Wednesday, Apr. 24, 2024

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il 16 Set 2019

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Il fold nel poker: quando, come e perché

Il fold nel poker: quando, come e perché

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Si dice che la vera arte nel Texas Hold’em non risieda nei bluff o negli hero-call.

In tanti riescono a spingersi oltre le loro capacità in certe situazioni trovando il coraggio per mettere le chip in mezzo, in pochi invece sanno passare al momento più opportuno.

Questione di ego? Chissà, ma oggi coglieremo l’occasione per parlare di fold, di quando, come e perché effettuarne uno.

Perché foldare

Nel poker si passa la propria mano (fold), quando in base alle informazioni ricevute nel corso della mano si ha la sensazione (o la certezza quasi matematica) di non avere il punto più forte dell’avversario.

Il fold avviene generalmente a seguito di una bet, anche se per assurdo un giocatore può benissimo decidere di gettare le sue carte e uscire dalla mano senza nemmeno fare check.

Saper foldare è fondamentale perché sarà una delle mosse che più utilizzeremo nel corso di una partita, salvo stili particolarmente aggressivi. Nei tornei ad esempio, si entra in gioco con circa il 10/30 % delle mani (a seconda della tendenza del singolo giocatore), ciò significa che nei casi restanti si opterà per il fold.

Questo ovviamente riguarda soltanto il preflop, dato che una volta nel piatto si ha l’opportunità di abbandonarlo in tutte e tre le strade successive.

Quando fare fold

Nelle dinamiche postflop la percentuale di fold è a discrezione del giocatore, che se adotterà uno stile aggressivo potrebbe entrare in gioco con circa il 30% delle mani o più, a seconda della situazione di gioco, in base al ventaglio si mani (range) che ha scelto per ogni posizione.

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Alla base di ogni strategia di gioco infatti, a prescindere dalla disciplina (cash-game, MTT, lottery), vi sono dei range prestabiliti per ogni posizione. Nei casi in cui la forza intrinseca della mano non sia sufficiente ad avere un atteso positivo, dato un certo stack,  una determinata posizione e in base alla situazione di gioco, l’opzione migliore è il fold.

Per fare un esempio pratico molto banale, se giochiamo un torneo con 9 persone al tavolo e ci troviamo da Under the gun (la posizione più svantaggiosa possibile) con circa 20 big blind e spilliamo 2 7, la forza (equity) della nostra mano di partenza (starting hand) non sarà tale da consentirci di fare profitto nel lungo periodo.

Il motivo? Siamo fuori posizione, abbiamo poco spazio di manovra e tra gli altri 8 giocatori ci sarà quasi sicuramente qualcuno pronto a chiamare il nostro rilancio con una mano migliore della nostra. Certo, un’improvvisata una tantum potrebbe anche avere un esito fortunosamente positivo, ma nel poker quel che fa la differenza è sempre il lungo periodo (long term).

Se nella strategia preflop la selezione delle mani con cui entrare in gioco è un qualcosa che col tempo diventa automatico, in virtù dello studio e del miglioramento della tecnica di base, il fold nel postflop è già qualcosa di molto più complesso.

Non staremo certo qui a spiegarvi quando e perché passare su ogni tipo di board esistente, dato che non basterebbe un’intera enciclopedia a contenere anche solo un decimo dei possibili scenari.

Più in generale però, il fold si verificherà nei seguenti casi:

  • Siamo entrati in gioco chiamando il rilancio dell’avversario, il quale dopo il flop effettua una continuation bet: l’equity della nostra mano non è sufficiente a proseguire nel colpo e non abbiamo margine per bluffare..
  • Abbiamo deciso di giocare un piatto in aggressione in una delle tre strade postflop senza una mano di valore: il nostro piano è quello di far passare una porzione del range medio avversario e passare su un eventuale controrilancio..
  • Abbiamo rilanciato e proseguito nell’aggressione con una mano di valore al flop, trovando resistenza da qualcuno. Il board si complica e la forza della nostra mano è diminuita drasticamente, mentre il range avversario ne trae enorme vantaggio.
  • Quando, nel corso di una delle tre strade, in base alle informazioni raccolte nel corso della mano, non abbiamo motivo di proseguire nel colpo.

Se vi siete persi il capitolo precedente sul call nel poker DATE UNO SGUARDO QUI

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