in Australia che ha originato ben più di una reazione polemica.

Arriva il WPT, lo Star Entertainment ne banna 8

Il tutto succede per via del divieto imposto da parte dello Star Entertainment Group alla frequentazione delle proprie strutture da parte di 8 giocatori di poker.

La notizia arriva a pochi giorni dallo start di uno dei tornei che in Australia richiamano maggior interesse, il WPT che si giocherà al Casino “The Star” di Sidney e al quale, stando così le cose, non potranno partecipare alcuni dei giocatori australiani più in vista.

A seguito di questa presa di posizione delle teste pensanti di Star Entertainment Group, si è scatenata la reazione di buona parte dei giocatori di quelle lande, che attraverso una petizione online creata da fondatore di australianpokerschedule.com.au, Craig Abernethy, chiede spiegazioni più dettagliate rispetto al ban.

Il problema più grosso è che nelle lettere recapitate ai giocatori in questione, non si evincerebbe il motivo dettagliato per il ban deciso dal gruppo che addirittura si conclude in questo modo:

The Star non è tenuta a fornire motivi o giustificare le esclusioni né le informazioni basate sul prendere la decisione di esclusione”

Chi sono gli otto giocatori bannati da Star Entertainment

Il giocatore più in vista tra gli 8, per l’esattezza sette australiani e un giocatore inglese, è Alex Lynskey che aveva partecipato al Tavolo Finale del Main Event WSOP del 2018, che in questo momento occupa l’ottavo posto nella money list dei giocatori australiani, secondo Hendonmob.

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Secondo Poker.org, che citiamo e ringraziamo in virtù della divulgazione della notizia, gli altri giocatori australiani sono Jarred Graham, Hun Wei “Andy” Lee e Najeem Ajez, tutti e tre Top 100 della money list del paese dei canguri.

E ancora Chris “Dipper” Zenonos, Pratik Mehta e David Hanlon, mentre l’unico inglese è Rehman Kassam.

Il giro di vite del riciclaggio di denaro

In realtà si mormora che i continui giri di vite che la legislazione australiana ha messo in atto contro la lotta al riciclaggio di denaro all’interno del mondo del gioco, potrebbe aver avuto una funzione importante nella presa di posizione di Star Entertainment, visto che un tour dal nome che sembrava inossidabile di nome e di fatto come l’Aussie Million, sembra aver dovuto abbandonare la scelta per incompatibilità con quelle che sono queste durissime e fin troppo asfissianti regole messe in campo da chi controlla eventuali violazioni, frodi e attività criminali che ruoterebbero intorno alle case da gioco e, di conseguenza, al poker.

La petizione, infatti, non prende di mira esclusivamente il gruppo, ma si pone delle domande molto più ampie rispetto a come vengono messe in atto le contromisure rispetto a tali attività illecita da parte delle autorità di regolamentazione del gioco australiane.

Vi è da più parti l’impressione che ai vari gruppi che offrono esperienze di gioco, tra cui il poker, ai giocatori australiani, vengano richieste pratiche intensificate antiriciclaggio, molto più pressanti rispetto al necessario. 

Tanto che Abernethy afferma nella sua petizione:

Quello che stiamo chiedendo è che la comunità del poker, i loro amici, le famiglie, si oppongano a questo tipo di ingiustificato, crudele, arrogante e rialzista senso di colpa diretto ai giocatori di poker in Australia, firmando e condividendo questa petizione da girare a The Star Entertainment Group, World Poker Tour, ai casinò e ai parlamentari statali e ai procuratori generali in ogni stato, nonché a vari media”.

 

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